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NON LUOGO A PROCEDERE ZANDVOORT/FRANCE [10] Parzialmente la colpa a Dutroux e Nihoul !Par Jacqueline de Croÿ - 13 avril 2010 IL procuratore Bourlet, incaricato di far applicare la legge nel caso Dutroux, ha richiesto tre audizioni dell'ONG Morkhoven sui legami che riunivano Dutroux, Nihoul e la rete della produzione di pedo pornografia di Zandvoort. I processi verbali delle audizioni di Marcel Vervloesem, portavoce dell'ONG, sarebbero mancanti nei DVD Dutroux, ci hanno detto. Questi DVD sono stati messi a punto dal ministero della giustizia, perchè gli avvocati potessero ritrovarli nelle 400.000 pagine del dossier. Un tale imbroglio volontario ai diritti alla difesa di Dutroux, permetterebbe al più celebre pedocriminale del mondo, di domandare l'anéantissement della sua condanna!Perchè la giustizia belga avrebbe corso un tale rischio ? Perchè Morkhoven aveva pubblicato la branca di Anversa della rete nel 1988, invano. I ministri avevano sistematicamente risposto alle domande parlamentari sulla presunta corruzione, screditando l'ONG, per sbianchettare la loro propria amministrazione. Il caso Dutroux aveva messo i belgi in una tale rabbiosità, che i palazzi di giustizia avrebbero smantellato pietra su pietra, se avessero saputo che la rete avrebbe potuto essere smantellata sette anni prima dell'uccisione delle piccole minorenni.La "cellula di rapimento" di Neufchâteau non si interessò al dossier Zandvoort che nel febbraio del 2001, quando Marcel Vervloesem raccolse la testimonianza di Robert Jan van Warmerdam, un prostituto transsessuale di orientamento sadomasochista della rete Zandvoort. Vecchia vittima, drogata per la necessità di sopravvivere al dolore inerente a queste attività, R-J Warmerdam, viveva nel rimorso di aver assassinato un bambino alla fine di aver girato un film in uno studio sadomaso d’Amsterdam. Dutroux andava spesso in questo studio, secondo lui. Ed era noto che questo studio, luogo del crimine, apparteneva alla "Maîtresse Roxane", ex- datore di lavoro della donna del capo dell'associazione di criminali di Dutroux: Michel Nihoul. Dutroux era stato prostituito da piccolo, ciò che spiega come un figlio di insegnanti diventasse trafficante di tutto, compresi i bambini destinati al mercato del sesso. Il ministero della giustizia belga era allora retto da Stefaan de Clerck, quando Dutroux, in libertà provvisoria per il rapimento e la violenza sessuale di cinque giovinette, aveva rapito e violentato nove altri giovinette, tra il giugno del 1995 e agosto 1996. L'inchiesta, condotta in Slovenia, ha permesso di identificare una dozzina di bambine, che erano state drogate ed importate da Dutroux. Lui sperava di mettere in piedi il suo studio di pedopornografia con giovinette dell'Europa dell'Est, che aveva rapito per dei periodi di tre mesi, secondo uno dei suoi complici. De Clerck ha avuto lo stesso la sfrontatezza di dichiarare che nel 1997, non c'era alcun studio e rete di produzione di pedopornografia e d'accusare Morkhoven di far passare per delinquente la polizia. La testimonianza di de R-J. Warmerdam faceva apparire invece il contrario,cioè che c'era una connessione diretta tra i rapimenti dei bambini pagati 150.000 FB (3.700 euros) alla banda di Dutroux, per una nottata di 1000 euro per notte, in più il prezzo della pornografia. Ulrich, padrino della rete di Zandvoort, era il più grosso cliente di questo genere di produzione. Se le vittime belghe di Dutroux non sono elencate nei CD-di Zandvoort, sarebbe molto sorprendente di non trovare almeno una vittima della Slovenia. Quando la Procura di Neufchâteau chiese a Morkhoven il risultato delle loro ricerche, il procuratore Bourlet dovette sventare le minacce dei suoi colleghi contro Marcel Vervloesem. I procuratori di Turnhout e Termonde lo incriminarono invece per possesso di materiale pedopornografico, come mezzo per frenare l'apporto di questo corpo del reato. Una nuova legge europea domandava ai paesi membri dell’Union di favorire questa ricerca di tale materiale per le inchieste. Il procuratore Bourlet poteva allora dare la garanzia formale che lui non avrebbe iniziato delle incriminazioni. L’accordo fu firmato il 4 marzo 2001, con una denuncia di Morkhoven, che faceva una sintesi delle loro scoperte. Ma il 6 marzo 2001, giorno in cui l'avvocato depositò le casse del corpo del reato, il procuratore Bourlet l’avvisò che era stato escluso che lui " si facesse carico di un caso di tale importanza" con degli effettivi che fino allora erano già occupati in ciò ed anche perchè "non c'erano mezzi per pagarli". Era dunque una trappola. Morkhoven non aveva nessuna ragione di trasmettere il risultato delle sue inchieste ad un tribunale che non aveva intenzione di portare avanti quel caso in alcun modo. Bourlet incarico i suoi inquirenti di domandare a Marcel Vervloesem di dare quelle precisazioni necessarie per permettergli "di fare una cernita in questo mucchio di informazioni e documenti". Si trattava prima di ottenere l'assicurazione che Morkhoven non rivelasse alla stampa i contenuti del processi verbali, sotto il pretesto "di non allertare i pedocriminali delle inchieste". La prima audizione, il 27 marzo 2001, dava