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Fondazione Principesse de Croy e Massimo Lancellotti:
Fondatore falsamente accusato di furto di identità per screditare
la sua testimonianza.
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Giornalista Juozas Ivanauskas: "I giornalisti sono prostitute
falsificazione consapevole informazione, per promuovere interessi
politici o finanziari.
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Werkgroep Morkhoven: informazioni
sulle reti di pedofili sono al 100% senza censura Belgio.
La Lituania deve fare attenzione che nessuno si toglie la
libertà di espressione, come è già possibile in Belgio.
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Padre Jonas Varkala ha una
bella presentazione di un approccio biblico alla protezione
dell'infanzia. Ha fatto un'analogia tra l'UE e il Diavolo,
per la sua incapacità di far rispettare i diritti fondamentali
dei bambini.
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MP Saliaus Stoma: lo strumento
giuridico per combattere gli abusi sui minori in Lituania
e nelle democrazie occidentali.
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Prof. Maurizio Bruni: L'approccio
di abusi sui minori forense: un aggiornamento in Italia.
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Maria Benigno, Presidente
IAD Ancora Bambini: Il ruolo del volontariato nella lotta
contro l'abuso sessuale dei bambini: un'esperienza italiana. |
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Rita Broka, giornalista lettone:
il suo ex-marito, un pilota d'aereo che è riuscito a comprare
il suo aereo personale, è stato giudicato colpevole di aver
abusato sessualmente della figlia, ma è rimasto impunito.
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Dot. Zaiga Blau: Il disturbo da stress post-traumatico
dopo abusi sessuali durante l'infanzia. |
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La madre e la sorella Drąsius Kedys |
Pedofilia: tentativo di sabotaggio del Congresso di Kaunas
Jacqueline de Croÿ - 30 janvier 2011
Più di 400 persone hanno assistito alla prima conferenza europea
rivolta alle disfunzioni giudiziarie in materia di reti pedocriminali,
il 22 gennaio 2011 in Lituania. L'ONG Drasius Kelias ha invitato
degli specialisti sull'industria della pedopornografia, degli scienziati,
dei politici, dei giornalisti e dei membri del clero, venuti dal
Belgio, Italia, Lettonia e dai quattro angoli della Lituania per
parlare della situazione e trovare delle soluzioni. La conferenza
storica è stata trasmessa in diretta dalla trelvisione dal miglior
hôtel di Kaunas: le Park Inn.
Lietuvos rytas: Il giornale e la televisione non sanno leggere,
ma sanno calunniare.
Nel momento in cui il brillante giornalista Ivanauskas faceva un
ritratto tagliente di certi media lituani che si "prostituiscono"
falsificando coscientemente l’informazione per favorire degli interessi
politici o finanziari, il Lietuvos rytas pubblicava il suo reportage
con il titolo "A Kaunas, i prartigiani di Kedys hanno invitato
una falsa principessa belga". Una principessa de Croÿ avrebbe
ottenuto un permesso di soggiorno in Lituania usurpando l'identità
di una principessa del Belgio, a credere alle parole del giornalista.
Loro non avevano intenzione di fare un reportage corretto sul congresso,
poichè l'articolo è stato pubblicato alle 14.58 ed invece le domande
sono continuate fino alle 17.00.
La calunnia era caratterizzata da due patronimi distinti, Croÿ
e Belgio, che non hanno nessuna lettera alfabetica in comune . In
più la storia di queste famiglie ha un buon sito su Internet. Un
articolo del New York Times nel 1913 spiega che " il duca di
Croÿ [...] è diventato sovrano tedesco nel 1801, [...] il duca sovrano
di Dulmen in Westphalie. [...] Il casato di Croÿ ha dunque di una
legalità indiscutibile con le dinastie regnanti." Questo spiega
che nel 1933, il Re Leopoldo III del Belgio ha riconosciuto a tutti
i membri belgi della famiglia Croÿ il diritto di portare il titolo
di principe e la qualifica di Altezza Serenissima a tutta la loro
discendenza.
Questi giornalisti non sono degli ignoranti , ma avevano il fine
di squalificare il congresso stesso. Loro mi hanno chiesto se ero
un membro della famiglia reale belga. Io ho loro risposto che si
trattava di due discendenze differenti, con dei titoli differenti
: i membri della famiglia reale sono altezze reali e i membri della
mia famiglia sono altezze serenissime. Questi giornalisti hanno
potuto seguire i miei articoli sul caso Kedys relazionato dalla
stampa lituana per un anno. Il Lietuvos rytas ha coscientemente
provocato uno scandalo il giorno del congresso per nascondere l'altro
vero scandalo.
