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Droit Fondamental

Le vittime della rete pedocriminale Zandvoort testimoniano

Vidéo de Marcel Vervloesem qui s'adresse aux victimes...

Il magistrato senza mutande identificato su uno dei cd di Zandvoort con Nordine (11 anni), sembrerebbe avere un ruolo principale nell'intrigo che ha fatto in modo che i criminali della rete pedoporno non debbano rispondere di quello che si chiama un crimine contro l'umanità.

Le 100.000 foto di pedopornografia ed atti di tortura sui bambini sembrano non essere che un pallido riflesso almeno del doppio delle vittime : madri e padri, che da quando hanno sospettato di avere un perverso nei loro ambienti, sono stati afferrati da una spirale di violenze, nella cornice di un sistema che li condanna per dei crimini di cui rifiutano di essere complici.

Loro sono terrorizzati fino ad essere convinti a fuggire, poi condannati a pesanti anni di prigione per rapimento parentale. Bambini che non si conoscono, che vivono a migliaia di kilomentri l'uno dall' altro, hanno parlato di cerimonie macrabe in abiti cerimoniali, con morti di persone adulte. Si tratta verosimilmente di ciò che sentono i genitori che hanno la disgrazia di lasciare all'exconiuge i loro figli e che dichiarano che questi hanno subito cambiamenti di identitità".

Alcune madri, forse delle centinaia, forse delle migliaia sono state oggetto di violenze sessuali e di botte. Una descrive uno stupro collettivo comandato, sotto la sorveglianza di un pedocriminale da cui lei cercava di difendere la figlia. I loro bambini hanno in continuazione degli incidenti. Loro sono tutte oggetto di sorveglianza,in più possibile manifesta. Loro hanno tutte visto uno spiegamento di mezzi poco comuni: auto e fuoristrada con antenne e videocamere, così come dei microfoni inseriti nelle prese degli asciugacapelli. Tutto è calcolato per far credere che si tratta di servizi di polizia regolare. Nessuno pensa che si potrebbe trattare di una presa in giro pagata dalla rete, probabilmente anche con la corruzione di poliziotti tale da far sembrare reale.

Si tratta di contratti, pagati 250.000-euro, per terrorizzare il genitore che vuole proteggere i figli e coloro che lo vogliono aiutare. Ciò è ben pagato, considerando che se c'è un incidente mortale, questo sarebbe stato messo in atto da una banda di soggetti patologici, ma è comunque un buon mercato, considerando che tutto questo risparmia la prigione al mandante e gli permette di continuare lo sfruttamento dei bambini.

I genitori bussano a tutte le porte, ma i soli che aprono le loro porte assicurano che il difetto di assistenza della polizia mette in rilievo la decisione politica di proteggere delle alte personalità implicate nella rete. Ciò non è lontano dalla verità siccome ci sono personalità psicopatiche anche in mezzo a loro, ma sembrerebbe mai delle autorità.

George GladtzUna organizzazione, ufficialmenteaffiancata al magistrato senza mutande ed a Child Focus, ha proposto ad una madre di andare a Nizza, nel mezzogiorno della Francia dove avrebbe ottenuto dei soldi per cambiare identitià e rifugiarsi con la famiglia negli Stati Uniti. In poche parole, questa organizzazione offre dei passaporti falsi, ma non false carte per poter vivere legalmente negli Stati Uniti.

Il "Comitato Internazionale della Dignità del Minore" - CIDE, è stato fondato da George Gladtz, membro del parlamento Svizzero e funzionario del Servizio di protezione della Gioventù. Lui prometteva asilo politico in Svizzera, dove lo psichiatra Gérard Salem, presidente del la Commissione del Cantone di Vaud per la prevenzione dei trattamenti perversi, era stato chiamato in qualità di esperto, per mettere assieme un dossier più solido di una roccia . Più comunità religiose nella stessa regione offrivano alloggio e i pasti alle mamme fuggitive e figli, ciò che spiega perchè le vittime hanno avuto esperienze diverse,dal meglio al peggio.

Gérard SalemSpossate e terrorizzate, tutte le vittime hanno finito per cadere in una trappola dove tra l'altro poi si ritrovano con un mandato internazionale con l'ordine di arresto immediato per rapimento parentale. Loro sono allora gettate in prigione e private dai loro diritti genitoriali,e i figli che tornano al genitore che il bambino accusa di violenza sessuale. Questi non saranno liberi che alla maggior età,distrutti per la maggior parte, in modo che basta bibisbigliare loro in modo convincente per farli rinunciare di chiedere giustizia.

