HOME

 
Organe de presse  
         
 
IndexNews
 
    HOME
Français
English
Italiano
Droit Fondamental

PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO

Per delle leggi meno costrittive sui diritti minimi dei prigionieri nell'Unione Europea

Déposée par la Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti le 12 mai 2009

 

I. INTRODUZIONE

1. Le prigioni di UE sono zone senza legge, da dove molti prigionieri lasciano soltanto i morti o andicappati, nella discrezione completa, senza potere raggiungere il ricorso, che dovevano provare la loro innocenza.

 

II. CASI DI BASE

2. La Francia ha conosciuto il caso OUTREAU, una rete pedocriminale di cui il circuito di distribuzione della pedopornografia è stato occultato da falsi errori giudiziari. Un uomo è morto in prigione, per eccesso di medicine, che gli erano state somministrate dal personale della prigione.

3. Mme POUPARD, parte civile nel dossier pedocriminale ZANDVOORT, è stata imprigionata in buona salute. Quando è uscita aveva una disabilità tra il 50 e 80%, che non le ha permesso di iniziare un ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo nei tempi giusti.

4. IL Belgio batte tutti i record, nella misura in cui le sue autorità possono coscientemente, volontariamente e pubblicamente condurre un innocente a morte, ciò che dimostra la sorte intollerabile e tale da essere riservata a non importa quale prigioniero, in tutta discrezione.

 

III. MODELLO D' UN FALSO ERRORE GIUDIZIARIO

5. Mr Marcel VERVLOESEM è un cittadino belga, membro del direttivo del WERKGROEP MORKHOVEN, l’organismo civile che ha denunciato la rete pedocriminale di ZANDVOORT. Lui è stato condannato a quattro anni di prigione, senza tenere in nessun conto gli expertise, su base scientifica (electrocardiogramma ed analisi del sangue ), che provavano le sue disfunzioni cardiache e che non gli avrebbero permesso di sopravvivere agli stimoli sessuali incriminati e che anche il suo diabete non permetteva di mettere in atto le violenze sessuali di cui è stato accusato.

6. Nove medici, compreso un consulente di tribunale, si sono opposti a questa incarcerazione per il suo stato di salute che non gli avrebbe permesso di sopravvivere. Lui è nell'incapacità fisica di essere un pericolo per la società,ciò che potrebbe giustificare al massimo il braccialetto elettronico.

7. IL dossier medico di Mr VERVLOESEM spiegava in effetti che c'era un cancro metastatizzato ; una insufficienza cardiaca che necessitava operazione a cuore aperto ; una insufficienza renale che era subentrata agli interventi ; il deficit pancreatico peggiorato durante gli interventi chirurgici col diabete insulinodipendente.

8. Il Ministero della Giustizia decise che Mr VERVLOESEM sarebbe stato incarcerato nella prigione di Turnhout, che non ha un'infermeria. Una tale condanna in Belgio automaticamente è una condanna per cui i diritti sociali e di cura sanitaria, sarebbero stati trasferiti dal ministero della sanità e serviziociali, sotto il manto del ministero della giustizia. Il prigioniero dipende allora da una mezza dozzina di servizi e commissioni, che sono solo dei frazionamenti del solo ed indivisibile ministero della giustizia.

9. L'Ordine dei medici è stato sollecitato per spiegare che l'esperto del tribunale ha omesso di segnalare l'incapacità fisica del soggetto ad eseguire i crimini contestati e se era normale che un medico del carcere non avvisasse il suo paziente del cancro in atto . L’Ordine dei Medici ha risposto che non può intervenire in casi che dipendono dal dipartimento di giustizia. Il corpo medico belga è scisso tra medici normali che dipendono dal giuramento di Ippocrate e medici di giustizia, che dipendono dal ministero della giustizia.

10. Nessuna risposta è mai stata data alla domanda posta sui medici che hanno detto a Mr VERVLOESEM che il suo cancro non poteva essere curato per il diabete grave,ciò che non è vero. Questi medici, che dipendono dal giuramento di Ippocrate, è supposto essere stato minacciato dall'associazione a delinquere soltanto il loro combattimento paziente.

