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L'autista
di Stefaan De Clerk, Ministro della Giustizia Belga, ha urtato
un lampione, durante l'inaugurazione del nuovo edificio della
giustizia a Turnhout questo 19 marzo, 2009. La super BMW si è
leggermente ammaccata e il lampione stortato. Il Ministro ha incontrato
i primi magistrati che hanno condannato Marcel Vervloesem a morte,
e quelli che saranno incaricati di finirlo nella prigione locale.
Uno dei magistrati che si è opposto a questo assassinio è stato
degradato ad un posto di giudice di pace. |
De Clerck ordina di dare il colpo di grazia a Marcel Vervloesem ?!
Jacqueline
de Croÿ - 24 mars 2009
I medici avevano previsto due operazioni a cuore aperto, dopo la cicatrizzazione
della ferita lasciata dal cateterismo cardiaco. L'operazione è stata
eseguita in un solo tempo, mentre la ferita sanguinava da quattro mesi.
Marcel Vervloesem ha tre cicatrici : una verticale nel mezzo del torace,
una orizzontale qualche centimetro sotto la verticale e una sulla sua
gamba destra dal basso in alto lungo una vena superficiale. Il suo piede
sinistro è stato ammanettato ed incatenato al letto dell'ospedale,questo
affinchè in seguito la rigidità postmortem lo sfigurasse.
Dieci giorni dopo l'operazione, lui era di ritorno alla prigione di
Bruges,nella sezione non medicalizzata, riservata ai detenuti più pericolosi
del Belgio. Dopo, il Ministro della Giustizia prevede di trasferirlo
in una prigione più umana, a Turnhout, dove non c'è un' infermeria o
l' approvvigionamento regolare di insulina, da cui dipende Marcel per
vivere.
Durante questo tempo, la Corte d'Appello di Anversa ha a differito
il giudizio che dovrebbe togliergli i suoi mobili ed ammenicoli vari,
per pagare i danni dei suoi calunniatori. La Corte aveva deciso questa
data l'anno scorso pensando che fosse già morto, ma egli non era che
in coma farmacologico. I magistrati erano nella condizione di non sapere
se stavano condannando un uomo morto o togliere a sua figlia Wendy quei
pochi ricordi dei suoi genitori. Loro dovevano egualmente decidere chi
avrebbe dovuto pagare le spese di giustizia per le calunnie dello zio,
così come degli amici di infanzia di Wendy, per otto denuncie che erano
state sgonfiate dopo che uno di loro aveva riconosciuto che loro erano
stati pagati 375 euros ciascuno per fare queste calunnie.
L'udienza si è tenuta a porte chiuse, poichè questa doveva così rivelare
se lui era ancora tra la vita e la morte. I giudici hanno optato che
sarebbe stato psicologicamente negativo per i denuncianti di giudicare
il danno in un simile momento. Uno dei giovani aveva ritrattato la sua
denuncia dicendo che i suoi amici e lui avevano mentito sotto la minaccia
di spedirli in una casa di correzione per traffico di droga. Loro arrivavano
spesso a chiedere a Marcel di raccontare ancora e poi ancora, le sue
avventure quando intrappolava i pedocriminali di Zandvoort, per liberare
i minori scomparsi nei bordelli olandesi. Era dunque psicologicamente
negativo di far loro dei danni, per essersi esposti con delle menzogne
delle quali non si perdoneranno mai, è comunque l'arma che la giustizia
belga utilizza per assassinare un uomo che gli stessi ammirano.
L'avvocato di Marcel ha ricordato le accuse del PSD, servizio sociale
della prigione finanziato dal Ministero della Giustizia, secondo il
quale è la Corte d'Appello che blocca il suo dossier, in modo che lui
venga privato dei suoi congedi dovuti ai prigionieri. La Corte d’Appello
avrebbe risposto che il PSD non ha alcun bisogno del dossier per accordargli
i suoi diritti di prigioniero, nè dell'autorizzazione di giudicare ciò
che è già stato giudicato. Questa è la prima volta che ci è data la
parola di un magistrato che ha veramente un senso, in tutto questo dossier.
Per vendetta, uno dei magistrati avrebbe detto che la condanna non aveva
altro obbiettivo che di farlo fuori. Forse per dargli una lezione salutare,
magari?
Marcel Vervloesem ha condotto le ricerche per l'ONG Werkgroep Morkhoven,
che ha portato anche alla scoperta della rete TemseMadera. Il senatore
Brongersma (1911 † 1998) faceva parte del circolo di omosessuali che
avrebbero messo assieme le sue collezioni pedoporno come per gioco.
Nel marzo 1998, vicino agli 87 anni, lui scopriva Marcel Vervloesem
che raccontava davanti alla televisione come si era arrivati a quelle
foto, chi erano questi minori che erano stati violentati durante l'infanzia
rubata, e la sofferenza dei genitori di quelli che erano scomparsi.
Il vecchio senatore inviò una lettera a Marcel, per dirgli che lui inviava
tutta la sua collezione alla polizia tedesca. Poi tentò più volte di
suicidarsi, e ottenne un suicidio assistito, il 22 aprile 1998.
Marcel Vervloesem ha scoperto lo schedario di Zandvoort, con più di
100.000 foto di pornografia e torture di bambini, nelle foto dello schedario,
compare un magistrato francese senza mutande. Marcel si è ritrovato
in prigione, mentre le mutande del magistrato erano archiviate come
divieto segreto di procedere in Francia, come pure in Olanda anche,
perchè il dossier includeva egualmente delle mutande reali olandesi.
E' una esibizione di un regime che non è diverso da quello di Hitler,
se non per una migliore qualità della propria propaganda.