Esperti e non hanno visto anno per anno, rifiutare l'asilo politico a queste donne, per il motivo che erano originarie di uno stato democratico. Questi stati hanno accolto i loro bambini, senza mai consigliare alle loro mamme di rientrare al più presto prima che la trappola si richiudesse su di loro.

Georges Glatz e Gérard Salem saranno infangati da uno scandalo di pedopornografia in Svizzera, come esperti, di cui poi non c'era stato nulla per mandarli in prigione


Queste verità giudiziarie che costano 250.000-euro

Tutti i casi che riguardano molti soldi possono essere giuridicamente trattati dalla mafia a quel prezzo. Questa cifra comprende i casi che non hanno alcun rapporto con le reti pedocriminali. E' stato così anche per una vecchia signora che stava bene e che abita a Bruxelles (Belgique). la sua figlia unica aveva chiesto di essere protetta e tenuta sotto tutela, finchè la mamma era viva a Montpellier (Francia),ma aveva uno zio molto avido. L'aministratore fa in modo che tutti i soldi passeranno nelle tasche dello zio senza che i giudici vogliano mettere il naso nel caso. Se lo zio arriva a convincere un giudice a far internare la figlia nell'ospedale psichiatrico dopo la morte della mamma, 250.000 euro è poco per pagare un simile beneficio.

Tutti i giudizi concernenti Zandvoort sono preceduti da chiamate telefoniche anonime che intavolano una conversazione dicendosi anche loro vittime di fatti similari. Dei passaggi scontati in queste conversazioni fanno apparire che chi fa la telefonata anonima conosceva molto bene l'avvocato della parte contraria, come pure il contenuto dei dossier.

Un giudizio della Corte d'appello di Bruxelle potrebbe rivelare che la parte avversa scrive lei medesima la "verità giudiziaria" che i magistrati devono pronunciare. Loro hanno deliberato in base ad un errore della vittima che aveva raccontato con la telefonata anonima, errore che era assente nelle conclusioni del suo avvocato. Marcel Vervloesem aveva messo assieme delle pagine del suo dossier con dei fermagli Typex. Queste sono sempre graffettate assieme e non aperte, dunque non sono mai state lette quelle pagine.

La maggioranza dei magistrati che trattano questi casi sono sospettati di moltiplicare gli sbagli di procedura in ragione dei ricatti o delle minacce, ma senza immaginare il crimine contro l'umanità al quale il loro collega senza mutande fa sempre riferimento, secondo delle fonti prossime a Scotland Yard.

Altri giudici sollevano delle domande molto serie. Si è constatato ,per esempio,che il loro collega senza mutande, aggressore sessuale della rete Coral, + membro di un'associazione di magistrati della Corte di Cassazione, non ha visto minimamente alcun errore di procedura nel fatto di affidare un bambino presunta vittima della stessa rete Coral, alla custodia del padre che il bambino stesso accusava di violenza sessuale.

Tutte le vittime di Zandvoort hanno visto che le parti principali dei loro dossier scomparivano. Delle mamme raccontavano diGina Bernard-Pardaens essere state interamente spogliate dei propri beni, ridotte a vivere del minimum vitale. Dei papà raccontano di essere stati buttati in prigione, senza comprendere una parola di ciò che era stato loro detto, dei magistrati li avevano giudicati probabili persone a capo di qualche rete pedoporno.

Una giovane donna testimonia di un intrigo per metterla sotto tutela prima della sua maggior età. L’aministratore della giovane prendeva i suoi sussidi e l'obbligava a mendicare per vivere e rifiutava di mandare davanti alla giustizia il padre adottivo che l'aveva torturata per tutta la sua giovinezza con la madre adottiva complice.

Una mamma afferma che il 90% degli avvocati si sbolognano, o dimenticano degli elementi fondamentali nelle loro conclusioni per questi casi. Non ha trovatoquella mamma, a sua conoscenza, qualcuno che le proponesse di ricorrere al Tribunale Europeo dei Diritti dell’Uomo, ed allora ha trovato inutile tentare di ricorrervi.