11. Mr VERVLOESEM ha inviato due ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo l' 8 agosto 2008,una per la condanna subita, l’altro d’urgenza per farlo uscire di prigione,che è ormai una tortura, rispetto al suo stato di salute.

 

IV. ESEMPIO DI TRATTAMENTI MORTALI TOLLERATI

12. Mr VERVLOESEM ha bussato alla porta della prigione il 5 settembre 2008, per cominciare uno sciopero della fame e della sete, con l'intento di mettere fine alle sue sofferenze e di morire per quello per cui era vissuto : domandare l'applicazione dei diritti costituzionali delle vittime e testimoni delle reti pedocriminali.

13. Il medico di giustizia ha valutato le sue capacità di sopravvivenza in dieci giorni. Un servizio del ministero di giustizia ha promesso che Mr VERVLOESEM avrà il braccialetto lelettronico in maggio, otto mesi più tardi, cioè quando è prevista la sua morte e sepoltura.

14. Un altro servizio del ministero di giustizia è intervenuto a Bruxelles al quinto giorno di incarcerazione per impedire la sua ospedalizzazione prescritta dal medico. Mr. VERVLOESEM è stato trasferito al centro medico della prigione di Bruges, dove ha terminato lo sciopero della sete, ma non di quello della fame.

15. Lui allora è stato trasferito in una cella di isolamento medica, ma senza lavandino, dunque senza acqua corrente, dove gli è stato vietato tutto se non dell' acqua bollente per 20 giorni. L’acqua bollente a digiuno gli provocava forti dolori, e poi disidratazione che provoca danni renali, squilibrio della glicemia e della pressione arteriosa.

16. Gli amici di Mr VERVLOESEM non hanno avuto il permesso di visitarlo, dunque il diritto di convincerlo a vivere per diciotto giorni, quando quei medici avevano detto che sarebbe campato solo dieci giorni. Loro non hanno impiegato che una settimana a convincerlo a vivere. Lui ha ricominciato a mangiare il 30 settembre 2008. Il ministero si è allora opposto al protocollo della reidratazione per otto giorni, fino a quando è entrato in coma.

17. Sui primi 193 giorni di carcere, Mr VERVLOESEM è stato 108 giorni al centro medico del carcere, di cui 27 giorni in regime di isolamento arbitrario ; 34 giorni in ospedale, di cui 29 giorni in cura intensiva, oltre 15 di ospedalizzazione. Lui ha subito sette interventi chirurgici, di cui 5 d'urgenza e 6 in anestesia generale, senza che la giustizia volesse considerare il braccialetto elettronico,per dare i suoi diritti di prigionieri ammalati.

18. I medici della giustizia sono restati impassibili davanti ai 50 giorni di blocco renale di Mr VERVLOESEM. I procedimenti sono da vedere. L’acqua che i reni non riescono più a filtrare, si fermava nelle gambe, poi senza cura iniza a salire verso il corpo superiore. Le gambe erano gonfie come palloni, sulle quali la pressione delle dita lasciava l'impronta.

19. L’opsedalizzazione di Mr VERVLOESEM non è stata autorizzata che al 30simo giorno di mancanza di cure per i suoi reni, quando il suo cuore batteva a 24'. Due delle sue valvole cardiache funzionavano male ed anche il midollo osseo non si riproduceva più, provocando una grave anemia. La giustizia non ha mai autorizzato la cura dei suoi reni ed il cateterismo cardiaco previsto dal cardiologo, per definire i suoi interventi al cuore. Lui è stato rimandato all'infermeria diella prigione di Bruges cinque giorni più tardi.

20. Mr VERVLOESEM ha fatto una domanda di eutanasia, a causa delle condizioni pazzesche di incarcerazione incompatibili con le sue malattie ed all'impossibilità di avere i trattamenti prescritti dagli specialisti. Un medico della commissione dell'eutanasia l'ha allora spinto a suicidarsi, spiegandogli che era sufficiente sospendere per dieci giorni le medicine e continuare a mangiare normalmente. Lui ha seguito le sue indicazioni.