un breve commento del contenuto dei CD e della documentazione, di loro provenienza e della quale ne aveva una copia più grande. La seconda audizione, il 3 aprile 2001, concerneva le connessioni con la Francia e l'identificazione del celebre magistrato senza mutande. La successiva audizione era stata fissata per il 10 aprile, per parlare delle connessioni di Dutroux e Nihoul con la branca sadomasochista di Amsterdam. Ma alla vigilia, il 9 aprile, il procuratore Bourlet domandò ai suoi colleghi dei tribunali Turnhout e Termonde di portarsi via i dossier, specificando che il procuratore generale gli aveva confermato che quelli incriminavano Marcel Vervloesem! La domanda (di non applicare strettamente la legge nel caso Dutroux in funzione della rete peodcriminale) era stata avanzata dal procuratore generale di Liegi. Bourlet è buttato fuori. Lui non aveva i mezzi fisici per mettere a punto il dossier. La procura federale "non era operativa". Lui trasmette questo dossier a quelli che reclamavano la condanna a morte di Marcel Vervloesem, perchè "ci vorrà bene che una procura dia questa priorità del piano federale". La priorità di Neufchâteau va alle 6 vittime belghe, spiega Bourlet, come se le giovani slovene importate a dozzine non esistessero. Bourlet non spiega come mai lui non trasmette copia del dossier alla giustizia francese, quando ci sono elementi che riguardano parti civili in Francia, contro Nihoul ed il magistrato senza mutande della foto n°9. Il processo Dutroux è stato rimandato fino al limite ragionevole di proroghe infinite concesse dalla legge, per avere il tempo di incriminare Marcel Vervloesem, e di soffocare la reputazione di Morkhoven, alfine che la stampa internazionale non arrivasse da loro a chiedere spiegazioni. Il procuratore Dufour di Termonde rifiutò di chiedere l'applicazione della legge sul dossier Zandvoort, seguito del caso Temse/Madeira con la motivazione "che le condanne importanti erano già state pronunciate", come se non ci fosse più null'altro da prendere in considerazione. Il procuratore Janssen de Turnhout accettò la denuncia di Morkhoven, ma non richiese mai l'applicazione stretta della legge. Il procuratore Visart de Bocarmé di Namur ha accettato una parte del dossier, concernente i recidivi della rete CRIES attivi ancora nel suo ambito. Le rivelazioni di Marcel Vervloesem menzionate nel processo-verbale 8.220/01 3 aprile 2001, hanno condotto, il 2 ottobre 2001, a 15³ di pedopornografia ed agli arresti di 4 recidivi. I meriti di Morkhoven sono stati allora attribuiti ad una informazione di Child Focus, organismo governativo creato dopo il caso Temse/Madeira nel 1998. Nel 2003, quattro mesi prima del processo Dutroux, il procuratore Van Der Flaas di Turnhout richiese di condannare Marcel Vervloesem per nove violenze sessuali, quando lui aveva la prova che le denunce in merito erano state pagate 15.000-FB (375-EUR), ciascuna. La settimana prima del processo Dutroux, un poliziotto mi telefonò per sapere ciò che si sapeva sulla "Maîtresse Roxane". Io non ho studiato questo immenso dossier che dopo qualche anno, ed io non ero ancora arrivato a quella branca là. C'erano abbastanza persone interessate del caso Dutroux, perché noi avessimo una ragione di stare molto attenti. Era indispensabile che nessuno ci chiamasse, se delle documentazioni così importanti erano state portate via dal dossier. Tutto il processo si è basato a presentare Marc Dutroux come un predatore isolato, ciò che era stato impossibile, con la testimonianza di J-R Warmerdam. Freddi come la morte, ministri, magistrati, poliziotti e funzionari hanno accordato i loro violoncelli in una danza macabra di documenti rubati dal dossier, di violazioni evidenti di procedure, di menzogne ed insulti gratuiti, alfine di far tacere definitivamente Marcel Vervloesem. Loro erano pronti ad assassinare un uomo, non per proteggere dei criminali già giudicati e condannati, ma alti funzionari, le cui colpe erano di aver ucciso dei bambini. Jo Vandeurzen, il ministro della giustizia d'allora, accettò la condanna a morte Marcel Vervloesem con una detenzione della quale i medici avevano previsto che non sarebbe sopravvissuto. Questo ministro ha risposto ad una domanda parlamentare sull'archiviazione senza giudizio del dossier Zandvoort, dicendo che "Marcel Vervloesem non aveva mai voluto fare delle dichiarazioni su questo tema dei cd-". Guardate la verità oggi qui, nella lettera di Mr. Bourlet, riferimento "T.3620/96", datata 9 aprile 2001 :
In conclusione, il procuratore olandese ha dato priorità all'assassinio di un bambino che rivelava J-R Warmerdam dopo un film snuff, mentre tutti i procuratori belgi, hanno dato priorità a cercare di assassinare Marcel Vervloesem. Nulla di tutto questo sarebbe successo, se ciò non era già stato preordinato da una cricca di personalità francesi, vicina al magistrato senza mutande della foto n°9.
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L'incompétence française de visu & in situ | French incompetence de visu & in situ | L'incompétenza francese de visu & in situ |
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ZANDVOORT/FRANCIA: NON LUOGO A PROCEDERE |
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