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Communiqué de presse
Jo Vandeurzen

Marcel Vervloesem, eutanasia allo stabilimento dello sterminio medicolegale

19 novembre 2008
MEDIA DI UN DETENUTO MORTO OGNI SETTIMANA NELLE PRIGIONI BELGHE

Lunedi, un medico dell'ospedale St Erasmus, designato dallo stato per studiare la domanda di eutanasia di Marcel Vervloesem, gli ha consigliato di non prendere più le sue medicine e di contunare a mangiare regolarmente : "ciò durerà dieci giorni e tu avrai la tua eutanasia", gli ha detto.

At the Bruges prisonQuesta domanda di eutanasia in prigione non è, secondo me, la volontà di Marcel Vervloesem, ma la conseguenza di un condizionamento mentale e fisico fatto di continue vessazioni, dice il Dr Gagliardi.

Questo martedì, alla vigilia di una operazione a cupre aperto, una nuova punizione arbitraria inflittagli lo ha spinto alla decisione di fare presto questa eutanasia preannunciata. Lui si è troppo avvicinato e suscitato molte sensazioni differenti nei medias, proprio come il caso attuale schioccante in Italia, perchè questo problema è stato censurato in Belgio. Lui preferisce morire che servire come ostaggio per coprire i crimini che lui ha denunciato su 90000 minori vittime della rete pedoporno di Zandvoort.

Questa non è una prigione, è un campo di concentramento, dice Marcel Vervloesem. Io qui non esisto, non posso vivere. La legge non esiste. Il mio dossier medico non esiste. Il mio sangue ed il mio cuore sono stati distrutti per la mancanza di trattamenti medici prescritti dai vari medici. Io non potrò in ogni modo sopravvivere più di due mesi in queste condizioni.

 

DIRITTI DEI PRIGIONIERI IN BELGIO.

Il decreto reale del 2 agosto 2002 che stabilisce il diritto dei prigionieri non prevede delle misure di isolamento che possano andare oltre i 9 giornis, per ragioni disciplinari o mediche, del " prigioniero che mette in pericolo la sicurezza e la tranquillità del gruppo per il suo comportamento". Marcel Vervloesem è sottoposto ad un "regime differenziato", largamente utilizzato, ma che non è presente nel decreto reale.

I maltrattamenti impostigli in "regime differenziato" sono descritti come appartenenti alle tecniche di condizionamento fisico e psichico,che furono anche denominati "controllo mentale" o lavaggio del cervello. Queste tecniche prevedono di destabilizzare il soggetto (mediante un programma stabilito ,vedi Margareth Singer nei suoi libri ;) che poi finiscono con minacce di vario genere ed in questo caso minacce di pericoli mortali imminenti che provocano confusione mentale e sofferenze fisiche e mentali incontrollabili, per negligenze mediche che il soggetto vede e non può reagire, punizioni arbitrarie che lo irritano ancora di più, violazioni sistematiche di tutti i suoi diritti e dislocazioni di sede attuate in modo costante (da una prigione al'altra) che fanno insorgere in lui disturbi di depersonalizzazione e di non realtà, se ciò anche fosse necessario come in ospedale, ma fatto in modo improvviso e senza spiegazioni di diritto alla persona ,quando è cosciente.

Marcel Vervloesem è stato trasferito, in due mesi, otto volte, di cui due volte per cure intensive,ma in ospedali differenti,mentre si poteva trasferirlo nel medesimo ospedale che conosceva già. E' stato assoggettato a trentaquattro giorni di isolamento, di cui trentadue proprio nel carcere di bruges( contro i nove previsti dal decreto). Il suo diabete gli permette di diminuire i suoi pasti della metà, e poi gli è anche dato un pasto zuccherato. Lui economizza sulle razioni di pane per far fronte alla fame che gli subentra.

La prima punizione sanzionata per iscritto è stata quella di rifiutare un congedo carcerario normale e di poter presenziare al battesimo del suo nipotino finchè lui nega gli stessi crimini che la medicina non gli riconosce di essere capace di metterli in pratica. Il rapporto negativo fa menzione del suo ricorso al Tribunale Europeo dei Diritti del'Uomo, da cui un ricatto in cui gli si chiedeva di rinunciare a quella procedura. La nuova punizione è stata un nuovo trasferimento in isolamento 21 ore su 24.