Le vittime Francesi parlano di consulenze fatte in violazione della legge francese, con un solo consulente che le opprimeva di assurdità durante tutte le procedure. Più vittime belghe parlano ugualmente di consulenze in cui sono presentate come dannose malate psichiche e che potrebbero loro stesse essere state le abusanti dei loro figli, e che spiegano che questi bambini hanno accusato l'altro genitore del fatto che loro hanno subito maltrattamenti di alienazione parentale.

Una mamma francese racconta di un medico della prigione che l'aveva fatta rinchiudere in reparto psichiatrico dopo un tentativo di suicidio. Lei aveva ricevuto un tale sovradosaggio di medicine che si trovò il corpo ricoperto di macchie scure e di gonfiori. Di ritorno dalla prigione, questo medico le disse che aveva visto gonfiori più grossi. E siccome lei non prendeva più le medicine, lui ordinò che le fossero iniettate di forza. Queste escono da prigione allo stato di vegetali. Nessuna ha la forza di disintossicarsi.

Il 10 e 17 giugno 1998, Marcel Vervloesem membro del l’associazione belga Werkgroep Morkhoven, veniva in possesso di 21 cd presso l'abitazione di un pedocriminale, questo vendeva quelle foto pedoporno su Internet. Lui inviò il primo cd alla giustizia belga davanti alle videocamere della stampa internazionale il 24 agosto 1998.

Gina Bernard non aveva nessuna esperienza, ma la rabbia in cuore per aiutare a smantellare questa rete. Lei ha dato le prime 8500 foto al giornalista Serge Garde ed a diverse associazioni internazionali tra cui il CIDE, disse Marcel Vervloesem con tristezza.

Gina's car, crashed without braking tracesGina Bernard è stata oggetto di un trattamento simile a quello descritto per le mamme vittime della rete, telefonate anonime ed il figlio travolto da una macchina. Lei è stata assassinata il 15 novembre 1998, la sua vettura si è schiantata senza lasciare la minima traccia di frenata.

Nel 1999, l’UNESCO ha fatto una riunione di esperti sullo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia via Internet. Federico Mayor, allora direttore generale dimenticò di invitare Marcel Vervloesem, ma nominò una vezzosa bambola , Mme Sellier "Presidente del Movimento Mondiale dei Cittadini per proteggere l’Innocenza in pericolo". Il magistrato senza mutande si inastallava a Ginevra,in una succursale di una delle sue numerose associazioni in favore dell’infanzia.

Serge Garde, che ha ricevuto il cd prima del 14 novembre 1998, nonSerge Garde diffuse lo scandalo Zandvoort in Francia, se non il 24 febbraio 2000, sul giornale l’Humanité. Il ministro della giustizia francese, che sembra soffrire di amnesie spaventose, fece un discorso alla nazione, per avere il cd che lei aveva ricevuto un anno prima.

Quelli che presumevano che i loro figli potessero essere sulle schede, furono mandati al " Movimento mondiale dei cittadini per proteggere i bambini in pericolo", e non al Werkgroep Morkhoven, che poteva dar loro prove inconfutabili se i loro bambini erano caduti in quella rete fatale.

Il CIDE era diventato una fondazione di pubblica utilità. Tra le manovre adottate di seduzione per attirare la sua confidenza, c'è stata quella soprattutto di ricevere delle prove inconfutabili come le foto, che saranno contestate con minacce a giudici corrotti, che avrebbero preso in carico il dossier.

Cette poupée aurait-elle été tracé le réseau dans  les bars à pédo d'Amsterdam? Il CIDE, che ha molti schedari i più vari, aveva anche la denuncia della rete Coral 1982 da Jean-Claude Krief. Questa è supportata da una foto del magistrato senza mutande, che si identifica in tutte le lettere a Nordine. Il cd fa sembrare che questa foto è stata acquistata da una rivista brasiliana, che fa passare Nordine per un ragazzo latinoamericano.

George Glatz ha dato copia di questo documento al Werkgroep Morkhoven, ma non a Patricia Poupard, quando ci sono le medesime dichiarazioni di Jean-Claude Krief che fanno vedere che suo figlio e lei potrebbero essere vittime della medesima propagine della rete pedoporno. Lei telefonerà al magistrato senza mutande per domandargli aiuto, senza immaginare per un istante che il magistrato è sul medesimo cd di suo figlio. Lui è molto affabile all'inizio, poi tronca nettamente la telefonata :- Prendetevi un avvocato ; scrivete ai magistrati.

