|
|
|
|
Conditions
de détentions inhumaines ont changé Kim De Gelder |
|
Kim
De Gelder prend la place de Marcel Vervloesem, qui est envoyé
au block 35 |
|
|
|
27-06-2010
|
|
29-01-2009 |
Condizioni inumane di prigione hanno cambiato Kim De Gelder
Jacqueline de Croÿ - Jeudi 29 gennaio
2009
L’avvocato di Kim De Gelder ha domandato di aprire un'inchiesta sui
trattamenti medici praticati al suo cliente, che lo hanno cambiato fisicamente
e mentalmente dopo la sua prigionia, come noi avevamo previsto dopo
più di un anno. Se lui non sopravviveva a questi trattamenti, nessuno
avrebbe mai saputo perchè un ragazzo di vent'anni fosse diventato un
serial killer.
Kim De Gelder è stato incarcerato nel gennaio del 2009, per aver pugnalato
dodici bambini, tre puericultrici, come pure una contadina di 73 anni,
sei giorni più tardi. Lui è stato condannato a condizioni di detenzione
riservate a quelli che lo stato belga si augura di far tacere definitivamente,
spingendoli al suicidio o facendoli impazzire nella prospettiva di non
far più credere ai loro propositi.
Il Belgio è celebre per il sabotaggio giudiziario di ogni dossier che
mette in mostra le carenze dello Stato stesso, a dispetto delle statistiche
che dimostrano come il 100% dei serial killer sono stati oggetto di
gravi violenze durante l'infanzia, senza che i loro aggressori abbiano
potuto rispondere dei loro crimini. I vecchi compagni di Kim De Gelder
hanno descritto questo ragazzo, che i loro genitori hanno chiamato con
un nome da bambina, come un soggetto gentile e sempre affettuoso, molto
intelligente, solitario, discreto, timido, immaturo ed eccentrico e
che "non osava mai reagire".
Quando Kim De Gelder ha rinunciato allo sciopero della fame e della
sete che era stato previsto lo uccidesse in prigione, il ministero di
giustizia gli ha inflitto il corridoio di alta sicurezza, sotto il pretesto
di proteggergli la vita. Questo regime prevede una violenza fisica giornaliera
con un'ispezione anale , l'isomento 23 ore su 24, la passeggiata in
una gabbia a cielo aperto, piedi e mani ammanettati, per piegare i criminali
autori di disordini, per la durata massima di sei mesi.
Il giovane ha il diritto che a qualche settimana di ripresa fisica
e psicologica in un carcera a regime normale, prima di essere ricondotto
nell'inferno di Bruges, sotto il pretesto che non aveva bisogno di trattamenti
psichiatrici. Quello che il Belgio chiama i "trattamenti psichiatrici"
dei detenuti sono delle manovre che li distruggono mentalmente e fisicamente,
con la violazione sistematica e crudele di ogni diritto dei prigionieri.
Il tentativo di evitare il processo pubblico con un internamento psichiatrico
è fallito, gli psichiatri avevano stimato che il giovane era responsabile
dei suoi atti. Il processo è previsto di essere rinviato al maggio del
2011, in modo di assicurarsi che Kim De Gelder non sia ascoltato che
nello stato di vegetale, ammesso che sia ancora in vita a quella data.
Queste pratiche naziste sono coperte dalla maccchina della propaganda
che si chiama stampa, che ha per priorità di far credere che l'Europa
è più democratica del resto del mondo.
Da ricordare, la detenzione dovrebbe limitarsi alla privazione della
libertà. Le violazioni delle leggi internazionali, tollerate dall'Unione
Europea sono ugualmente crudeli per le famiglie delle vittime, che non
hanno altra fortuna di conoscere la verità dei fatti se non quella purgata
e corretta dallo Stato.