21. Il suo medico di giustizia ha negoziato il suo cateterisno cardiaco, allora oggetto di inutili dilazioni in cambio di un secondo tentativo di suicidio. Mr VERVLOESEM aveva preferito essere trasferito nella cella dove l'uomo protestava spandendo escrementi . Lui sarà reincarcerato in quella cella con un'emorragia interna in atto, il giorno stesso dell'intevento che renderà necessarie le due operazioni a cuore aperto.

22. La giustizia si opporrà di nuovo alla sua ospedalizzazione ,prima che cadesse in coma. Tre interventi chirurgici saranno allora necessari,ad intervalli di 24 ore uno dall'altro. le sue possibilità di sopravvivenza hanno obbligato a fermare l'emorragia per poi curare i reni. La seconda operazione è stata fatta per la stessa emorragia e la terza per inserire un tubo nella vena del collo per trasfondergli 3 litri di sangue. Lui sarà dializzato,con un recupero della funzionalità relale del 60% .

23. Gli 11 giorni postoperatori sono stati eseguiti in una cella dove un altro prigioniero spandeva escrementi per tutta la stanza e ciò ha contribuito alla sua cancrena. Questa cancrena è stata lasciata senza una cura giusta, fino a quando lui si è risvegliato ammanettato in un bagno di sangue, all'ospedale stesso. Due interventi saranno necessari d'urgenza,uno per fermare l'emorragia, l'altro per togliere la cancrena ossea e muscolare.

24. Mr VERVLOESEM è stato ammanettato otto giorni e con una luce artificiale 24 ore su 24, cioè una tortura inusuale nel servizio di cure intensive di un ospedale universitario, per un prigioniero di cui l'amministrazione penitenziaria gli riconosce la non possibilità di evazione.

25. IL fatto che Mr VERVLOESEM sopravviva oltre l'immaginabile stimola la curiosità di molti governi ed università mondiali. Il suo medico della giustizia ha trattato la restaurazione delle valvole cardiache compromesse contro la ritrattazione da Internet, di un articolo della Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti, concernente i primi cinque ricoveri ospedalieri d'urgenza fatti in segreto, sia senza avvisare la famiglia,come da regolamento. la trattativa è stata conclusa in cambio di due ospedalizzazioni a tre settimane di distanza per operazioni già previste, senza manette, nè luce 24 ore su 24 e senza limitazione della riabilitazione.

26. Un servizio del ministero ha minacciato Mr VERVLOESEM di sanzioni, se le ONG che spiegano la sua situazione non avessero ritirato da Internet, le informazioni pubblicate su altri servizi del ministero stesso. La domanda di censura è stata rifiutata. Mr. VERVLOESEM è stato punito con l'isolamento, divieto di visita, di telefonare e di andare alla S.Messa per un mese. Un altro servizio del ministero lo ha allora privato di ogni medicina e medicazione per quattro giorni.

27. La giustizia non terrà conto della trattativa. Manovre dilazioniste hanno reinviato la cura delle valvole cardiache di 131 giorni, fino a che Mr VERVLOESEM aveva più valvole compromesse. Il ministero non ha autorizzato che una sola operazione per quattro valvole cardiache, da cui il rischio quadruplicato di non sopravvivenza. Lui aveva un piede incatenato ed ammanettato al letto dell'ospedale. Lui è stato rimandato in prigione alla fine di 10 giorni, con una prescrizione di tre mesi di riabilitazione.

28. Quando si è visto che Mr VERVLOESEM sopravviveva alle operazioni, alla non somministrazione delle medicine, alla sospensione delle cure di riabilitazione,alla promessa del braccialetto elettronico per il mese di maggio,e poi rinviato ad agosto, poi ancora a data non più prevista.

