Immunità parlamentare alla "Dominatrice del terzo sesso"
Jacqueline de Croÿ - 18 septembre 2009
Il caso Dutroux ha condotto ad una riforma della giustizia, che ebbe per risultato di concedere l'immunità alla "Dominatrice del terzo sesso" che si era esposta per produzione e vendita di film pedo/sado del ramo Zandvoort/Nihoul/Dutroux, senza che il senato avesse fatto qualche domanda.Nel febbraio 2001, l'ONG Werkgroep Morkhoven, ricercava Robert Jan Warmerdam, un olandese prostituto dai suoi 13 anni, che ora ne ha 28 anni,e che viveva sempre nel campo sado-masochista di Amsterdam. Lui aveva conosciuto Robby Van Der Plancken, egualmente ex-bambino prostituto, che nel 1998, per sfuggire alla rete, aveva orientato l'ONG a Zandvoort verso Ulrich, cittadino tedesco, proprietario dello schedario delle 88.539 foto.
Marcel Vervloesem è andato ad Amsterdam, in uno dei bar di cui gli aveva parlato Robbie. Lui chiese alla barista, una bella giovane donna, se conosceva Robert Jan Warmerdam. Lei sembrava inquieta e domandò perchè. Lui gli mostrò una foto di Manuel Schadwald, il ragazzino scomparso a Berlin che Robbie aveva conosciuto. La giovane donna lasciò cadere il bicchiere che si ruppe in terra. Marcel gli chiese :
- Robert Jan… siete voi ?
- Si, disse la barista.Marcel non giudica nessuno, soprattutto i ragazzi diventati prostituti che sono ostaggio della rete criminale, perchè loro non hanno nessuno che li aiuta ad uscirne se l'AIDS non li uccide prima. Il suo combattimento commuove questi sfortunati,così giovani, ma in fin di vita. Loro sanno che noi cerchiamo le prove che obbligheranno l'Europa ad aprire gli occhi sulla produzione di film di crimini reali. Robert Jan Warmerdam ha spiegato a Marcel che le esigenze della rete – dunque i clienti – erano sempre più intolleranti. Lui gli ha dato le sue agende di indirizzi,altri notes ed il suo computer. Lui in seguito è andato dalla polizia di Haarlem, il 27\02\ 2001, per redigere un processo verbale in cui confessava di aver ucciso un ragazzo di 13 anni, durante la produzione di un film pedopornografico.
Robert Jan Warmerdam disse di aver incontrato regolarmente Marc Dutroux 1994 e 95 in questo pedobar di Amsterdam, che sembra un bar ordinario e nascondeva un luogo di incontro dei professionisti del pedo, per parlare e visionare del filmpedoporno, come gli amatori di musica vanno al piano-bar, per parlare di musica ed ascoltare il pianoforte. Lui disse egualmente di aver incontrato Dutroux agli studi della Production e Roxanne Films Production, al 111 stradale Admiraal de Ruijter, in una villetta della periferia di Amsterdam, che secondo lui, era il luogo dove si prostituivano molto bene i minorenni. Robert Jan non sapeva di uscirne libero, dunque con il vantaggio di scongiurare il pericolo di finire in galera, per queste sue ammissioni. Non si sa cosa è diventato, ma si sa che queste due società appartengono a Didier Pellerin, alias Maîtresse Roxanne, la "dominatrice del terzo sesso", che Robert Jan conosceva come tenutaria di un bar sadomaso di Amsterdam.
Nata a Parigi nel 1959, Maîtresse Roxanne è stata condannata a tre anni di prigione per associazione a delinquere, botte e ferite volontarie, pornografia ed esercizio illegale della medicina. Lei arrivava sovente a Dolo, un club di scambisti di Bruxelles, tenuto da due francesi: Michel Forgeot e Dolorès Bara. Una nota interna della polizia indicava che in caso di problemi al Dolo, si doveva avvertire Michel Nihoul, allora accusato in quanto capo della banda di Dutroux. La polizia giudiziaria di Bruxelles interrogò Maîtresse Roxanne nell'ottobre 1996, cioè due mesi prima della scoperta delle due bambine in vita nella cantina\nascondiglio di Marc e Michelle Dutroux, poi dei cadaveri di Julie, Melissa, Anna et Eefje sotterrate ne loro giardino. Maîtresse Roxanne spiegò di aver impiegato una settimana, Marleen De Cockere, la seconda moglie di Nihoul, per occuparsi dei documenti della società di produzione dei film sadomaso distribuiti nei Paesi-Bassi. Lei impiegava anche quattro rappresentanti che giravano in Porsche, secondo Nihoul.
La "Dominatrice del terzo sesso" faceva affari con Daniel Messinger, uno svizzero che aveva fatto fortuna in tutti i campi cari alle mafie : l’immobiliare, l'importatore esportatore di auto, di quadri, ed infine nel 1989, del pedoporno. Messinger viveva come ricchissimo "uomo d'affari" nella Costa Azzurra. Lui avrebbe, sotto la copertura di attori\attrici organizzato all’hotel CARLTON de Cannes, reclutato delle giovani attrici per realizzare dei film. Lui è stato accusato di sequestro di persona e di prossenitismo nella scomparsa di due giovani donne francesi, nel 1994. Le accuse avviate contro Messinger comportavano la morte di una giovane diAntibes di 19 anni, nel corso di un rituale pseudosatanico. Il suo obbiettivo era di vendere dei film di crimini reali, non per venerare Satana, ma per far soldi. Daniel Messinger ha ottenuto una libertà con condizionale in sei mesi, ciò che gli ha permesso di scappare.