Io venivo per aprire gli occhi dei lituani sull'aspetto politico
delle reti pedocriminali nell'UE, per evitare loro delle trappole.
Il vero problema è la libertà lasciata in mano alle violazioni delle
leggi internazionali per falsificare la verità sui dossier che nuocciono
all'immagine dell'UE.
E' il caso delle reti pedocriminali, che sono legali. In Olanda,
la rete pedocriminale Martijn è libera di promuovere l'abuso del
minore sul suo sito Internet, per il motivo della libertà di espressione,
fintanto che non pubblica della pedopornografia.
Pertanto, le ONG che lottano per lo sfruttamento sessuale dei minori
possono avere il divieto della libertà di espressione quando loro
fanno vedere le carenze dell’UE. E' il caso dell'ONG Morkhoven,
soggetta al divieto di distribuire dei manifesti ad Anversa negli
anni 90, e di cui il loro fondatore, Marcel Vervloesem, ha attualmente
il divieto di comunicazione sulle reti pedocriminali. Noi abbiamo
il divieto di risposta alle calunnie che ci riguardano. L'avvocato
di Marcel Vervloesem deve inviare una denuncia alla giustizia per
eliminare una usurpazione di identità su Facebook, ma il mio account
è stato eliminato sulla base della calunnia lituana.
I magistrati lituani superano gli standanrd dell'UE in materia di
calunnia.
In Belgio come in Lituania, i dossier che denunciano le carenze
dell'UE sono archiviate dalle calunnie dei ricorrenti, e questo
è legalizzato dai tribunali con una smaccata violazione delle procedure.Ogni
volta, il Belgio ci si attacca alla forma più che ai contenuti,
contrariamente della Lituania.
La giustizia belga concede l'impunità ai mafiosi e ai media, soprattutto
quando inventano delle storie che permette loro di stabilire delle
"verità giudiziarie" che deresponsabilizzano totalmente
lo Stato. La denuncia dell'ONG Morkhoven sulla rete pedocriminale
Zandvoort è stata archiviata in segreto, poi aggiunta a calunnie
di mafiosi che accusavano l'inquirente principale di violenze sessuali.
Lui è stato condannato a dispetto dell'inettitudine dei magistrati
che hanno contestato nove certificati medici che provavano che lo
stato di salute dell'accusato non gli permetteva di usare violenza
sessuale su nessun bambino.
In Lituania, c'è il medesimo principio, ma senza la formalità delle
denunce. Le mafie lituane hanno il diritto di far fuori un giudice
per la strada, mentre i loro omologhi belgi sono solo autorizzati
a provocare falsi incidenti.
Ci sono volute solo due ore per dichiarare che Drasius Kedys colpevole
di assassinio di due persone cui domandava di rispondere alle accuse
di sfruttamentio sessuale della figlia minorenne e nipote, alla
vigilia del loro processo. Drasius Kedys è stato accusato di aver
assassinato un bravo giudice e che sua figlia di quattro anni aveva
calunniato dicendo che aveva "un grand zizi(pene) dal quale
usciva della crema". Lui è stato ancora accusato di aver assassinato
un'onesta ballerina che faceva strip tease ed aveva lasciato l'arma
del delitto registrata a suo nome vicino ai corpi. Lui è stato accusato
senza avere il tempo materiale di effettuare ricerche scientifiche
e criminologiche necessarie a definire se la medesima arma era stata
da lui usata perr i due assassini e se quest'arma non gli era, per
caso, stata rubata. Lui è stato dichiarato evaso, senza considerare
il pensiero della sua famiglia, secondo la quale lui era stato rapito
dai veri assassini.
Quello che è più evidente in Lituania, è il numero elevato di cittadini
implicati in questi casi penosi, di cui la morte è sempre attribuita
ad un eccessivo consumo di alcool. Drasius Kedys sarebbe morto,
ubriaco, congelato in una dolce notte di primavera, addormentatosi
sulla riva di un corso d'acqua. Lui avrebbe fatto imparare alla
figlia di quattroanni ad inscenare una commedia di abuso sessuale
di un'ora, quando il tempo di concentrazione dei bambini di quattro
anni obbliga i medesimi ad un anno di corso di teratro perchè possano
mettere in scena una commedia di cinque minuti. Il padrino di sua
figlia sarebbe morto, ubriaco, annegando in un corso d'acqua di
50 centimetri all'antivigilia del processo in cui doveva rispondere
di abusi sessuali. In un altro caso angoscioso, un uomo elegante
sarebbe morto ubriaco, cadendo da una finestra dello'ottavo piano
di un condominio, da dove voleva tentare di fare la pipì in strada.
