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Droit
Fondamental
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IL SENATO OLANDESE SI MUOVE PER MARCEL VERVLOESEM
Jacqueline de Croÿ - 14 février 2008
Il senato olandese annuncia che una riunione pubblica è stata promossa il 10 febbraio 2009 per discutere sulle torture inflitte a Marcel Vervloesem nella prigione di Bruges. L’interesse dell'Olanda si mette sul piano di un direttore di una ONG belga, poichè Marcel è stato coscientemente condannato sulla base di un dossier incompleto, incarcerato nel'aspettativa di essere liberato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo tra l'altro per aver esposto alla stampa internazionale "per suo proprio piacere", 100 000 foto di pedopornografia e torture di bambini scoperte a Zandvoort, in Olanda.
Lo schedario contiene anche foto di bambini belgi importati in Olanda per prostituzione infantile. Il Belgio garantisce che Marcel Vervloesem sarebbe " l'unico criminale dì una cartella vuota" e rifiuta di riconoscere le prove schiaccianti di una vecchia vittima e di procacciatori di bambini, alle televisioni belghe ed olandesi.
Lui è stato incarcerato nella prigione di Bruges il 5 settembre 2008, con tre metastasi di un cancro incurato, lasciato in condizioni che si è dovuto amputare una cancrena estesa fino all'osso, provocata (malpratica) dalla necessità di una coronarografia per due operazioni a cuore aperto, e continuamente spinto al suicidio (sic).
La decisione del senato olandese è stata presa in seguito alle minacce di sanzioni di Marcel, se egli non interveniva per fare togliere dei nostri organi di stampa Internet, la menzione di tentativo d'omicidio e dell' indagine pubblica sul dott. Van Mol, nella sua qualità di medico responsabile delle liberazioni condizionali per ragione di salute. A Marcel era allora stato vietato di ricevere visite, le sue lettere in uscita erano controllate e non poteva andare alla S. Messa per un mese.
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Un detenuto ci ha telefonato a suo proprio rischio,di questa situazione di pericolo. Lui aveva tentato di avvisarci per lettera, ma la sua lettera non è arrivata se non quando è stata inviata ad un collaboratore. Lui ci ha detto il 26 gennaio 2009 :- Questa mattina, Marcel non stava bene perchè oltre al resto non era più al servizio medico, e mi diceva che era senza medicine, in più c'erano le difficoltà della prigione per cui doveva arrangiarsi. Cosa bisognava fare?Mettersi a gridare,mettersi ad urlare ? Tutto ciò richiede delle misure urgenti perchè non si può lasciarlo in quello stato in cui è. Grazie per lui. Bisogna farlo uscire al più presto.
Ironicamente, la posta elettronica indirizzata al Papa era scomparsa, si leggeva temporaneamente disattivata la casella postale; il tempo d'andare al Consiglio di Stato ancora da venire, Marcel può tornare tuttavia alla S. Messa e rivedere i suoi amici.
Marcel Vervloesem attende dopo SEI MESI una procedura d’urgenza alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (vera urgenza), contro una incarcerazione assimilata ad una tortura nonostante il suo stato di salute.Il suo avvocato ha avvisato il Ministro della Giustizia che lui si vede costretto a denunciare il Belgio. La legge belga, che da potere al tribunale dell'applicazione delle pene di liberare i prigionieri gravemente ammalati non è applicabile, di fatto manca la siglatura reale. Il medico responsabile trova Marcel in ottima forma per la prigione!
Pour aiutare Marcel per dargli forza di sopravvivere, scrivetegli una parola, una frase di conforto:
Marcel Vervloesem
C/O Gevangenis te Brugge
Legeweg 200,
8200 Sint-Andries-Brugge - BelgiqueATTENTION : Un pigiama che una vittima di Zandvoort ha inviato a Marcel come dono di Natale gli è stato rubato prima che lui lo ricevesse.
Un sostegno finanziario può aiutarlo. C'è la possibilità di un regime alimentare più discreto, pertanto che lui possa affittare un riscaldamento elettrico e comperare qualcosa da mangiare allo spaccio interno, ciò che al momento non può fare.
