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Dodici siti collaboratori sono stati oscurati, bloccati o distrutti in tre anniMarch 2007 Il Diritto all'informazione sulle reti pedocriminali e la corruzione dilagano a vista d'occhio. Subito dopo la pubblicazione di una notizia di provenienza della stampa rumena, Microsoft chiuse con un lucchetto il sito di lavoro della Fondation Princesse de Croÿ senza la minima forma di processo, annunciando che gli archivi, come pure la sola banca dati sulle reti pedocriminali legati all'Europa,non sarebbero stati più accessibili.L'articolo è molto seccante ed il sito della Fondazione è scomparso. Si trattava di 200.000-euro sovvenzionati dalla CEE a Child Focus per mettere in evidenza un sito tendente a formare una rete di associazioni civili europee di aiuto ai bambini scomparsi e sfruttati sessualmente. Il collaboratore rumeno aveva avuto 1000-euro perchè in totale, affinchè riempisse che quattro formulari coi nomi delle associazioni ed a loro insaputa, facendole passare come attive in quella ricerca,mentre non era stato fatto nulla. Uno scenario simile si è ripresentato in Italia con due verosimili associazioni, specialmente con un collaboratore di cui l'associazione era stata fondata assieme al progetto senza avere la minima conoscenza di quello che si poteva fare, quando invece ci voleva molta esperienza . Il servizio MSN presentò le sue scuse per il disturbo causato da una distruzione accidentale del sito. Quando lui non dimostrerà che il sito era stato blindato,mentre -si insiste- che si sarebbe trattato di una chiusura volontaria in ragione di una misteriosa violazione del regolamento e nell'attesa di una eventuale inchiesta. Child Focus, pertanto che si dedica alla protezione dell'infanzia, non è intervenuto per esigere che la banca dati sulle reti pedocriminali fosse rimesso in linea, poichè è consultato dalla stampa internazionale. Noi non arriviamo a definire che colui che violerebbe ciò sottomettendosi alla censura, sia molto negativo per il lettori che vengono privati dai loro diritti fondamentali all'informazione, dalla libertà di stampa e di esprimersi, in un contesto che rivela i più gravi pericoli ai quali sono sottoposti i gruppi a rischio. Questo diritto all'informazione è la sola protezione dei minori contro la pedocriminalità organizzata, anche perchè gli adulti s'immaginano che le reti sono inesistenti, così come sosteiene la pretesa versione ufficiale belga,mentre loro non possono vedere le situazioni di pericolo e che il male è ormai fatto. Questo diritto all'informazione è egalmente la sola protezione di tutte le vittime dei dinieghi della giustizia che perdono degli anni preziosi a immaginare l'applicazione sistematica del diritto fondamentale, allora che la giustizia non ottiene nulla poichè è una lotta che necessita di armarsi di aver pazienza ed evitare molte trappole. Lo stupefacente è stato di constatare che il diritto fondamento annoia tanto che l'Europa francofona mentre il nome del sito www.droitfondamental.eu era sempre libero! Questo da ospitalità dunque ai siti della Fondazione Principessa de Croÿ, del Werkgroep Morkhoven, così che gli organi di stampa dei loro collaboratori e sostenitori, potranno avere una "newsletter" che riassume gli articoli che sono comparsi, un gruppo di discussione, per ricostruire pazientemente la banca dati,in modo di unire le nostre forze nella diffusione dell'informazione. |
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