Chi è la più matura tra una bambina di sei anni ed una mamma di
ventitre ?
La figlia di Drasius Kedys ha chiaramente accusato la mamma di
prostituirla, ma questa è stata sbianchettata, in assenza di inchieste
dovute e reclamate. La mamma ha fatto una curiosa confessione dopo
il congresso. Lei spiega di essere stata una innocente ed ingenua
creatura, quando poi è stata sedotta da questo giovane e ricco uomo
d'affari,un uomo in più sembrerebbe. Lei aveva 17 anni quando è
nata la figlioletta da questa unione e 18 anni quando l'ha lasciato
con il diritto ad un bel mensile di mantenimento. La giovane donna
ora di ventitre anni sembra indifferente all'assassinio di un uomo
che lei presume di aver amato. Lei non esita a cercare di infangare
la sua memoria. Lei rimprovera alla famiglia Kedys di non averla
mai accettata, cio che è molto ben comprensibile. Lei era sotto
la tutela di sua sorella, una stripteuse di night-club e suo zio
è un mafioso condannato quattordici volte. Lei accusa tutti di mentire,
per nuocerle.
Noi abbiamo incontrato la famiglia Kedys e abbiamo avuto a che
fare al contrario di lei con gente onesta gentile,razionale e generosa.
E' chiaro che Drasius Kedys avrebbe dovuto essere meglio ispirato
di mandar via la giovane donna da sua sorella stripteuse e suo zio
mafioso. Lui sarebbe ancora in vita se le avesse consigliato, appunto
alla partner,di andare a scuola piuttosto che di cercare uomini
nei night club. Lui ha commesso un errore credendo di poterla proteggere
da un ambiente, da cui nessuno si libera se non pagando un riscatto
molto alto. Lui ha assunto le sue responsabilità di padre verso
la figlia. La prova dell'onorabilità della famiglia Kedys è che
loro stanno proseguendo un combattimento, particolarmente pericoloso
in Lituania, per proteggere questa bambina.
Una luce di speranza: utopia o realtà ?
Poco prima del congresso, una luce di speranza è apparsa simultanemante
in Belgio e in Lituania, per quanto riguarda il diritto ad un equo
processo in patria. La Corte di Cassazione belga stava annullando
un giudizioattribuito ad una minaccia di intimidazione, quando un
tribunale lituano ha deciso di concedere alla figlia di Drasius
Kedys il suo diritto e che era sottinteso cioè di decidere il suo
luogo di residenza. La madre reclama la custodia, ma la minore desidera
vivere con la sorella di suo papà. Un diritto di visita di quattro
ore settimanale le è stato offerto, ciò che potrebbe essere conforme
ai diritti dei minori, ma si dovrebbe istituire ciò in un progetto
terapeutico. Dopo il congresso, stranamente, la mamma confessa che
le sarà difficile di prendersi in carico la figlia, ma sembra che
lei voglia perlomeno tentare. Speriamo che il tribunale le spieghi
che un bambino non è un giocattolo.
Il combattimento non fa che cominciare in Lituania: noi saremo al
loro fianco per evitare le trappole.
Il congresso di Kaunas ha fatto apparire che i lituani sono privilegiati
dal numero eccezionale di cittadini responsabili, che conducono
i loro sforzi per la protezione del minore. Loro sono anche privilegiati
di avere dei giornalisti intelligenti che si battono per il diritto
all'informazione, ciò che è diventato quasi inesistente nell'Europa
dell'Ovest. loro sono anche privilegiati da un politico, Saliaus
Stoma, che cerca una soluzione per non far chiudere gli occhi sull'industria
del sesso che vuole dei minori ad ogni costo per la libidine degli
adulti. Lui propone delle leggi per allineare la Lituania alla severità
invocata dall'UE. Noi abbiamo anche bisogno di leggi che vietano
ogni pubblica funzione ai giudici che pretendono di non conoscere
il diritto internazionale.