|
|
|||||||||||||||||||||||||
Droit
Fondamental
|
Incatenato all'Ospedale St. Jan de Bruges!
Jacqueline de Coÿ - 9 mars 2009
Marcel Vervloesem è così debole che non riesce a sollevare un bicchiere di acqua ; così debole che non si era accorto di avere un piede incatenato con delle manette molto sottili, attaccate ad una pesante catena. Lui esce da un'operazione a cuore aperto per chiudere quattro disfunzioni alle sue valvole cardiache. Lui è in respirazione assistita con ossigeno, con febbre molto alta. Spasmi discontinui lo sfigurano, mentre delle tossi spamodiche lo fanno soffocare da un momento all'altro. L' ospedale e lui sono vittime della guerra tra medici che vogliono curare i prigionieri ed il ministero della giustizia che vuole reprimere i "dissidenti".
I falsi errori giudiziari russi godono di una stampa migliore, forse per il fatto che la corte europea dei diritti dell'Uomo, di stanza a Strasburgo, vi da più importanza. Questa è intervenuta tre volte in due anni, di cui una in dicembre scorso, per domandare la liberazione di Vasily Alexanian dalla sua prigione russa, ma non ha trovato il tempo di chinarsi sulla procedura d'urgenza di Marcel Vervloesem da circa sette mesi.
Il belga aveva denunciato l'industria delle immagini di torture e di pedopornografia, in cui è implicato anche un alto magistrato francese. Lui è stato condannato per delle violenze sessuali che la medicina aveva riconosciuto incapace di metterle in atto. Il russo aveva denunciato il furto di una compagnia petrolifera attraverso una montatura finanziaria. E' stato allora imprigionato per frode e per riciclaggio di soldi.
Marcel Vervloesem e Vasily Alexanian sono state vittime delle stesse parodie e commedie della giustizia, poi incarcerati a dispetto della loro salute che non permetteva loro di sopravvivere in prigione. Loro hanno tutti e due un cancro. Tutti e due hanno fatto scioperi della fame e della sete e sono diventati momentanemente ciechi. Mosca e Bruxelles hanno dichiarato lo stesso giudizio, che lo stato di salute dei loro rispettivi prigionieri, "non giustifica l'ospedalizzazione". Loro sono stati tutti e due ospedalizzati finalmente,ma in uno stato disastroso ed incatenati al loro letto dell'ospedale.
La stampa e gli organismi umanitari hanno denunciato "il sistema repressivo putiniano" sovietico, ma non il sistema altrettanto perverso belga. Questa denuncia le magagne giudiziarie sovietiche in URSS, che annientano coloro che si mettono contro a persone poco scrupolose che si arricchiscono alle spalle del popolo russo. Il sistema è identico: Il diritto costituzionale è vietato, negato, per eliminare i contestatori, dichiarandoli colpevoli dei crimini che loro rimproverano alle parti avverse difese dalla giustizia.
Le vittime russe sono qualificate come prigionieri politici in onore alla guerra fredda, mentre quelle europee sono qualificate come "vittime di errori giudiziari", se loro aspettano le decisioni di Strasburgo.
I Senatori belgi rispondono che la politica non può farci nulla. Solo un'istanza superiore può aiutare. Sfortunatamente, l'imbottigliamento giudiziario di Strasburgo causa un importante ritardo ai casi europei. Alcuni dossier sono stati respinti, senza essere nemmeno aperti, in modo che molte vittime pensano che sia inutile affrontare delle spese per non essere nemmeno sentiti.
Depuis la dernière hospitalisation de Marcel, le chaînon de la menotte classique a été remplacé par une lourde chaîne de métal telle que celle-ci, d'environ 1.5 cm de large.Nell'attesa degli eventi, Vasily Alexanian sarebbe un orribile personaggio che ha derubato il povero popolo russo, secondo la stampa sovietica, ma in realtà un disgraziato prigioniero politico "incatenato come un animale", secondo invece la stampa internazionale. Marcel Vervloesem, che ha portato più di 100.000 foto di pedopornografia e torture di bambini alla giustizia, è qualificato come cacciatore "di pedofili, autoproclamatosi tale" e "violentatore di minori", nascondendo il suo stato di salute e 37 pezze giustificative mancanti al suo dossier giudiziario. Solo una delle sei ospedalizzazioni d'urgenza è stata giustificata, aggiungendo "che il suo avvocato non poteva confermare se lui era in cura intensiva." Il silenzio è stato mantenuto sulle manette applicate al tavolo operatorio. Il silenzio attualmente è mantenuto anche sulle catene applicate alle manette.
In Russia almeno, a credere all'avvocato di Vasily Alexanian, i guardiani delle carceri hanno il diritto di levare le catene dei prigionieri ospedalizzati quando ricevono le visite. Questo non è il caso del belgio, dove solo i guardiani delle carceri possono sembrare imbarazzati delle condizioni deliranti che il Ministero della giustizia impone ai prigionieri.
L'uomo responsabile della taglia delle catene utilizzate per attaccare i prigionieri ai letti dell'ospedale è il solito dottor Van Mol, medico capo di tutte le prigioni belghe, sotto l'autorità diretta del Ministro della Giustizia: Stefaan De Clerck. E' un modo originale di iniziare la campagna elettorale per le prossime elezioni!