Maîtresse Roxanne vendeva la sua produzione a Gérard Menoud, il "Re del Porno" francese, che tre mesi dopo l'audizione della "Dominatrice del terzo sesso" sui suoi contatti con Nihoul, fu vittima di un errore giudiziario francese inaudito: il tribunale designò per esperto giudiziario, uno dei suoi impiegati nell'industria porno, che lo condusse prima al fallimento, poi in prigione. Il "Re del Porno" aveva impiegato un adepto del Pastore Doucé, che è il fondatore della rete CRISTO LIBERATORE e membro delle reti TORO-BRAVO e CRIES-UNICEF, la cui produzione era già presente nello schedario ZANDVOORT. Gérard Menoud milita per il porno adulto, ma si difende anche con ogni produzione criminale. Lui ha scritto un libro ricco di informazioni, nel quale lui riconosce che il suo giudizio forse è stato alterato da gravi violenze da cui nessuno poteva proteggerlo durante la sua infanzia.
Il Belgio non volle che al processo Dutroux/Nihoul e Cie, che la stampa internazionale filmasse il "Re del Porno", la "Dominatrice del terzo sesso" o i bambini prostituiti: questi minorenni diventati femmine che moriranno di AIDS, pronti ad andare in prigione per frenare il cerchio infernale. Il tribunale di Arlon si incaricherà di condannare Marc Dutroux come predatore isolato, mentre la stampa belga si incaricherà di far passare Nihoul per vittima di un errore giudiziario ed il Werkgroep Morkhoven per dei bugiardi e protettori di pedocriminali. Michel Forgeot e Dolores Bara, condannati nel 1988 per prossenetismo e tenutari di una casa di corruzione al club scambista degli Atrébates, sono stati dichiarati innocenti di quei fatti nel 2004, per il club scambista di Dolo. Non è stata messa in atto nessuna prevenzione, così come la prostituzione non ha potuto essere scartata, secondo la sentenza, che sottolinea che bisogna tener conto dell " evoluzione dei costumi ".
La Corte di Cassazione si incaricò di coprire gli errori di procedura, necessari a far imprigionare Marcel Vervloesem in quanto capo della rete Zandvoort, per metterlo in prigione, privato dalle cure necessarie al dilà della data in cui aveva dovuto essere liberato. I media copriranno gli interventi fatto dopo che i giudici legalizzeranno quest'assassinio, facendone uno scandalo sugli identici inteventi come nella vendita della banca Fortis alla Francia. Il Senato tace nel rigore procedurale che vieta ai Senatori di fare delle domande su quel cinema che dà delle Porches ai delegati commerciali e che uccide dei bambini.
Carine Russo, Senatrice e madre di una vittima di Dutroux, non ha potuto far nulla, se non di abbandonare il Senato il giorno in cui sua figlia avrebbe compiuto 23 anni, l' 11 settembre. La stampa ha sollevato problemi di salute e difficoltà ad amalgamarsi al rigore "di una vita politica e parlamentare troppo formale e con troppe procedure", ma non ha accennato del regalo del compleanno. Melissa Russo è stata rapita il 24 giugno 1995 con la sua migliore amica Julie. Lei ha trascorso il suo compleanno di 9 anni, sequestrata ed abusata in una cantina, prima di morire di fame, perchè "l'Operazione Otello" prevedeva di sorvegliare il pedocriminale multirecidivo per " annirentare una più vasta rete".
La sola riforma del sistema giudiziario utile è quella di interdire ogni funzione pubblica a quei magistrati che non riconoscono il diritto internazionale, ma la sola riforma attuata che è stata quella di mettere in pratica nel 1998, l' immunità per coprire ogni crimine. I procuratori belgi, di cui il ruolo è quello unicamente di esigere le applicazioni della legge, cioè della volontà del popolo, danno ora piena discrezione e "tenendo conto delle direttive della politica criminale del ministro della giustizia e del consiglio dei procuratori generali", di rigettare qualsiasi denuncia, dunque di non esigere l'applicazione della legge, se non sulla base delle indicazioni del ministro.
Oggi, la "dominatrice del terzo sesso" (ora ha circa mezzo secolo) vi invita a vedere i suoi film di che genere su http://www.maitresse-roxanne.com, di libero accesso, mentre i blog d'informazione del Werkgroep Morkhoven sono censurati dal vecchio monopolio di Stato Belga... senza nessun avviso !
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- Marcel Vervloesem's condemnation, in the Name of the King of the Belgians (synthesis)
- Marcel Vervloesem's inhuman treatments in prison (synthesis)
- Absence of effective recourse of political prisoners in the European corridors of death
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- Traitements inhumains infligés à Marcel Vervloesem en prison (synthèse)
- Absence de recours effectifs des prisonniers politiques dans les couloirs de la mort européens