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Droit
Fondamental |
Caso Maoloni/Antonini
La protezione della gioventù di Mons fu incaricata di inquadrare e di pianificare una modalità terapeutica per Fiona e Milla Antonini. La maggiore all'età di 4 anni, aveva accusato suo papà e suo nonno paterno di abusi sessuali. Questa pianificazione consistette nel rompere ogni contatto con la mamma e rimettere le bambine nelle mani del papà poi dopo nove mesi di dar loro uno "spazio terapeutico" con una psicologa.
La prima indicazione mostrerebbe un legame possibile con la rete pedocriminale di Zandvoort e sarebbe che Frédéric Lavachery, con alle spalle un mandato d'arresto internazionale, accorse per "assistere" la mamma,come come lo aveva già fatto, a nostra conoscenza , per altre sei vittime della stessa rete. Lui primeggia nel mettere zizzania tra le vittime, a far loro imparare a non fidarsi le une con le altre, quando la loro unione le libera dall'oppressione delle rete pedoporno.
La seconda indicazione è che Maria Pia Maoloni è stata invitata a consultare l'avvocato del CIDE, la fondazione svizzera diretta da Georges Glatz che offriva "l'asilo politico" alle mamme, ciò che permetteva ai papà di farle mettere in prigione sotto l'accusa di rapimento parentale e di recuperare così la custodia dei figli, che potevano essere così reintegrati nella rete pedoporno. Il sistema era stata instaurato dopo la seconda guerra mondiale, poichè lo avrebbe detto una suorina ad una delle vittime, prima che questa immaginasse cosa le sarebbe successo.Persone molto importanti erano passate per il suo convento. Nulla sarebbe stato più convincente e non si sa se loro sono sopravvissuti.
Il giudice Annie Harvengt, anziano membro del Ladies’ Club, giudicò che l'imene frantumata di una piccola bambina, non era un elemento sufficiente per proteggerla in attesa di procedure penali, come il giudice dell'istruttoria Frédérique Lefèbvre è stato verosimilmente supposto di aver preparato il tutto per l'incontro di Rocco e Roberto Antonini, accusati dalle bambine.
Conformemente alla procedura messa in atto dalla rete pedoporno, Il giudice Véronique Laloux ha disposto un mandato d'arresto europeo contro la mamma Maria Pia Maoloni, per rapimento di minori per un periodo di tempo rilevato di oltre cinque giorni dalla disposizione. La giusitizia italiana ha smentito queste accuse, riconoscendo che solo tre giorni erano trascorsi dall'emissione del mandato di cattura, il viaggio in Italia della mamma e delle sue figlie non era dunque un atto deliberato di rapimento parentale.
La rete pedoporno avendo messo le mani sulla stampa offriva il vantaggio di trasformare certi magistrati in eroine. Frédérique Lefèbvre et Véronique Laloux avevano prima mandato in prigione otto presunti trafficanti di cocaina . Ciò deve spiegare perchè una non ha il tempo di istruire una pratica a carico di quelli che Fiona e Milla accusano di abusi sessuali, e l'altra giudice di smentire il mandato contro la loro madre, affinchè la mamma possa rientrare in Belgio senza essere incarcerata nell'attesa del riconoscimento dell'errore giudiziario contro di lei.
Il fatto straordinario è di constatare come la mafia ha autorizzato l'arresto dell'ispettore Gabriel Ekueta del servizio Inchieste e di Ricerca (SER), che avrebbe fornito informazioni ai trafficanti per permettere loro di prepararsi alle perquisizioni. Che cosa è successo loro per lasciar incriminare un poliziotto così utile, forse magistrati abbastanza impressionabili per bloccare il caso Maoloni/Antonini ? Diventava tutto troppo ghiotto o al contrario, metteva i loro casi in pericolo ? Non si sa nulla.
Il 16 aprile 2008, il giudice Annie Harvengt era aiutato da Sandrine Dehalu, sostituto del Procuratore del Re a Mons. I nonni materni domandavano loro il diritto di rivedere loro le piccole bimbe, ma i magistrati si sono opposti alla loro richiesta, esigendo la presenza della mamma in tribunale, dunque l’applicazione dell’errore giudiziario di Véronique Laloux ,imprigionando la mamma medesima!
