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10ième anniversaire de la découverte du réseau Zandvoort
10ième anniversaire de la découverte du 1ier cd-rom de Zandvoort
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10ième anniversaire de la découverte du 1ier cd-rom de Zandvoort
Victimes: 100.000 enfants et autant de parents et témoins

 

Le lettere per incoraggiare a resistere possono essergli inviate all'indirizzo seguente :

 

Monsieur Marcel Vervloesem
C/O : Gevangenis te Brugge
Legeweg 200,
B-8200 Sint-Andries-Brugge
Belgique

 

Marcel Vervloesem: domanda parlamentare e coma

Marcel Vervloesem, condannato per dei fatti che la medicina ha riconosciuto incapace di compiere, è caduto in coma nell'infermeria della prigione, a causa della mancanza di cure mediche richieste da più di una settimana.

Nello stesso momento, questo 8 ottobre 2008, Zoé Genot, Membro del Parlamento, ha interrogato Jo Vandeurzen, Ministro di giustizia, sulla sua intenzione di aprire un' inchiesta a seguito della scoperta da parte del Consiglio Superiore della Giustizia, della scomparsa di documenti a discarico dal suo dossier. Sette CD- di pedopornografia, inviati al Re dalla sua associazione ONG per una seria inchiesta, sono stati rubati dal tribunale di Anversa, poichè non si può pretendere che un qualcosa con valore commerciale scompaia senza intervento umano.

La risposta fece scaturire una condanna pronunciata in assenza di pezze giustificative del suo dossier in particolare: un rapporto d’Europol che avrebbe dovuto illuminare i giudici sull'accusa secondo la quale lui aveva avuto in mano solo uno schedario vuoto, questo perchè perverso e per sua pubblicità.

Il ministro disse che la condanna, e che l'arresto era fatto sulla base di un dossier completo e che le condizioni per un processo equo erano tutte presenti. Non si spiega allora e come c'è la constatazione del Consiglio Superiore della Giustizia réf. N/07/0185/BDM/KDB del 21 febbraio 2008 :

La Procura Generale d’Anversa conferma che il 13 aprile 1999, i 7 cd sono stati ricevuti dalla polizia giudiziaria (…). Il 18 luglio 1999, La procura d'Anvers ha archiviato il dossier (…) per il motivo di denuncia contro colpevoli sconosciuti, dopo questo fatto il dossier è stato reinviato alla Procura Generale. (…) Sebbene la copia completa del dossier sia stata ritrovata, resta il fatto che l'originale è introvabile anche nella procura del procuratore del Re sia alla Procura generale.

Il signor Ministro assicura che questi CD si trovano nel reparto delle prove documentali del tribunale di Turnhout dove sono state depositate nel dicembre 2001. Lui confonde indubbiamente i dossier : l'ultima traccia ufficiale dei 7 CD- in questione risale al 18 luglio 1999 alla Procura generale di Anversa. Lui parla poi di 20 CD- che figurano come allegati alla denuncia del Werkgroep Morkhoven del 4 aprile 2001, che non è ancora stata presa in minima considerazione. Marcel Vervloesem è membro di questa ONG, che è rappresentata dal suo presidente : Jan Boeykens.

Il ministro si sbaglia ancora assicurando che Marcel Vervloesem non ha mai voluto fare delle dichiarazioni a proposito di questi CD-.Le sue dichiarazioni figurano in tre processi verbali registrati in réf.: 8219/01 - 8220/01 et 8257/01, come completamento della denuncia del 4 aprile.

Lo schedario, dileggiato come bolla scoppiata di sapone dal Procuratore TACK, non era così vuota e scoppiata come volevano farla passare. La polizia svedese ha identificato 37 bambini vittime, ha detto il ministro. Ma si sbaglia ancora e male dicendo che nessuna immagine non aveva nessun legame coi dossier belgi. Due liens belgi sono stati trovati dietro sollecito di richieste ufficiali. La polizia Olandese ha identificato le foto di Katrien De Cuyper, di nazionalità belga. La polizia di Bruxelles ha ritrovato presso un uomo domiciliato nella strada del Midi a Bruxelles, delle foto identiche a quelle che sono nel dossier Zanwoort.

Marcel Vervloesem è stato condannato a quattro anni di prigione, senza che la difesa avesse potuto definire il numero di foto che si trovano nel dossier completo. Il ministro conferma che le 88.539 foto uniche nei 20 CD- sono quelle inviate il 4 marzo 2001, ma non menziona il numerodi foto che erano presenti nel primo CD inviato nel 1998. Un uomo è in prigione, condannato sulla base di un dossier di cui il contenuto è palesemente scomosciuto in gran parte .

La giustizia ritiene che questa condanna serve per archiviare il dossier e distruggere finalmente lo schedario scottante di Zandvoort, sulla base di una legge che vieta la conservazione di dati di carattere personale dopo che l'inchiesta è stata esaurita. Il Werkgroep Morkhoven non è stato invitato ai dibattiti, questo dimostra che la giustizia ha rifiutato ogni legame con la sua denuncia. Una parte della documentazione che illustra questa denuncia sarebbe allora distrutta senza essere stata oggetto di giudizio imparziale, sotto il pretesto di una condanna considerata senza connessione alcuna e di colpevoli sconosciuti.

Questa denuncia comprende ,tra l'altro, come altri documenti, le rubriche degli indirizzi scambiati dal proprietario dello schedario Zandvoort con le reti pedocriminali di CRIES e Spartacus. Tra questi si ritrovano molti belgi, tra cui Jacques Delbouille presso il quale hanno trovato 15 metri cubi di pedopornografia, in seguito ad una segnalazione di Marcel Vervloesem. E' dunque ancora un dossier belga legato al caso Zandvoort che invece è stato escluso, senza nessuna forma di un minimo provvedimento processuale ed ivi sono accusate una dozzina di persone che non hanno mai dovuto spiegare i loro rapporti con la rete.

Marcel Vervloesem è stato condotto nell'infermeria della prigione di Bruges, in isolamento sotto l'etichetta ed il regime riservato ai terroristi. Lui ha fatto uno sciopero della fame e della sete di 26 giorni, fino al 30 settembre 2008, per domandare l'applicazione dei diritti costituzionali delle vittime e dei testimoni del crimine organizzato.

La prigione gli ha rifiutato il protocollo di reidratazione che dura otto giorni, in disprezzo ai possibili danni cerebrali e di cardiopatia acuta che poteva succedere. Marcel Vervloesem è entrato in coma. Lui è stato ospedalizzato per due giorni dove ha pure beneficiato di trasfusioni. La sua famiglia è stata tenuta all'oscuro del ricovero ospedaliero, malgrado il pericolo di morte soprattuto per il suo stato cardiaco.

Marcel Vervloesem è stato rimandato in prigione, improvvisamente senza che i medici abbiano avuto il tempo di fargli un check-up completo necessario per constatare i suoi danni fisici e stabilire il trattamento adeguato ed a lui necessario. Lui ha un cancro metastatizzato e si augura di non avere altre metastasi per la mancanza di cure.

Lui è stato avvisato di una visita del Comitato contro le Torture dell’ONU, al momento che era ospedalizzato. Il suo regime come terrorista gli è stato tolto. Lui è nell'infermeria, in una sala con due altri prigionieri per compagnia. Gli infermieri sono molto gentili con lui. Lui ha ricevuto 136 lettere per il compleanno, ivi comprese dal Giappone e Russia. Lui ringrazia tutte le persone che hanno pensato a lui.

Le lettere per incoraggiare a resistere possono essergli inviate all'indirizzo seguente :

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