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Versione originale in olandese - Traduzione giurata in lingua francese

Zandvoort/Dutroux: Processo verbale 2001 sul porno dei bebés "presi in prestito" da un asilonido

Processo verbale n° 8257/01 della Polizia Federale - SJA - Cellula "Rapimenti'' Neufchâteau.

Marcel Vervloesem parla all'inzio del 2001 di una testimonianza secondo la quale dei bebè di un asilonido sono drogati e sfruttati nell'industria del "bebé porno" nello studio del numero 111 Admiraal De Ruyterweg, ad Amsterdam. Dieci anni più tardi, alla vigilia del 2011, si viene a sapere che 64 bebés sono stati abusati dall'industria del "bebé porno", al numero 74 Admiraal De Ruyterweg.

Robert Jan Warmerdam è un transessuale olandese di 27 anni, attivo nell'ambito sadomasochista fin da quindici anni, dunque da quando aveva 12 anni. Lui ha conosciuto Robbie Van Der Plancken, un ragazzo dell'istituto Mol in Belgio, importato poi in Olanda per prostituirlo, cioè all'età di 12 anni, quando ha direzionato l’ONG Morkhoven alla rete pedocriminale Zandvoort.

Tutti e due frequentavano il "G-force", un bar d’Amsterdam, di cui Warmerdam nomina Edward John Mullaney, un cittadino americano, come proprietario. L’inchiesta olandese si concentrerà sul proprietario del locale (non del club du club) e l’impiegato, ma non sull'affittuario. Mullaney faceva parte di tutti i circoli specializzati alla produzione di materiale pedoporno, a cominciare da Temse/Madeira, poi l'azienda Adonis e Norbert De Rijck. Lui aveva egualmente fatto parte del cicrolo Spartacus, e poi dell'azienda Korper & Korver B.V e faceva sempre parte dell'ex circolo Zandvoort, e poi delll'azienda Alex Kreuner et Karel van Maasdam, che si chiamava pure « Alex privato ».

Il più celebre cliente del G-Force era stato Marc Dutroux, a crede alle parole di Warmerdam, ugualmente prostituito, prima di identare trafficante di bambini. Un altro, meno celebre ma più rinomato, sarebbe l’ex capo della polizia di Amsterdam, che si travestiva da femmina per le sue gite al club sadomasochista. Ognivolta, la sua descrizione non corrispondeva alla realtà, secondo l'inchiesta olandese, ciò che si potrebbe spiegare, poichè l'ufficiale veniva al suo lavoro con scarpe molto grosse di servizio, peraltro anche con calze a rete e scarpe con tacchi molto alti.

Warmerdam parla di uno studio di produzione di film sadomasochisti situato al n° 111 Admiraal De Ruyterweg, le cui attività erano legate a quella del n° 523 della stessa strada, secondo lui. Didier Pellerin, alias « Maîtresse Roxanne », era allora l'affittuario\a degli studi "Rox", domiciliati al 111 Admiraal De Ruyterweg ed impiega Marlene Decokere, la seconda amante di Nihoul, che dirigeva il circolo Dutroux.

 

Versione originale in olandese o leggere la traduzione giurata in lingua francese

 

 

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