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Droit Fondamental

Panico a bordo: lista Koala nelle mani del Wekgroep Morkhoven

Marcel Vervloesem, che ha scoperto la rete Zandvoort nel 1998 con 90.081 bambini vittime di crimini, ha avuto la sorpresa di ricevere copia dell'agenda di indirizzi di Sergio Marzola che, secondo la polizia italiana, è uno dei fondatori di questa rete pedocriminale. Lui si è trovato dozzine di migliaia di persone, all'origine dell'operazione Koala, che ha permesso di prendere due milioni di schede di pedo pornografia.

Il Werkgroep Morkhoven, il cui obbiettivo è di trovare degli indici di crimini contro i bambini, è profondamanete toccato della fiducia che gli è stata concessa. La notizia è arrivata, edvidentemente con la scappatoria degli ascolti illegali, alle orecchie di persone che hanno accesso ai dossier giudiziari confidenziali dei cittadini e non sembra che ci sia molta contentezza che la lista Koala si trovi in mano al Werkgroep Morkoven.

Il Belgio ha assicurato che non vi si trovano che 5 dei suoi cittadini, ma ci sono più di 200 indirizzi belgi. Il Canada, che conta più di tre volte la popolazione del Belgio, non ne aveva che 93, che proporzionalmente alla normalità belga, questi avrebbero più di di 600 sospetti. Il fine era di coprire la percentuale veramente importante dei sospetti belgi in una rete di pedocriminalità,e per una volta in più coprire la rete di Zandvoort?

Marcel Vervloesem è stato oggetto di una massiccia operazione di telefonate anonime, di persone che ripetevano i commenti dei magistrati sul suo dossier personale giudiziario, che non hanno mai pubblicato. Il Werkgroep Morkhoven giudica le pratiche dell'amministrazione giudiziaria inammissibili e sporge denuncia presso Jo Van Deurzen, Ministro della Giustizia.

Questo 9 marzo, l'Università di Utrecht (Olanda) ha offerto à Marcel Vervloesem un check-up medico completo per definire le qualificazioni dei giudici della Corte d'Appello di Anversa per negare quanto detto dal corpo medico belga, che assicura Marcel incapace fisicamente di commettere crimini per i quali è stato condannato.

Certo è magnifico anche che, l'Associazione dei Giuristi Olandesi gli ha offerto di redigere le conclusioni che saranno utili alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per evidenziare la violazione delle leggi europee nel suo processo.

Questo pregevole sostegno dell'intelligenzia olandese ha manifestamente dato fastidio alle autorità belge. Uno degli anonimi che hanno accesso ai dossier confidenziali ha detto questo 11 marzo, che Taveirne, che i media belgi hanno soprannominato "Pascal T., l'abitante di bruges implicato in un caso si di pedo pornografia", sarebbe stato un predatore isolato. Lui ha assicurato che la Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti avrebbero commesso un delitto di stampa dicendo il contrario. In vista di assurde intimidazioni, lui ha anche aggiunto che gli statuti della fondazione privata, redatti da un avvocato e legalizzati da un notaio, non sarebbero in ordine.

Interpol ha identificatoTaveirne nel 2002, in un video dove violentava le sue figlie, che poi vendeva alla rete "Fun Club", ma il Belgio l'ha ritenuto libero di continuare. La giustizia di Bruges non l'ha giudicato colpevole di crimini che per il periodo dal 2004 al 2006, quando Sergio Marzola l'impiegava per filmarlo mentre violentava le bambine ucraine. Ciò spiega di nuovo la volontà di mantenere il dossier Zandvoort vuoto, per poter distruggere le prove che crimini che non sono state ancora rubate.

L’anonimo che ha accesso ai dossier giudiziari confidenziali, ha negato il furto dei 7 cd di Zandvoort. Non c'è prova di furto, secondo lui, ma il dossier è introvabile, secondo il Consiglio Superiore della Giustizia. L’anonimo si è indignato quando Marcel Vervloesem gli ha chiesto se i documenti originali erano stati usati come carta per il cesso. NO, lui ha risposto. Le prove di alcuni dei 90.081 crimini si saranno molto semplicemente volatilizzate,dopo che il dossier è stato archiviato per colpa di "colpevoli sconosciuti" subito dopo tre mesi.

Il Werkgroep Morkhoven non ha l'intenzione di trattare la lista Koala con la stessa leggerezza. Una copia è stata trasmessa a diversi membri del Parlamento Europeo, per la sicurezza del diritto all'informazione. Questa sarà oggetto di un'inchiesta seria,i cui risultati preliminari, quando ci saranno le "porte aperte" del 29 e 30 marzo 2008 a 61 Koninkrijk, a 2200 Morkhoven.

Il dossier dei "colpevoli sconosciuti" di Zandvoort sarà sul tavolo, ma il Werkgroep Morkhoven non ha ancora deciso l'opportunità di rendere pubblico il taccuino di indirizzi di Marzola prima della fine dell'inchiesta.

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