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 Le Docteur Gagliardi et Giovanni Ristuccia , stupéfaits et scandalisés

Belgio

ONG italiane trattate da terroristi

La delegazione di SOS Antiplagio e del Movimento per l'Infanzia composta dal Dottor Giorgio Gagliardi e Giovanni Ristuccia, hanno scoperto la triste pesantezza delle molestie belghe contro le persone che lottano per la pedocriminalità organizzata.

L’avvenimento del loro arrivo in Belgio era coperto dalla censura belga, mentre in Italia, il giornale Corriere di Novara, dava la notizia a grandi titoli : Sostegno all'uomo che ha denunciato dopo 10 anni, gli abusi sessuali di 90.000 bambini -SOS ANTIPLAGIO A BRUXELLES CONTRO LE RETI PEDOCRIMINALI INTERNAZIONALI.

Giovanni Ristuccia, presidente di SOS Antiplagio di Novara, rappresentava le 21 associazioni italiane della federazione Movimento per l' Infanzia. Loro chiedono leggi europee adatte all' evoluzione della criminalità organizzata. Il Dottor Gagliardi e lui arrivavano per visitare Marcel Vervloesem, incriminato e condannato per crimini che non poteva compiere,ed oggetto di errori medici, che hanno mancato di farlo fuori due volte in tre settimane. Le autorità vogliono chiudere al più presto il dossier Zandvoort, scoperto dalla organizzazione di Marcel nel 1998 e declamare che il Belgio è uno dei rari paesi al mondo che non sarebbe stato toccato da queste reti pedocriminali.

L'archivio Zandvoort è alla base dell' Operazione Koala. Un cittadino belga, identificato dall' Interpol nel 2002, aveva potuto continuare a sfruttare le sue figlie fino al 2006. Il suo complice, un italiano, era un importante fornitore della rete Zandvoort, secondo il dossier della Polizia italiana. I proprietari di più di 2500 carte di credito utilizzate per pagamenti alla rete Zandvoort, sono stati oggetto del l' operazione Koala. Ciò ha condotto a 2 milioni di fotografie di crimine su bambini,e ad un primo arresto massiccio di 93 persone.

L'Europa non può tollerare più gli errori giudiziari, che permettono ad alcuni stati membri di coprire lo sfruttamento sessuale dei bambini.

Il Dottor Gagliardi e Giovanni Ristuccia avevano passato due mesi di tentativi per avere l'autorizzazione di incontrarlo in prigione. Loro sono arrivati dall'Italia per scoprire, a spese della protezione per l'infanzia, il tradizionale imbroglio belga di errori amministrativi e di sorrisi imbarazzanti.

Loro due hanno scoperto il rilevatore di metalli, che consente l'ingresso nel carcere di Bruges e ha la capacità di far ridere i visitatori. Alcuni passano con la cintura metallica, ma non può passare uno con gli occhiali con stanghette metalliche. Alcuni devono togliere le scarpe e tenendo i pantaloni con le mani se sono senza cintura.

Un guardiano della prigione aveva chiesto a Marcel Vervloesem un'informazione su SOS Antiplagio di Novara. Gli era stato risposto che era un'associazione italiana che ha attribuito a lui Marcel per la sua lotta contro la pédocriminalità, il titolo di "Difensore dei Bambini".

Di colpo, Giovanni Ristuccia sarebbe stato iscritto nella lista delle persone autorizzate a passare la prima porta della prigione, ma non la seconda. Eccezionalmente, questa porta non si apre alle persone iscritte nella seconda lista misteriosa, che si trova nel computer della prigione di Turnhout, e non a quella di Bruges. Marcel Vervloesem e Giovanni Ristuccia avevano pertanto fatto le rituali domande in ognuna delle due prigioni, secondo un regolamento carcerario aggiornato, ma il diritto della visita è stato rifiutato per disfunzioni amministrative, si dice.

Jacqueline de Croÿ, vice-présidente du Werkgroep Morkhoven, pour Marcel VervloesemIl Dottor Gagliardi, forse giudicato meno pericoloso, ha passato anche la seconda porta. Lui ha notato, tra l'altro, che Marcel si è rimpicciolito e ristretto. Come indubbia conseguenza della disidratazione che abbassa anche i dischi intervertebrali della colonna vertebrale. Marcel ha fatto lo sciopero della fame e della sete per chiedere il rispetto dei diritti costituzionali delle vittime e testimoni del crimine organizzato.

Non c'è nessuna giustificazione medica, ha detto il medico Gagliardi, per cui hanno dato a Marcel acqua bollente da bere che, tra l'altro, gli causava dolori per cui non beveva nemmeno quell'acqua, indispensabile. L' acqua bollenta a digiuno è un rimedio della nonna contro il raffreddore o per dimagrire, cosa che non intreressa a chi fa uno sciopero della fame. Era, al contrario, indispensabile dargli acqua a temperatura ambiente o fresca.

Siccome poi non è stato misurato in altezza, non è nemmeno possibile sapere quanti centimetri potrebbe aver perso a causa del suo sciopero, e quanto ha persoin generale per disfunzioni o non somministrazioni di medicine come l'insulina.

Il Dottor Gagliardi ipotizza che Marcel Vervloesem potrebbe sopravvivere ancora, ma è molto sconcertato dalla proposta riferita da Marcel di un'operazione a cuore aperto per alcune valvole cardiache disfunzionali e soprattutto dove dovrebbe essere operato nel suo stato di salute attuale non certo ottimale. Si tratterebbe di un'operazione complessa che prevede un centro di rianimazione e non infermerie periferiche che non hanno questi centri postoperatori di rianimazione.

La decisione del come trattare in seguito Marcel dipende da Jo Vandeurzen, ministro della giustizia belga e rappresentante dei socialisti cristiani fiamminghi. Lui si è opposto all'ospedalizzazione di Marcel Vervloesem, secondo il giornale "Het Nieuwsblad", quando questa ospedalizzazione era stata giudicata necessaria da un medico del carcere. Lui potrebbe dunque, a dispetto della carità cristiana, non avere nessun scrupolo e decidere che Marcel Vervloesem debba soccombere, o accettare di lasciarsi operare a cuore aperto su un tavolo operatorio periferico come di un'infermeria di una prigione.

Le autorità belghe sono arrivate a far chiudere il 99% delle associazioni belghe che non si piegano alla legge del silenzio. Però le stesse autorità hanno sottovalutato la forza delle associazioni di volontari come quelle italiane ed hanno adottato una mancanza di tatto per fare degli sgarbi ai loro rappresentanti trattandoli come dei terroristi.

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