L’anno scorso, Sandrine Dehalu spiegava alla stampa che i servizi erano sovraccarichi, le strutture inadeguate o superate...
Estratto del giornale la Libre Belgique del 25 aprile 2007: " Ci si è ridotti ad aggiustare delle soluzioni storte. Ad ogni volta, c'è una piccola bomba ritardata." Sandrine Dehalu è la sostituta della procura di Mons. Nell'agenda della sua mansione giornaliera, tra due udienze e riunioni, c'è anche un dossier di rapimento parentale. Ma lei ha trovato malgrado tutto del tempo per raggiungere le sue colleghe presenti in massa al palazzo di giustizia. Come loro, Lei si astiene a liberare dalle mine vaganti tutto ciò che può. Con questo problema ricorrente : la dovuta presa in carico. "Si lavora sempre di più alla rovescia. Al limite, prima di pronunciarsi, si fa la telefonata al giudice per sapere quali sono le possibilità del caso."
Considerando il numero dei rapimenti parentali nella città provinciale di Mons, si può dedurre che così sovraccaricate, queste signore sono state ridotte a mettere assieme una soluzione storta per Fiona et Milla, come quella che hanno messo assieme tra due udienze e riunioni. Queste avrebbero allora " lavorato alla rovescia", telefonando al giudice Annie Harvengt per sapere "quali erano le possibilità." Benvenuta al Ladies' Club !
Stéphane Durviaux, che è stata Delegata interinale Generale al Diritto del Bambino , subito dopo la rinuncia di Claude Lelièvre, spiega come è stato l'anno di distacco tra la mamma ed le bambine :
"A seguito delle investigazioni condotte dopo Mr BENSAIDA, Direttore dell'aiuto alla Giovinezza, io sono informata che l'organizzazione dei contatti telefonici tra voi e le vostre figlie sono state prese in considerazione. Ognivolta, in ragione della mediazione organizzata per la situazione delle vostre figlie,il Direttore dell'aiuto alla gioventù ha stimato dover posticipare questi contatti in vista di preservare il loro equilibrio e la loro stabilità".
Il problema non arriva dai giornali belgi, ma dai media italiani, percè la stampa belga non arriva in modo massiccio a controllarla. In effetti, la stampa belga non ha mai detto una parola di questo caso, fino a quando copre la stampa italiana.
L’interpretazione delle convenzioni dei diritti dell'uomo e del bambino si spiega per il fatto che al posto di scegliere un solido giurista per Delegato Generale al Diritto del Minore, il Belgio ha scelto Bernard De Vos, educatore, islamologo di formazione ed anziano direttore dell’AMO "SOS-Giovani / Quartiere Libero".
Bernard De Vos ha lavorato due anni per "Medici Senza Frontiere", fondato da Mr Kouchner, che ha ugualmente fondato un' altra associazione, attualmente presieduta dal famoso magistrato francese senza mutande. Speriamo il nuovo Delegato Generale al Diritto del minore non abbia, a sua insaputa, degli amici poco raccomandabili!
La fondazione Princesses de Croÿ e Massimo Lancellotti ed il Werkgroep Morkhoven preparano una manifestazione a Parigi coi genitori delle vittime della rete pedoporno, per domandare al Ministro della Giustizia, che questo magistrato risponda del perchè era senza mutande con Nordine che non aveva allora che 11 anni e di giudicare se ha veramente le qualità per essere alla testa di un tribunale per la gioventù. Loro domanderanno egualmente una inchiesta sul perchè la Francia ha offerto un asilo pedo-politico a Lavachery, mentre lui è sotto mandato d'arresto internazionale belga.
Ottanta vittime francesi sono state riconosciute su uno solo dei cd di pedopornografia commercializzata a Zandvoort, in Olanda. Si accerta che la Francia non aveva i programmi di analisi biometrica per le identificazioni. Gli espertise sarebbero stati fatti ad occhio nudo. Gli esperti hanno rigettato la possibilità di identificazione sotto il pretesto che loro non avevano visto delle somiglianze ineccepibili, come se fossero dei punti di bellezza da controllare!
La manifestazione si annuncia scottante...