Mr Bertossa, Procuratore a Ginevra ha invitato Patricia Poupard, con commissione rogatoria, a prendere visione il 14 luglio 2000, i ventuno cd, senza pertanto averli ottenuti dal Werkgroep Morkhoven.

Marcel Vervloesem era allora incriminato per aver avuto il primo cd di pedopornografia dato a Serge Garde e le organizzazioni internazionali da Gina Bernard-Pardaens. Lui non aveva mai pensato di avviare la propria morte o di dare alla giustizia belga una giustificazione per condannarlo, dandogli gli altri venti cd in una modalità non strettamente ufficiale. Lui non li ha dati che il 4 marzo 2001 al procuratore Bourlet, in base alla nuova legge europea che domanda ai paesi membri di facilitare il ricevimento di detto materiale alle autorità. In conseguenza di ciò, la Svizzera non aveva dunque questi venti cd il 14 luglio 2000.

Per tanto, Bernard Valadon, che gestiva un sito Internet per la diffusione di articoli sulla pedocriminalità, ha assicurato di avere copia dei venti cd. Lui ne ha fatto una descrizione dettagliata, dicendo che sono costituiti da 77.000 foto, di cui 8.500 dnel primo cd. Lui ha detto di averle date al magistrato a Parigi .Sembrerebbe raccontare delle leggende urbane per farsi della pubblicità, ma le vittime di Zandvoort confermano che sono stati loro mostrati ventuno cd. Si può dunque concludere che ci sono due schedari differenti:

  1. Lo schedario ZANDVOORT con 8.500 schede sul cd dato a Turnhout + 93.000 schede date al procuratore Procureur Bourlet, un totale di 101.500 schede.
  2. Lo schedario GLATZ con 77.000 schede meno le 8.500 provenienti da Zandvoort, cioè 68.500 schede di origine sconosciuta.
    Interpol definirà ,se possibile, la differenza tra queste schede.

Le domande sono: dove,come e quando questo membro del parlamento svizzero si è procurato queste queste 68.500 foto di crimini contro i bambini ?

L'attacco delle mamme è arrivato nel luglio 2002, dopo un' alta risonanza mediatica su una mamma francese espulsa dalla Svizzera che è stata ritrovata morta e sventrata alla frontiera francosvizzera. Una esecuzione, tale quale quella testimoniata più volte dai bambini, ma il cadavere è stato esposto per seminare terrore. Degli uomini si presentavano allora alle vittime convincendole che non c'era nulla di male a scappare.

Siccome si doveva provare che si era fatta una giusta persecuzione per dimostrare di essere nel giusto, Georges Glatz ebbe un processo che era scadentissimo. Confrontate le condanne e voi vedrete chi è costui : 1000 franchi svizzeri per "complicità di rapimento di minori di 16 anni". Lui aveva allora chiamato Marcel Vervloesem per atteggiarsi a martire, ma senza segnalargli che si trattava delle vittime di Zandvoort. Lui è stato scagionato in appello, avendo la Corte sottolineato che lui aveva agito unicamente per dei motivi più che onorevoli.

IL Werkgroep Morkhoven non ha scoperto l'olocausto che per caso facendo una ricerca su Internet, sollecitato da una madre che chiamava aiuto su un forum. Normalmente, i loro messaggi sono cancellati, si dice, ciò che ricorda i nostri dodici siti distrutti per vandalismo in tre anni.

I genitori non hanno compreso perchè noi non abbiamo mai parlato di loro. Non una sola associazione ci ha avvertito di ciò che succedeva ai genitori. La giustizia belga si dà un gran da fare per far credere che noi non abbiamo che dei bambini abbandonati, o con genitori squinternati che ci attaccano. IL procuratore TACK si è perfino spinto a spiegare come il dossier Zandvoort era una grossa bolla di sapone vuota: un pallone scoppiato. Noi abbiamo ben visto dei siti Internet che mischiavano il vero al falso, che sostenevano delle mamme in fuga, ma mai senza menzionare Zandvoort. Questi stessi siti avevano delle pagine intitolate "speciali diffamazioni" su tutte le persone che erano in grado di aiutare quelle vittime, con un posto di onore per Marcel Vervloesem ed il Palazzo Reale Belga. Noi pensiamo che i messaggi al Re ed alla Regina concernenti questi casi non sono mai arrivati a loro.

