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Droit Fondamental

Morte di un eroe fiammingo: giorno G -2.

VIDEO IN LINEA : Marcel Vervloesem spiega che la sola speranza di giustizia per i belgi che lottano contro le mafie è la Corte Europea dei Diritti dell' UOMO. Lui descrive i trattamenti incredibili che loro hanno in prigione, ciò che spiega perchè non hanno nessuna speranza di uscirne vivi. All'epoca di questo video, lui ignorava che gli era stato nascosto un cancro tre anni e mezzo prima, quando era in prigione. (Olandese/Francese)

Marcel Vervloesem, che è all'origine di tutte le leggi europee sulla protezione del fanciullo nella pornografia per aver divulgato lo schedario Zandvoort nel 1998, sarà incarcerato questo 5 settembre 2008, per i crimini che la scienza medica indica come non capace di compiere fisicamente. Il suo crimine reale è di aver scoperto che delle personalità di spicco e politici coprivano l'ingresso di bambini nell'industria del pedoporno.

Lui comincerà uno sciopero della fame e della sete in prigione, per aprire gli occhi di coloro che li chiudono sulla corruzione così come è definita dalla legge: Il compimento da parte di persone che esercitano una funzione pubblica, di atti ingiusti nell'occasione di esercitare le loro funzioni o l'astensione di compiere degli atti che rientrano nell'ordine dei loro doveri.

Lo sciopero della sete ammazza in una settimana. La lingua secca, gonfia, diventa come il legno ed il coma sopravviene dopo qualche giorno. Marcel Vervloesem ha già cominciato a non consumare sale, per prevenire ogni ritenzione di liquido suscettibile di prolungare la sua agonia.

Lui è già stato incarcerato più volte abusivamente dopo che ha scoperto e seguito la rete pedoporno di Zandvoort, e l'ultima volta è stata nel 2005. Cardiopatico,diabetico insulinodipendente, è stato tenuto all'oscuro che aveva un cancro e non curato per questo. Lui ha sviluppato due metastasi,operate ma mai trattato con chemioterapia. Ironicamente, l’Ordine dei Medici ha risposto che non si interessa dei casi della Giustizia, in modo da far apparire che la mancanza di cure è stata una decisione della giustizia e non dei medici!

Marcel Vervloesem sarà imprigionato, sebbene il suo stato di salute è dovuto alla mancanza di cure in prigione, e permetterebbe tuttalpiù che sia messo agli arresti domiciliari. I centri penitenziari sono destinato a far scontare la pena, e non ad assicurare alle personalità che quelli che vengono esposti a scontare la pena ne possano uscirne vivi. Lui non fuggirà, nè si suiciderà in modo confortevole a casa sua. Le amministrazioni belghe dovranno affrontare le loro responsabilità nella morte di uno dei rari eroi fiamminghi.

Il Tribunale Europeo dei Diritti dell'uomo ha chiamato il suo avvocato per avvisarlo che il caso sarà trattato con la massima urgenza. Dopo 20 anni che Marcel Vervloesem segue la rete di Zandvoort, si tratta di una sola istanza che abbia reagito normalmente di fronte al comportamento della giustizia belga. Ma lui sarà già morto, a meno che il giudizio possa svolgersi in questa settimana.

Non sono le accuse verso il condannato che danno fastidio, ma la personalità di coloro che l'hanno denunciato, con prove alla mano. In effetti, la lega dei Diritti dell'Uomo non aveva avuto alcuna difficoltà ad assegnare la sua difesa ad un pedofilo che era stato chiamato in causa nella sezione francese "Zandvoort-Coral" per il rischio di un errore giudiziario nel 2004, ma questi ha rifiutato di assistere Marcel Vervloesem nel 2005, dicendosi contrario "agli scioperi della fame". Corruzione è una parola che non può essere che detta sottovoce, salvo che in Italia dove questi giudici hanno persino perso la vita.

Una petizione chiede una commissione di inchiesta sul come gestiscono le loro mansioni le persone che esercitano una funzione pubblica e che compiono atti ingiusti quando esercitano le loro funzioni o si astengono di compiere atti che rientrano nell'ordine dei loro doveri. Questa è molto duramente osteggiata, ma sarà efficiente anche dopo morte. Correttamente condotta, questa dovrà ricordare Nuremberg, dove ciascuno tentava di gettare le responsabilità sulle spalle dell'altro. Ma il sistema è così corrotto che ci sono poche speranze che tutto questo sia seguito da vere condanne.

TV RTBF reportage sulla "bolla di sapone" del Procuratore Tack e le opinioni di esperti belga in materia:

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