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L'impero Berlusconi, vittima di "concorrenza sleale"degli attivisti di volontariato italiani
Telefono Antiplagio è stato un organismo di volontari, fondato da Giovanni Pannuzio nel 1994, per lottare contro le sette ed i ciarlatani della magia. Tra i loro clienti c'erano le vittime di Vanna Marchi, sua figlia Stefania Nobili e lo stregone brasiliano Donaisimento. Le reticenze dei compratori davano luogo a minacce di morte e malattie, la cattiva fine dello stregone,che non potevano essere rimossi se non con un versamento minimo di 1000-euro. La pubblicità televisiva di "Striscia la Notizia" portò 305.964 clienti ai ciarlatani, ed a questi con un minimo di dieci minuti di telefonata a 1.80-euro al minuto, aveva fatto guadagnare 5.5 milioni d’euro. Loro avevano 45 telefoniste e 5 magazzinieri. Le spese postali si innalzarono improvvisamente a 250-euro e la tariffa per togliere la cattiva sorte si innalzò a 5000-euro. Cinque anni e trenta-cinque denunce supplementari furono necessarie perchè Mediaset decidesse di mandare i ciarlatani in questione in galera e perchè la giustizia italiana si decidesse a muoversi. Il guadagno netto della combriccola Marchi e c. fu stimato non inferiore a 33 milioni d’euro. L’estorsione di soldi più fantastica aveva fruttato 309.874 euro ed una donna aveva ammesso di essersi prostituita per versare i soldi che la combriccola le aveva chiesto. Non si sa ancora se lo stregone ebbe una sua premonizione o una telefonatina, ma lui prese precipitosamente il primo aereo per il Brasile. Quando la polizia arrivò per arrestarli, Wanna Marchi si sciolse in lacrime :- E' stata tutta questa pubblicità di "Striscia la Notizia", sospirò lei !
Nel 2002, Il telefono Antiplagio mise in piedi un sito satirico con il nome di www.striscialanotizia.net. In questo sito si stigmatizzava il comportamento di Antonio Ricci con i ciarlatani e la pubblicità che vantava poteri occulti, generalmente considerati come falsi e menzogneri e quindi illegali. Un vecchio articolo della rivista Novella ricomparve in circolazione. La superstar di Berlusconi aveva creduto divertente rivelare che l'ormai celebre Gabibbo non fosse in realtà che una copia banale di Big Red, una delle più celebri mascotte americane, appartenente ad una squadra di basket-ball della Western Kentucky University (WKU). Lui aveva dichiarato di averla strappata da una vita di umiliazioni dal profondo Kentucky dove non sarebbe stato che un clown, per farne una delle star televise più amate in Italia.
Scoprendo che Mediaset aveva impiegato la sua immagine per trasmissioni televisive e campagne pubblicitarie anche col supporto dei media, Crossland sporse denuncia per violazione di diritti di autore e concorrenza sleale. I guadagni di Mediaset sono stimati a 250 milioni di dollari, che appartengono in realtà all’Università del Kentucky, poichè Mediaset non si è mai data la mossa di comperare la licenza per usare Big Red… nè per farlo diventare "Gabibbo", un clown italiano, promotore indiscusso di scienze occulte presso i giovani utenti televisivi. Il gigante italiano si ritrovava di fronte ad un gigante americano, con i migliori avvocati, che reclamavano i guadagni cha appartenevano a Big Red, dunque alle borse di studio degli studenti dell'università del Kentucky. Antonio Ricci, invece, multiplicò le denunce per diffamazione contro Antiplagio, come se i volontari si fossero arricchiti con la pubblicità fatta ai ciarlatani del tipo Vanna Marchi ed altri, o che era successo che loro avevano trasformato Big Red in Gabibbo. Mediaset reclamò e reclama tuttora 50.000 euro à Antiplagio per aver utilizzato il titolo www.striscialanotizia.net. Il nome del sito fu quindi abbandonato e Mediaset lo riacquistò velocemente in modo di ricuperare gratuitamente un sito di grande successo.
Cinque anni sono trascorsi. Mediaset continuava ad inviare minacce per far chiudere Telefono Antiplagio per l’utilizzo del nome del sito www.striscia.net. Succede che il 3 giugno 2007, Giovanni Panunzio è avvertito di essere stato giudicato senza aver ricevuto comunicazione e che, per questo presunto reato, c'era stata un' udienza in tribunale, dunque senza alcun diritto alla difesa, e con l'accusa di essere colpevole d’aver fatto una concorrenza sleale a Mediaset per l'utilizzo del sito www.striscialanotizia.net per circa sette mesi. L’associazione di volontariato è stata condannata a pagare 45.000 euro, cioè alla media di 250-euro per giorno in cui i volontari di tutela contro i maghi hanno lavorato gratuitamente, per la pubblicità di Mediaset !
Dunque si vedrà correre Mediaset o un sindacato di maghi per depositare degli statuti per prendere il nome di "Telefono Antiplagio" ? In ogni caso, il gruppo di Berlusconi avrà fatto una pubblicità formidabile e sarà riuscita a riaffermare la solidarietà internazionale contro coloro che come volontariato combattono per la protezione delle fasce deboli e dei gruppi a rischio di imbroglio o di manipolazione mentale.
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Droit
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