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Droit
Fondamental
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BELGIO. Le prime azioni dell'ONG del sig. Vervloesem nel 1988 a favore di bambini in pericolo, sono state colpite da un divieto di distribuire pamphlets ad Anversa. È stato condannato a due anni effettivi di divieto di contatto con la stampa nel 2006. La Corte d'appello non ha preso in considerazione questo divieto, ma resta vietato di visite di giornalisti. È passato una settimana in regime d'isolamento, sanzione inflitta perché le ONGS che lo sostengono hanno rifiutato di censurare i loro siti Internet ed hanno chiesto che il ministero utilizzi del suo diritto di risposta. Un tribunale gli ha rifiutato un braccialetto elettronico di garantirgli le sue cure palliative nella dignità, alla ragione “di critiche della giustizia„ nel sito DIRITTO FONDAMENTALE. Non può occuparsi di un cancro métastasé che evolve da 4.5 anni al piano sotto “i luoghi del crimine”, dove sono stati scritti gli articoli messi in causa. Il ministero gli proibisce congedi penitenziari presso l'autore degli articoli per le stesse ragioni.
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Assenza di ricorsi effettivo dei prigionieri politici nei corridoi della morte europei
Publié le 19 juillet 2009
L'AVVOCATO. Contatta tutte le frazioni del ministero, senza ottenere nessun intervento per garantirgli cure adeguate al suo stato di salute. Ricorda che c'è violazione delle disposizioni internazionali del diritto fondamentale, che la morte del suo cliente sarà della responsabilità di ogni persona che ha rifiutata di intervenire, ma in risposta egli ottiene soltanto sorrisi immobili.
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. Tutti i ministri della giustizia che si sono succeduti lungo le procedure hanno risposto soltanto ad una posta su tre, e ad una metà-questione su dieci. Rifiutano di insistere per ottenere la sigla reale necessaria al tribunale d'applicazione delle pene per pronunciare la liberazione condizionale per ragione di salute e ciò per “ragione economica„. Il presente ministro della giustizia ha risposto al Werkgroep Morkhoven non avere “alcuna ragione oggettiva di intervenire„ per il fatto che la cartella sarebbe oggetto di indagini, o che il sig. Vervloesem avrebbe i contatti ad hoc con tutte le frazioni dei suoi servizi.
SENATO, ELETTI POLITICI ED ISTITUZIONI INTERNAZIONALI. La quasi-totalità del potere politico belga è accorta settimana dopo settimana dei trattamenti inumani ed indegni ai quali è sottoposto il sig. VERVLOESEM ed ai quali sopravvive ancora soltanto per miracolo, senza che un solo deputato sollevi il problema della separazione dei poteri tra la giustizia ed i medici di prigione.
ORGANISMI SOVVENZIONATI DALL'EUROPA. Il Consiglio d'Europa fa raccomandazioni meravigliose per proteggere i prigionieri, ma che non dipendono da leggi costrittive, che lasciano così libero corso alla tortura. Strasburgo prevede procedure di estrema urgenza per le persone minacciate d'espulsione, ma nulla di tale per gli europei minacciati di morte da disidratazione e privazione di cure sanitarie nelle prigioni. Il Comitato contro le torture dell'ONU ha vivamente criticato il trattamento dei prigionieri in Belgio, ma ha rifiutato di intervenire per salvare la vita di quest'uomo, alla ragione “dell'introduzione della procedura urgente alla Corte europea dei diritti dell'uomo„, il 6 agosto 2008, cioè oltre nove mesi fa oggi. Le ONG come Amnesty International o la lega dei diritti dell'uomo non rispondono neppure alle poste che sono indirizzate loro. L'osservatorio internazionale delle prigioni sezione belga e sezione francese è stato messo in allarme recentemente ma non ha dato alcuna risposta per il momento.