|
|
||||||||||||||||||||||||||
Droit
Fondamental
|
Koala: Zandvoort/X-KISS
Protezione della vita privata di "Mr T." per calunniare Me Hissel
PASCAL TAVEIRNE, il belga che è all'origine dell'operazione Koala, è stato giudicato per aver condotto presso di lui uno studio di diffusione della pedopornografia tramite videocamera. L'unico studio compiacente olandofono di questo genere era il X-KISS, da dove Katrien De Cuyper usciva la notte della sua uccisione nel 1991, vicino anche dove nel 1994, erano stati trovati i corpi senza vita di Kim e le ultime tracce di Ken .
La vigilia di questo processo maggiore, la stampa annunciava che Victor Hissel, che è stato avvocato di Dutroux, era stato incolpato alla Saint Valentin nel quadro del caso Koala. Maître Hissel è il più celebre difensore di ciò che la stampa belga chiama "la tesi delle reti pedofile". E' stato falsamente accusato d'aver acquistato, con la sua personale carta di credito immagini invitanti dove adulti come Taveirne violentava le sue figlie davanti alla telecamera. La procura di Liege ha smentito ogni utilizzo della sua carta di credito personale per acquistare questo genere di mmagini.
La calunnia ha avuto l'effetto di un colpo di pugnale, che stava occultando il giudizio più scandaloso della storia del Belgio.
IL SERVIZIO PEDO PORNO DI X-KISS E' TUTTORA IN LINEA. L'operazione Koala, diretta da una magistrata belga, ha permesso di rompere il segreto dell'istruttoria per calunniare Me Hissel, senza arrivare a distruggere il sito Internet di X-KISS.
Nel settembre 2006, Junior Tribune ha esposto, che X-KISS, oggetto di un fraudolento fallimento, era diventato il GAY/KISS, per ritornare il X/KISS. Il servizio offriva allora per 12 euro mezzora di pedopornografia con la videocamera, multiplicata per il numero di spettatori.
Sei mesi sono stati necessari per eliminare la pedopornografia che illustrava la pubblicità del servizio. La pagina www.x-kiss.be è stata sostituita da piccole stelle per il processo di Taveirne, dunque un anno e mezzo dopo il suo arresto.
Questa mattina ancora, il sito era accessibile senza alcun motore di ricerca particolare, solo col nome di "x-kiss".Il "Computer Crime Unit" belga (che analizza il computer di Me Hissel), ha lavorato in concorrenza con la redazione di questo articolo. Il servizio di pedopornografia è sempre accessibile sotto la copertura di pornografia per adulti alla pagina: http://www.x-kiss.be/pagina67.html
Sergio Marzola, che la polizia italiana ritiene uno dei principali produttori di pedopornografia dello schedario Zandvoort, ha filmato Taveirne che abusava delle sue figlie in un hotel di Bruges. L'email di Me Hissel figurava tra i 30.000 indirizzi che lui aveva collezionato, ma tutti questi che agganciano i criminali figurano nei loro blocchi di appunti ed indirizzari. I pedocriminali non trovano nulla di più malvagio che di inviare loro centinaia di spams di stimolanti sessuali ogni giorno.
Me Hissel è stato calunniato e probabilmente è il più innocente di tutti quelli che denunciano queste reti e che sono vittime dei media, che scavalcano coscientemente e spudoratamente le leggi europee in materia di deontologia dei giornalisti.
Il giorno in cui la foto ed il nome di Victor Hissel coprivano tutti i giornali, Pascal Taveirne era considerato come "il papà di famiglia implicato in un caso di pedornografia". Certuni l'hanno chiamato Pascal T., ma nessuno conosce la sua foto,nè la pubblica, nemmeno una foto con la benda sugli occhi. I media prevengono così che altre vittime che possano supporlo lontano da nuocere loro, ed assicurano così di limitare le denunce a questo bel soggetto.
Da Zandvoort a Koala - Le prime tracce della rete sono emerse nel 1988 nella regione di Anversa, subito in casi di maltrattamenti di ragazzi psichiatrizzati all'istituto carcerizzato Good Engels. Lo sfruttamento sessuale di questi bambini è emerso nel 1992, quando un telefonista di un altro ospedale, a Temse, li invitava a delle riunioni di sesso e li fotografava.
Lui organizzava delle vacanze a Madera, Portogallo, coi suoi amici per girare del film di stupri su bambini. Questi erano olandesi, tedeschi, inglesi, portoghesi, anglosassoni e belgi. Loro hanno violentato 340 vittime, ma solo tre furono condannati. Nel 1998,uno degli "innocenti" risultò pure nella rete di Zandvoort, con 90.081 vittime e la produzione di Marzola.
Operazione Koala - L'operazione della polizia ha i suoi primi agganci con la Danimarca nel 2001, e non con l' Australia nel 2006. Questa operazione è stata condotta da una magistrata belga, ciò che spiega perchè l'informazione è stata troncata dei fatti che riguardavano il Belgio.
