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Communiqué de presse

Serge Garde, avec les avis de recherche de la police de KenemerlandMarcel Vervloesem sopravvive attualmente dopo 5 giorni in più del previsto dal medico della commissione dell'eutanasia.

De Clerck rifiuta il suo punto di vista a Serge Garde, Reporter Internazionale

Jacqueline de Croÿ - 29 mai 2009

Serge Garde, il Grande Reporter francese che ha rivelato la rete pedocriminale Zandvoort in Francia, è arrivato per passare due giorni tra Bruxelles e Bruges con il Werkgroep Morkhoven. Lui ha sollecitato una intervista a Stefaan De Clerck, il Ministro della Giustizia belga, per avere il suo punto di vista sul dossier Zandvoort. Lui si augurava acnhe di domandare perchè la giustizia belga impediva i contatti tra il prigioniero che ha smascherato questo dossier e la stampa ; perchè il braccialetto elettronico gli era stato rifiutato e se lo si lasciava morire in prigione. Lieselot Bleyenberg, portavoce della cellula altamente strategica del ministro, gli ha risposto con una email in fiammingo, con gentilezza da guerriglia urbana, io penso, "wij communiceren niet over de Heer Vervloesem" : dicendo "noi non comunichiamo nulla circa il signor Vervloesem"

Il reportage alla prigione di Bruges è avvenuto per una diffusione intensiva dell'informazione, con diffusione di volantini. La televisione francese è stata particolarmente discreta, poichè c'era anche uno sbarco della polizia per impedire con la leggerezza tipica militare, un repertorio fotografico alla prigione di Turnhout, con un microscopico apparecchio fotografico. I reporter hanno avuto da meravigliarsi che un guardiano della prigione aveva freddamente rubato, nel parcheggio della prigione, la valigetta di Jan Boeykens, presidente dell’ONG. Alla reception della prigione di Bruges, una dozzina di guardiani si sbudellavano dallle risate, senza immaginarsi la presenza della stampa francese. Loro hanno negato il furto della valigetta con i documenti da essere utilizzati nel reportage, tra cui il diploma di onorificenza offerto dall'associazione italiana SOS Antipalgio Novara dato a Marcel Vervloesem. La polizia ha trovato la situazione meno divertente, quandi si è trovata di fronte ad un'enorme videocamera di Jef. Dei poliziotti sono allora andati a cercare la valigetta famosa rubata nel cortile della prigione, dopo un colloquio con la direzione. Jan Boeykens sarebbe stato minacciato di divieto di vedere Marcel prima della sua morte, dopo di che il poliziotto ha ritrovato la valigetta fantasma.

Serge Garde ha rivelato, circa 23 anni fa, il ramo "Toro Bravo" della rete pedocriminale di Zandvoort, senza che nessuno potesse immaginare quelle ramificazioni tipo piovra di Zanvoort. Lui ha incontrato Marcel Vervloesem all'epoca iniziale in cui si scopriva e pubblicizzava lo schedario Zandvoort, in circostanze abbastanza particolari e non chiarite .Non si è arrivati ad identificare colui che è andato a prenderlo alla stazione e dove è stato condotto. Sembrerebbe che lui non sia stato condotto nel paese di Morkhoven, ma alla periferia d'Anversa. Marcel non parla una parola di francese. Dopo, nessuno è giunto a spiegare al primo giornalista che si era interessato a questi dossier, quel lavoro enorme per evidenziare tutte queste diramazioni della rete principale. Serge Garde si è visto in seguito messo di fronte all' ormai tradizionale mobbing della giustizia, ed allora si è dato da fare per prendere le distanze da questi dossier, per non essere obbligato a passare la metà della sua vita nei tribunali a difendere la sua onorabilità.

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