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Conditions de détentions inhumaines ont changé Kim De Gelder
 
Kim De Gelder prend la place de Marcel Vervloesem, qui est envoyé au block 35
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Condizioni inumane di prigione hanno cambiato Kim De Gelder

Jacqueline de Croÿ - Jeudi 29 gennaio 2009

L’avvocato di Kim De Gelder ha domandato di aprire un'inchiesta sui trattamenti medici praticati al suo cliente, che lo hanno cambiato fisicamente e mentalmente dopo la sua prigionia, come noi avevamo previsto dopo più di un anno. Se lui non sopravviveva a questi trattamenti, nessuno avrebbe mai saputo perchè un ragazzo di vent'anni fosse diventato un serial killer.

Kim De Gelder è stato incarcerato nel gennaio del 2009, per aver pugnalato dodici bambini, tre puericultrici, come pure una contadina di 73 anni, sei giorni più tardi. Lui è stato condannato a condizioni di detenzione riservate a quelli che lo stato belga si augura di far tacere definitivamente, spingendoli al suicidio o facendoli impazzire nella prospettiva di non far più credere ai loro propositi.

Il Belgio è celebre per il sabotaggio giudiziario di ogni dossier che mette in mostra le carenze dello Stato stesso, a dispetto delle statistiche che dimostrano come il 100% dei serial killer sono stati oggetto di gravi violenze durante l'infanzia, senza che i loro aggressori abbiano potuto rispondere dei loro crimini. I vecchi compagni di Kim De Gelder hanno descritto questo ragazzo, che i loro genitori hanno chiamato con un nome da bambina, come un soggetto gentile e sempre affettuoso, molto intelligente, solitario, discreto, timido, immaturo ed eccentrico e che "non osava mai reagire".

Quando Kim De Gelder ha rinunciato allo sciopero della fame e della sete che era stato previsto lo uccidesse in prigione, il ministero di giustizia gli ha inflitto il corridoio di alta sicurezza, sotto il pretesto di proteggergli la vita. Questo regime prevede una violenza fisica giornaliera con un'ispezione anale , l'isomento 23 ore su 24, la passeggiata in una gabbia a cielo aperto, piedi e mani ammanettati, per piegare i criminali autori di disordini, per la durata massima di sei mesi.

Il giovane ha il diritto che a qualche settimana di ripresa fisica e psicologica in un carcera a regime normale, prima di essere ricondotto nell'inferno di Bruges, sotto il pretesto che non aveva bisogno di trattamenti psichiatrici. Quello che il Belgio chiama i "trattamenti psichiatrici" dei detenuti sono delle manovre che li distruggono mentalmente e fisicamente, con la violazione sistematica e crudele di ogni diritto dei prigionieri.

Il tentativo di evitare il processo pubblico con un internamento psichiatrico è fallito, gli psichiatri avevano stimato che il giovane era responsabile dei suoi atti. Il processo è previsto di essere rinviato al maggio del 2011, in modo di assicurarsi che Kim De Gelder non sia ascoltato che nello stato di vegetale, ammesso che sia ancora in vita a quella data. Queste pratiche naziste sono coperte dalla maccchina della propaganda che si chiama stampa, che ha per priorità di far credere che l'Europa è più democratica del resto del mondo.

Da ricordare, la detenzione dovrebbe limitarsi alla privazione della libertà. Le violazioni delle leggi internazionali, tollerate dall'Unione Europea sono ugualmente crudeli per le famiglie delle vittime, che non hanno altra fortuna di conoscere la verità dei fatti se non quella purgata e corretta dallo Stato.

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