L'Interpol aveva aperto un dossier su Pascal Taveirne nel novembre 2001. La polizia danese aveva loro trasmesso dei film di un uomo che abusava delle due bambine che chiamavano "Papà". Questo filmato faceva parte di una collezione del Dr Lloyd Alan Emmerson, che aveva un mezzo milione di schede pedopornografiche.Lui si dischiarò innocente e fu condannato a trent'anni di prigione.
Loro erano in 25 e si chiamavano "Fun Club". Taveirne,che era stato localizzato in Belgio dal suo accento. Un poliziotto belga lo aveva riconosciuto come pure le sue figlie,che allora avevano 5 e 6 anni.
Il 9 agosto 2002, il Belgio partecipò all'operazione Hamlet, con la Danimarca, Olanda, Svizzera, Germania, Inghilterra e gli USA per smantellare questa rete. Quella notte, 45 bambini erano stati salvati, poi altri 20 , ma le figlie di Taveirne continueranno ad essere sfruttate sessualmente.
Il 10 luglio 2006, la polizia australiana acquisiva della pedopornografia, girata e venduta da Marzola, dove erano riprese le piccole Taveirne ,che avevano all'incirca quattro anni. L’Italia comincia l'operazione "video child", che obbligherà il Belgio ad arrestareTaveirne.
Nell'ottobre 2007, l’operazione Koala è stata condotto in 19 paesi, con la guida del bloccchetto di appunti di Marzola e dei tabulati delle sue transazioni bancarie per i suoi films, che vendeva tra i 200 e 400 euros.
Bruges, 19 febbraio 2008: Il processo più scandaloso della storia belga. Pascal Taveirne, dal nome in codice "l'uomo implicato in un caso di pedopornografia", è stato condannato a 10 anni di prigione per gli stupri sulle sue ragazzine, e di due minori dei loro amici, e di una ventina di minorenni ucraine e per associazione a delinquere dal 2004 al 2006.
Il Belgio resta nell'ignoranza dell'operazione Hamlet, che avrebbe dovuto farlo imprigionare il 9 agosto 2002, fino al 2012, poichè quella è la sentenza considerata giusta per quei crimini identici.
"La moglie del pedoporno di Bruges è scampata a due anni di prigione con la condizionale per negligenza. Secondo il tribunale, lei avrebbe avuto avere dei sospetti su ciò che succedeva a casa sua. Lei ha beneficiato della condizionale poichè questa madre encomiabile deve interessarsi dell'educazione delle figlie", ha detto la stampa.
L'ex Mme Taveirne non avrà più quel cognome,poichè lei ha divorziato anche per non avere più quel peso infamante. Lei vive in una casa con uno studio di pedopornografia che ha permesso che le sue figlie fossero affittate a degli olandesi. Lei ha giustificato che loro avevano biancheria intima erotica, dicendo che ciò era giusto "perchè erano dei vestiti leggeri per l'estate", secondo la stampa italiana.
Questo non è che "negligenza", secondo la giustizia, e non una complicità d'associazione di malfattori. La donna mistero è dunque condannata ad una semplice sorveglianza ed avrà ogni possibilità di "affittare" le sue figlie agli amici di suo marito che non sono stati tutti arrestati.
Sarà interessante sapere la verità sulle accuse fatte contro Me Hissel, ma è molto poco probabile che queste possano essere confrontate al crimini della giustizia, o ai crimini di Taveirne.
Aiuto in prima linea di una istituzione giudiziaria
Sembra che una istituzione giudiziaria di aiuto in prima linea di Liègi ha domandato a tutti se avevano ricevuto l'articolo "Protezio ne della vita privata di "Mr T." dalle calunnie su Me Hissel" e di comunicarle le coordinate complete. Questa domanda è stata fatta all'insaputa della Fondazione Principesse de Croÿ e Massimo Lancellotti, che si domandano come mai questa istituzione giudiziaria è arrivata a questa sparata.
Gli avvocati di Me Hissel hanno dichiarato che le schede ritrovate sul suo computer, sono dei "cookies" inviati da siti come X-KISS, a coloro che consultano e che si presentano come facenti parte della pornografia degli adulti. Noi vi invitiamo ad eliminare i "cookies" dal vostro computer.
Sembrava che le attività del sito X-KISS fossero state sospese durante i sei mesi che erano seguiti all'arresto di Sergio Marzola, ciò che fa presumenre che ha ancora un ruolo importante in questo servizio belga di pedopornografia. Questo sito, essendo tutt'ora in linea, fa comprendere l'irritazione dell’Italia, se il Belgio offre ancora un rifugio ai suoi pedocriminali.
Belga, l'ufficio di stampa governativo, che presenta il complice belga di Marzola pertanto come "l'abitante di bruges implicato nel caso di pedopornografia", qualifica Victor Hissel et Marcel Vervloesem, tutte e due simboli della lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori, come "cavalieri bianchi,loro stessi pedofili".