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Chil FocusChild Focus al centro dello scandalo in Romania

Jacqueline de Croÿ - 12 mars 2006

AIUTO FITTIZIO AI BAMBINI SCOMPARSI, titolo del giornale rumeno "National Jurnalul" del 7 febbraio 2007. Nessuna delle cinque associazioni referenti rumene per il centro di ricerca dei bambini scomparsi e sessualmente trafficati lavorava per questo fine. Quattre di loro sono state iscritte a loro insaputa,con falsificazione dei loro obbiettivi.

DaphnéA Bucarest, I giornalisti del National Jurnalul sapevano che queste organizzazioni avevano principalmente obbiettivi di aiuto e cure ai bambini di strada, di immettere degli orfani nelle famiglie rumene, di portare medicine, cibo e vestiti a coloro che ne necessitavano, tra cui la comunità degli zingari. Missioni molto pesanti ed essenziali che non avevano mai avuto il modo ed i mezzi di integrare anche la ricerca dei bambini scomparsi e sessualmente sfruttati. IL giornale decise di fare un'inchiesta per scoprire se,negli anni e con l'aiuto della CEE, loro avrebbero potuto estendere la loro attività.

Feed the Children s'occupava della scomparsa di bambini ma solamente dai 3 ai 14 anni, secondo Childoscope ! Carmen Preotesoiu gli telefonò, domandando l'aiuto per un ragazzo scomparso, nei limiti di età richiesti :- "Noi non trattiamo la scomparsa dei bambini. Noi non l'abbiamo mai fatto", gli rispose la segretaria chiaramente irritata.

Lei incontrò allora Marilena Buttu, direttrice Feed the Children, che le raccontò con entusiasmo ciò che aveva fatto la sua associazione. Lei era veramente stupefatta di scoprire che secondo la CEE, la sua attività principale sarebbe stata la ricerca dei bambini scomparsi : " E' un campo troppo complesso, per cui noi non ci concentriamo su questa attività. Noi non abbiamo alcuna idea come il nostro nome è comparso su questa lista.Noi dobbiamo dunque ricercare come questo abbia potuto succedere!"

La giornalista incontrò di seguito Mihail Carp, Il direttore esecutivo di International Foundation for Child and Family. Egli lesse la descrizione della sua organizzazione e rispose confuso :- "Noi non abbiamo mai trattato questi casi in nessun modo ! Noi abbiamo inviato dei dati a Salvati Copiii sulle nostre attività per collaborare con loro, ma noi non abbiamo mai inviato dati sulla ricerca dei bambini scomparsi.Ci deve essere un errore".

Il centro Help and Relief for the Young, che si occupa di bambini di strada e Saint Dumitru, centro di cure per giovani, ebbero la medesima reazione. Quand'anche le medesime organizzazioni meritano un aiuto della CEE per creare una forza europea per proteggere questi bambini dalla povertà e dalla discriminazione, nulla autorizzava a falsificare i loro obbiettivi, o lasciarli nell'ignoranza delle loro possibilità di sollecitare un budget per delle campagne di prevenzione all'interno delle comunità che assistono.

Carmen Preotesoiu incontrò allora Gabriela Alexandrescu, presidente di Salvati Copiii che rispose in merito alle loro attività per la ricerca dei bambini scomparsi :- Nessuno ci ha domandato di fare questo. Noi prendiamo contatti quando siamo invitati. Noi non riceviamo sussidi dello stato per questi casi.

Logo Salvati CopiiiOra, il bilancio finanziario del 2005 di Salvati Copiii fa apparire che l'otto per cento dei suoi fondi, sono principalmente impegnati nella ricerca dei bambini scomparsi, poichè quella sarebbe la sua attività principale,ed è data la sovvenzione dallo stato rumeno, secondo i giornalisti che hanno indagato. Le altre sue risorse provengono dall’Unione Europea, così come dalle ambasciate del Canada e dell'Olanda !

Logo Child FocusAlla domanda sul perchè nel 2001, cinque organizzazioni compresa la sua, sono state incluse in questo annuario in disaccordo col fatto che nessuna di queste avevano un'attività tale che aveva previsto l'Unione Europea, la Presidente di Salvati Copiii ha risposto :- Non avete mai fatto un errore ?

Restano da scoprire le giustificazioni di Child Focus per un volontariato(?) con una organizzazione che non aveva per obbiettivo comune quanto stabilito dalla CEE per i sussidi elargiti dal Programme Daphné, ma egualmente sono da scoprire anche le giustificazioni della CEE per i difetti di controllo della destinazione dei fondi europei destinati ad aiuti civili indispensabili nella ricerca dei bambini scomparsi e sessualmente sfruttati.

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