29. Tutti i servizi del ministero di giustizia si sono dati da fare per impedire che lui avesse il congedo previsto per i prigionieri .Lui dunque non può consultare un medico che ha fatto il giuramento di Ipopocrate, senza che questi non venga individuato dalla rete giudiziaria e come conseguenza con rischio di rappresaglie.

30. Mr VERVLOESEM sopravvive, dopo quattro anni e mezzo al cancro non curato. IL ministero non l'ha mai informato di fare qualche controllo per le metastasi. Lui è solo informato del livello della sua glicemia come pure della sua pressione arteriosa, sia perchè questa oscilla dopo quelle operazioni. Come risultato lui ha forti mal di testa, svenimenti e epistassi. Gli edemi sono visibili ad occhio nudo.

31. I medici della giustizia non reagiscono se non quando interviene una ONG su Internet, che allerta la sensibilità mondiale su quanto succede anche nella prigione stessa. Mr VERVLOESEM è incarcerato a Bruges, dapprima per ragioni mediche, ma in seguito fuori dal complesso medico. Lui è attualmente al blocco 35, riservato ai criminali più pericolosi del Belgio, con un regime penitenziario molto pesante per persone in salute, dunque insostenibile per uno ammalato.

32. Il suo combattimento contro le reti pedocriminali lo espone ad aggressioni interne di persone legate alle reti pedoporno. Gli altri detenuti lo difendono contro le violenze. La settimana scorsa ancora, quattordici prigionieri sono intervenuti quando due uomini hanno mancato di rispetto a Mr VERVLOESEM. Gli hanno detto : "Se voi ricominciate,vi riduciamo in polpette.Marcel è sostenuto dal Werkgroep Morkhoven. Lui è innocente e voi non lo sapete, ma ve lo facciamo capire". Loro hanno voluto delle scuse,che in seguito sono arrivate.

33. I guardiani sono attenti ed umani con lui, comprendendo la sua innocenza e le difficoltà delle prigione in quello stato. Loro hanno l'ordine di verificare ogni quarto d'ora che non sia morto e dicono che succederanno grosse cose quando questo.

34. I medici della giustizia gli prescrivono la cardioversione elettrica a Mr VERVLOESEM per interrompere la fibrillazione considerata pericolosa dopo tre settimane. L’ospedalizzazione,che per un prigioniero portatore di braccialetto lelettronico sarebbe immediata, è rinviata di una settimana, prova che il ministero ha deciso che deve morire in prigione, facendo così una figura da circo equestre.

35. Una procedura è attualmente i ncorso per espropriare Mr VERVLOESEM dei suoi beni, come se lui fosse già morto.

 

V. RICORSO

36. L'AVVOCATO. L’avvocato di Mr VERVLOESEM ha contattato alcuni funzionari del ministero, senza ottenere il minimo intervento utile per assicurare al suo cliente le cure sanitarie . Lui ricorda che ci sono state violazioni delle disposizioni principali del diritto internazionale, e che la morte del suo cliente sarà una responsabilità di ognuna delle persone che si saranno rifiutate di aiutarlo. Sembra che non ci sia stato alcun ricorso.

37. LIBERAZIONE CON CONDIZIONAL PER RAGIONI DI SALUTE. In Belgio, la liberazione con condizionale per ragioni di salute dipende inizialmente dall'articolo 72, che riguarda il giudice delle applicazioni delle pene, ma che non è applicabile perchè manca una firma del RE. Nel comtempo, dipende dal Dr VAN MOL, medico capo di tutte le prigioni, che ha per incarico di giudicare solo, tutte le domande di una popolazione carceraria di circa 10.200 prigionieri.

38. Questo medico, senza aver mai ascoltato Mr VERVLOESEM, ha "diagnosticato" che lui poteva benissimo essere curato non importa in quale prigione, omettendo di ricordare la possibilità di una ospedalizzazione. La responsabilità dei suoi problemi di salute gli ricadrà addosso , di fatto lui sarebbe un fumatore, secondo lui, quando questo prigioniero non ha mai fumato.

39. IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. I minsitri della giustizia che si sono succeduti nel lungo periodo delle procedure non hanno mai risposto che ad una lettera su tre, ed a mezza domanda su dieci. L’attuale ministro della giustizia non vuole considerare l'urgenza di chiedere al Re dei Belgi di firmare la legge, già votata, per permettere di presentare la liberazione con condizionale al tribunale di applicazione delle pene,col diritto ad una difesa di esperti medici non dipendenti dal ministero della giustizia. Il ministro ha avvisato Mr VERVLOESEM che il Presidente della Commissione del’Eutanasia lo incontrerà per valutare l'opportunità della prescrizione di una pillola per provocargli un attacco di cuore mortale. Lui ha risposto al WERKGROEP MORKHOVEN di non avere alcuna ragione obbiettiva per intervenire per il fatto che il dossier sarà oggetto di inchieste, e che Mr VERVLOESEM avrà i contatti giusti per tutto quanto sarà utili alle sue richieste.

40. SENATO, ESCAMOTAGES POLITICI ED ORGANISMI INTERNAZIONALI. La quasi-totalità del potere politico belga è avvisato di settimana in settimana, di quanto succede a Mr VERVLOESEM a come sia sopravvissuto se non per miracolo, senza che un solo deputato non sollevi la domanda di come mai non sono separati i poteri della giustizia da quelli medici.

41. Il Comitato Contro le Torture dell’ONU ha vivamente criticato il trattamento dei prigionieri in Belgio, ma si è rifiutato di intervenire per salvare la vita di Mr VERVLOESEM, col motivo dell'introduzione della procedura d'urgenza alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il 6 agosto 2008, cioè più di nove mesi da oggi.

42. Le ONG come Amnesty International o la Lega dei Diritti dell’Uomo non rispondono alle lettere loro inviate. Questo comportamento non si spiega se non per via delle calunnie diffuse su Marcel.

 

VI. CONCLUSIONI

43. L'applicazione delle raccomandazioni europee sarà sufficiente a proteggere i prigionieri da queste pratiche,ma le raccomandazioni non sono applicate perchè non ci sono leggi.

44. Le violazioni delle disposizioni principali del diritto internazionale sono coperte dai funzionari e medici della Giustizia . Questa impunità permette una riproposta fuori dalla legge della pena di morte, ogni volta che condizioni di crudeltà oltrepassano le pratiche che hanno preceduto l'abolizione della pena di morte.

 

VII. RICHIESTA

45. Noi domandiamo al Parlamento Europeo di considerare l’urgenza di stabilire delle leggi più costrittive per la protezione dell'integrità fisica e psichica di ogni prigioniero, così come per la protezione dei beni delle persone condannate affinchè possano beneficiare con ultimi ricorsi garantiti dall'UE.

46. Noi chiediamo di dare priorità :

46.1. Ai termini stabiliti per i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, quando la vita di una persona è in pericolo;

46.2. Ai diritti dei prigionieri nei vari settori come :

46.2.1. Cure della salute in prigione e la non applicazione di sanzioni dei prigionieri ammalati ;

46.2.2. Sanzioni applicabili in prigione e misure coercitive come manette catene ;

46.3 Considerare la riduzione di pena nei casi di violazione dei diritti dei prigionieri.

47. Vista l'indifferenza, tanto che a livello mediatico che politico concernente il numero di prigionieri presunti in pericolo di vita o di disabilità in mancanza di leggi adeguate per proteggerli , noi domandiamo che questa petizione sia trattata con estrema urgenza e con la più grande attenzione.


Site de la Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti Site du Werkgroep Morkhoven (3) ONG UNION Inscription News letter SOS-Bambini Site d'Alain Fauvage SOS Antipligio Novara Telephono Antiplagio Bambibi AncoraRCHF Droit parentaux Site personel de la Princesse Jacqueline Voir le site de Pédopitchoun

Editeur responsable: Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti - 10 Rue Faider - 1060 Bruxelles - Belgique - Droit de réponse: postmaster@droitfondamental.eu

Free counter and web stats