BrainwashUN DETENUTO MORTO OGNI SETTIMANA NELLE PRIGIONI BELGHE

Il numero di suicidi nelle prigioni belghe hanno superato il numero di vent'otto nel 1998, di cui 14 nei primi dieci mesi di 2008. Poi per giunta, il numero di morti naturali (?) aumenta tutti gli anni ed avrebbe già raggiunto la quota di 25 alla fine di ottobre 2008. Una media di un detenuto morto ogni settimana nelle prigioni belghe. Questa cifra poi non rivela in numero di prigionieri morti all'ospedale, portati poi all'ultimo minuto. (sources)

L’infermeria della prigione di Bruges sarebbe meglio qualificata come stabilimento di sterminio medicolegale. Marcel Vervloesem vi ha visto arrivare un uomo in carrozzina. L'indomani ,un secondino gli ordinava di liberarsene. Marcel l’ha aiutato, vedendolo troppo debole per fare ciò. L'uomo è morto un'ora più tardi, giovedì 13 novembre.

Il modulo disciplinare ordinario prevede le celle di isolamento che siano equipaggiate in letti di cemento, con manette ai quattro angoli, gli hanno raccontato dei prigionieri. Vengono questi denudati, poi attaccati, braccia e gambe allargate ed esposti alla vista di tutti quelli che passano di là, per 9 giorni. Una mano può essere staccata e riattaccata alle manette, le manette aperte e poi richiuse se il secondino arriva abbastanza in tempo per permettere al prigioniero di andare alla toilette. Più irreale ancora : la direttrice ed il medico della prigione fanno un'ispezione tutti i giorni , per giudicare del comportamento di questi uomini nudi!

Razvan Afrasinei, the Rumanian bear"Queste cose sono solo delle assurdità", risponde il direttore. La sua prigione ha accolto Razvan Afrasinei, un terribile bandito rumeno, Alto come tre piedi, ma forte come un orso, a credere a quello che raccontano le autorità. Lui avrebbe spaccato, con le sole mani, una condotta d'acqua nella prigione di Wortel. Gli altri detenuti erano spaventati. Due poliziotti che sono intervenuti, sono stati feriti : uno ha ricevuto un pugno sulla faccia e l'altro è stato morsicato per errore dal cane che avevano con loro durante l'intevento. L’uomo è stato svestito, lasciato nudo, con un braccio rotto per due giorni in una cella di isolamento. Il console di Romania ha ottenuto che fosse inviato all'ospedale di Turnhout. Le autorità smentiscono un qualsiasi trattamento malvagio. Allora il trattamento normale medico per un braccio rotto è di due giorni in una cella di isolamento, nudo.

Un secondo modulo di isolamento è destinato ai detenuti che resistono a questi trattamento. La durata massima dell'isolamento è di sei mesi, ha spiegato Jo Vandeurzen, il ministro della giustizia, ma è possibile prolungare questo periodo. L’isolamento può essere prolungato a durata indeterminata. "Jo mo sento come in un laboratorio dove si fanno esperimenti sui nostri limiti estremi di tolleranza, ha detto un prigioniero.

Le condizioni di detenzione,che riflettono il livello di civilizzazione di un paese, inviano una immagine del Belgio popolata da cittadini inconsapevolmente manipolati da una propaganda, degna della Reichspropagandaleitung de Goebels. Come la maggioranza dei tedeschi che non vedevano ciò che succedeva nei campi di concentramento vicini alle loro città, la maggioranza dei belgi non vedono ciò che succede nelle loro prigioni. Anzi si rifiutano di crederci. Ciò non esiste se non quando è detto in televisione.

Jo Vandeurzen ha reagito con un trafiletto di stampa sulle celle di isolamento per i prigionieri che resistono al lavaggio del cervello ordinario praticato, qualificandoli come "sgradevoli ed offensivi nei riguardi del personale (...)". Questo isolamento, avrebbe permesso di ottenere dei risultati soddisfacenti, secondo il ministro. Il comportamento della maggior parte dei detenuti,secondo il personale,avrebe messo in atto un miglioramento netto, dice lui, senza considerare il condizionamento paventato che trasforma gli uomini in vegetali. Si è sostenuto ciò in forum di giornali ufficiali, che pubblicano principalmente i commenti incoraggiando la violenza contro i detenuti.

La propaganda è stata raffinata (si fa per dire) questo lunedì, con la pubblicità di una nuova formazione di secondini su iniziativa del Ministro Vandeurzen, per rivelare i prigionieri con intenzioni suicide come se fosse un gioco di ruolo.

Ieri , il tasso della glicemia di Marcel era sui 470, cioè 4 volte oltre la norma (100\120). Lui non mangia più, non beve più e non prende le medicine. Lui spera di vedere i suoi collaboratori e migliori amici, poi avere una rapida "eutanasia", secondo quanto prevede l'ultima riforma istituzionale belga.

 

Sostegno che richiede l'isolamento di un prigioniero

Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti - 10 Rue Faider - 1060 Bruxelles - Belgique - Droit de réponse: postmaster@droitfondamental.eu

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