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Droit Fondamental

Ammanettato in un bagno di sangue: cancrena

L’ospedale San Giovanni mi ha salvato la vita, dice Marcel Vervloesem - Werkgroep Morkhoven ne ringrazia i suoi medici.

13 décembre 2008

Era arrivato per una dialisi, lunedì 1°dicembre, risultato di una cura non intensiva. I medici dell’ospedale San Giovanni mi avevano rifiutato di ritornarci. Lui si è svegliato in un bagno di sangue.

Dieci giorni prima, quest'ospedale gli aveva interrotto l' eutanasia e gli aveva fatto uno cateterismo cardiaco. Ciò spiega il fatto che era stato rinviato nella cella con il prigioniero che protesta spargendo escrementi suoi dappertutto. Marcel era allora stato riportato con urgenza, in stato comatoso, per emorragia interna in ospedale. I medici scoprivano di nuovo un blocco renale e gli avevano fatto due interventi in 48 ore e poi rinviato nella cella dove c' erano escrementi umani dappertutto.

Dieci giorni dopo, il sangue usciva a fiotti da una ferita. Due medici e sei infermiere si sono dati il cambio per fermare l'emorragia. Loro hanno scoperto una cancrena, inevitabile ad un soggetto diabetico che è in quelle condizioni igieniche con escrementi umani nella cella, posto che va bene solo per i maiali. L’operazione gli ha lasciato un buco nel quale si può mettere la metà del suo pugno, che rappresenta la quantita di carne in cancrena che gli è stata tolta. La sua sopravvivenza necessita ora di mezzo litro di sangue al giorno. La carne sana e viva, coperta da una falsa pelle, è costituita da plasma metallizzato.

Marcel è stato ammanettato, 24 ore su 24, sia che fosse in carrozzella, sia attaccato al rene artificiale, sia sulla barella o durante le operazioni quando era in anestesia generale. Due poliziotti erano stati assegnati con presenza giornaliera, ivi compreso quando lui si trovava nudo sul tavolo operatorio, ma anche di notte, sotto una luce elettrica costante, sotto il pretesto che queste guardie non potevano restare nel'oscurità.

I medici hanno finito per stancarsi, hanno voluto che le manette fossero tolte e che i guardiani lasciassero la stanza al momento dei consulti. Hanno parlato di processo irreversibile per il buco lasciato dalla cancrena e dei reni che ricominciano a funzionare, debolmente, sebben abbastanza per dare la possibilità di sopravvivenza senza dialisi.

Ma la mancanza di sonno non è stata sufficientemente valutata,o fraintesa. Marcel ha chiesto di ritornare in prigione… unicamente per poter dormire, nel cuore della notte, senza manette e per poter rimettersi da 5 ospedalizzazioni in due mesi, di 6 operazioni chirurgiche in 10 giorni, di cui 5 in anestesia generale.

Secondo l' articolo 33 delle regole minime per i detenuti adottate nel 1957 dal Consiglio dl’Europa, le manette non possono essere utilizzate che per misure precauzionali contro un'evasione durante un trasferimento o su ordini del direttore, se gli altri mezzi per controllare un detenuto abbiano fallito, alfine di impedigli di far del male a sè stesso od agli altri o causare dei danni.

Marcel Vervloesem, vittima di 89 violazioni di 3 raccomandazioni del Consiglio di l' Europa in 3 mesi d' incarcerazione

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