Frédéric Lavachery, che cercava contatti con tutte le vittime, è considerato come il campione dei diffamatori, dopo che lui ha accusato il re di pedofilia, sulla base di una pretesa comparazione di natiche. Nessun magistrato non osò pretendere che il Re mostrasse le sue natiche a Lavachery, perchè lui potesse comparare le foto incriminate. Un mandato internazionale è stato emesso contro di lui, ma Frédéric Lavachery era così sicuro delle sue protezioni, che lui pensava di poter invitare una Principessa de Croÿ ad un incontro sulle scale del palazzo di giustizia di Bruxelles. Poi, lui beneficierà di un asilo pedopolitico in Francia, dove egli vive in una casa acquistata col frutto delle sue calunnie sul Re, senza che ciò causi scandalo diplomatico.

Siano chiari: la mafia non si interessa che a contratti eseguibili rapidamente per tanti soldi ed in poco tempo. Loro non perdono il loro tempo a morti rituali, nè a delle piccole guerre su Internet o minacce telefoniche anonime.

Altre persone si incaricano di questo. Loro sanno benissimo di commettere dei delitti, uguali alla pirateria informatica, diffamazione e minacce, ciò che loro trovano molto furbo per poterlo fare senza essere denunciati. Certuni ignorano molto probabilmente di essere un tassello di apertura verso un crimine di massa. Tra di loro una grossa donna piena di foruncoli, sposa di un energumeno e che si rasa dalla testa ai piedi per prendere il sole in tanga; una vecchia cornacchia che dice di soffrire si una moltitudine di malattie mortali e che ha moltiplicato le sue indentità, per far credere che una vittima aveva assassinato sua figlia;è un rospo che sembra un bue, e si vanta di far distruggere dei siti Internet sotto pretesto che sarebbe stata diffamata; un motociclista che si vanta di essere professore e vi invia una foto delle sue natiche nude, con un segnale stradale incastrato tra le natiche stesse. Questi non sono che delle caricature.

Alcuni di loro hanno lanciato un attacco in buona e dovuta forma al servizio di mediazione del Parlamento Europeo in materia di rapimento parentale internazionale. Ciò che non sembra avere nessun senso,diventa invece chiaro.

Se tutte le mamme che fuggono dalla paura chiamassero Evelyne Gebhardt, Mediatrice del Parlamento Europeo per i rapimenti parentali, o la sua collaboratrice Magdalena Kleim per spiegare loro chi le spinge a fuggire, chi ha loro promesso qualcosa per persuaderle a fuggire, o a quale prezzo pagare questa fuga, la questione sarebbe risolta molto velocemente ed al più alto livello europeo. La loro missione non permette loro di occuparsi di madri attualmente in fuga verso l'estero, ma la Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti può prendere contatti col Parlamento Europeo per studiare ciò che si può fare per le vittime giudicate che vivono nel terrore ed i loro bambini prede delle reti pedocriminali.

Vergogna a voi, magistrati, avvocati, giornalisti e garanti della democrazia, che avete partecipato a tutto ciò chiudendo gli occhi. Oggi voi non potete più pretendere di ignorare ciò di cui dovreste essere i servitori, voi sarete il pugnale che sgozzerà il prossimo papà o sventrerà la prossima mamma; voi sarete la mano che pagherà col denaro i piccoli delinquenti che violentano le donne affinchè degli psicopatici possano continuare i loro cerimioniali demenziali.Uno di questi si vanta di aver tagliato 25 teste all'anno. Alla vostra coscienza così buona!

Genitori vittime di Zandvoort: ascoltate Marcel Vervloesem: Non lasciate mai il vostro paese, ma cambiate regione, in modo di obbligare il vostro ex ad un nuovo contratto di 250.000-euro e ciò fino a che tutto questo a lui non costi troppo caro.

SOS ZANDVOORT VITTIME

Papa e Mamme che avete portato via i vostri bambini per salvarli dalle reti pedoporno: fate riferimento a Magdalena KLEIM del Parlamento Europeo. E' un'amica ; lei è un legale ed il suo aiuto vi servirà.

Se voi sospettate che i vostri minori siano su uno dei cd; se voi siete state invogliate a fuggire per scampare a delle minacce o condannate in un giudizio affrettato, contattateci.

Magdalena Kliem - C/O Parlement Européen - Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti
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Siamo andati oltre, ma si troverà aiuto per ciascuno dei vostri dossier. Noi amiamo i vostri figli come i nostri. Aiutateci a non permettere che mai la vostra storia cada nel dimenticatoio.

postmaster@droitfondamental.eu.

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