Compte n° : IBAN: BE20 - 679-2005531-56 - BIC: PCHQBEBB
Mention : Marcel Vervloesem – date de naissance 7.10.1952.ATTENTION : Ogni altra indicazione fermerà i vostri soldi (con gli interessi che vanno alla prigione) fino alla sua liberazione… se lui sopravviverà !
Silenzio radio : i prigionieri gravemente ammalati possono crepare come dei cani, tra servizi di cura per la salute e servizi psicosociali che dipendono dal Ministero della Giustizia e non della Salute. La stampa sostiene le misure del governo diffondendo dei reportages diffamatori su Marcel. Ciò che non si è mai visto per uno in prigione, dove generalmente non è necessaria la diffamazione per parlare male dei prigionieri. Gli stessi secondini restano allibiti e tentano di sostenerlo come meglio possono. Uno di loro gli ha detto che le diffamazioni diffuse sono positive perchè il governo non sa che pesci prendere.Un altro secondino l'ha prevenuto di diffidare dei servizi psicosociali, che servono solo a mantenere il controllo sui prigionieri prevenendo che questi trovino assistenza esterna e così denigrati.
Questo12 febbraio, la commedia macabra si svolgeva in effetti presso il servizio psicosociale, che spingeva di nuovo Marcel al suicidio in modo volgarmente sorridente, esattamente nella stessa maniera che aveva già fallito miseramente una dozzina di volte. Al fine di 1 ½ mese di vancanze che non aveva permesso a quel fatidico Servizio Istituzionale di organizzargli un permesso penitenziario, questi signori gli hanno spiegato di aver lavorato un mese (in vacanza) per arrivare alle conclusioni che loro non avevano i mezzi giusti per dargli il permesso perchè la Corte d'Appello di Anversa non aveva trasmesso il dossier del giudizio di un anno prima. La prossima tappa è di rifiutargli il permesso penitenziario perchè lui non è andato avanti coi propositi espressi.
La vera ragione è che le autorità, non avevano previsto che Marcel potesse sopravvivere e riapparire,coi capelli bianchi, le vertebre incurvate e la voce trasformata dalle settimane di prigione. Loro cercano di rimetterlo in piedi, ma questa voce potente, resta indebolita e testimonia la mostruosità di aver messo in prigione un uomo in quello stato di salute.
Per fortuna, noi siamo arrivati in carcere il giorno stesso. Marcel era di marmo,con le lacrime agli occhi. Ogni minuto durante la visita gli si dava coraggio per sopravvivere e lui non voleva perdersi lasciandosi trasportare dalle emozioni. Le lacrime erano scomparse verso la metà del tempo miserabile che a noi era permesso per ridargli speranza, veramente un tempo troppo scarso per qualcuno che è così ammalato.
PEDOPORNO CASO ZANDVOORT
L'omicidio di Marcel Vervloesem
Posta tra Werkgroep Morkhoven e Comission di giustizia della prima camera olandese
Siccome poi la Stato Belga non ha molta immaginativa, loro non hanno trovato altra soluzione che togliergli i suoi diritti da prigioniero con le scuse più impensate ed assurde. Di fatti, loro nascondono che a questo direttore di ONG nella prigione per detenuti più dannosi del Belgio, hanno anche vietato, a nostra conoscenza, il suo diritto di visita richiesto da tre giornalisti.
L’Europa è ammalata di leggi che non le danno certo lustro, ma la fanno comparire incivile, ma la stessa non si dà nulla da fare per applicare le leggi giuste. Lei possiede dei trattati illustri che vietano la tortura e proteggono i minori, ma il primo ad aver denunciato il mercato delle foto delle torture sui bambini è al suo 21o anno di maltrattamento da parte del Belgio stesso ed al suo 162o giorno di tortura in prigione.
Parliamo tanto di Guantanamo, quando il Sénato Olandese ha deciso un dibattito pubblico sulle torture di un cittadino belga che ha denunciato la prostituzione infantile in Europa, e molto prima che il Senato belga se la fosse sognata o allucinata !