HOME

 
Organe de presse  
         
 
IndexNews
 
    HOME
Français
English
Italiano
Droit Fondamental

SOS DR. PROOT: Loro approfittano delle vostre ferie per torturare Marcel fino alla morte

Jacqueline de Croÿ - 25 janvier 2008

Main glacée

Els Deloof e Ronny Vandecandelaere, direttore e vicedirettore della prigione di Bruges, hanno diretto la presidenza della commissione disciplinare di Marcel Vervloesem. Come lui è stato incarcerato al centro medico,e unicamente per ragioni mediche, il regolamento non permette nessuna sanzione senza la presenza del suo medico curante, affinchè egli possa sopravvivere alle sanzioni. Loro dunque hanno aspettato le ferie del Dr Proot che lo protegge, per vietare ogni contatto telefonico ed ogni visita per un mese, a coloro che non avevano che otto giorni per dissuaderlo da mettere in atto un suicidio presentato dalla stampa come una scelta di "eutanasia voluta". Lui non è autorizzato che a vedere sua figlia,ma da dietro un vetro. Quelli che sono i più vicini al suo affetto, non potranno dunque più stringere le sue mani nelle loro, prima che queste diventino ghiacciate per la morte.

Marcel ha fermato l'assunzione di ogni medicina e continua a mangiare normalmente, e tutto ciò non può permettergli di sopravvivere oltre il 31 gennaio come tempo massimo. Lui è stato imprigionato per dei crimini che era fisicamente incapace di commettere, ed aspettando che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con comodo, ne giudichi la validità. Lui ha rivelato il dossier Zandvoort, questione molto imbarazzante per il Belgio, tanto che lui portò prove di corruzione irrefutabili. Marcel aveva previsto che le autorità belghe l'avrebbero isolato da noi alla fine della sua vita e ci aveva detto:- Se voi non avete più notizie di me, è perchè io sarò rinchiuso qui sempre. Io spero di evitare le sanzioni normali in questa prigione, che consiste nell'essere denudato, i piedi e le mani ammanettate ai quattro spigoli di un letto. Lui non scherzava affatto. Queste pratiche gli sono state raccontate da altri giovani prigionieri.

Il centro medico della prigione di Bruges non ha nessun medico di guardia, ma chiama gli specialisti dell'ospedale di San Giovanni, secondo il loro umore del momento. L’ostruzionismo alle cure della salute che questi medici avevano prescritto per Marcel, l’ha condannato al blocco renale,al malfunzionamento di due valvole cardiache, ad essere amputato di una vasta zona di cancrena, poi ad una atrofia muscolare irreversibile. Smembrato vivente, con delle metastasi che non gli danno molta speranza di vivere a lungo, ogni sanzione arbitraria lo spinge verso un suicidio aiutato. La prigione non ha l'obbligo di domandare il consiglio di un medico, che quando una sanzione è decisa per ordine disciplinare, ma non quando questa nega i diritti dei prigionieri.

Il Dr Proot si era infuriato poichè lui non autorizzava più nulla per il minimo sbaglio. Lui era arrivato a convincere Marcel a rinunciare a quel suicidio, dandogli speranza di sopravvivere alle due prossime settimane in cui sarebbe stato operato a cuore aperto in condizioni umane. Lui gli aveva assicurato che non sarebbe più stato ammanettato all'ospedale, o esposto al ludibrio del pubblico, o mantenuto sveglio con le luci 24 ore su 24, come invece la prigione gli aveva imposto. Lui si era opposto a delle sanzioni arbitrarie, che consistevano nel vietargli ogni altra visita all'infuori della sua famiglia,quando sarebbe stato all'ospedale e che lui avrebbe ottenuto questo diritto per tre gruppi di amici o suoi volontari in più. Lui gli ha prescritto una cella individuale da cui lui poteva uscire otto volte al giorno per i suoi contatti sociali, di cui tre volte all'aria aperta per la sua salute e per stimolare il suo istinto di sopravvivenza. La prigione ha allora fatto un gioco di sanzioni arbitrarie perchè Marcel canbi la volontà di sopravvivenza.

Ronny Vandecandelaere, che ha una formazione di assistente sociale, l'aveva minacciato di sanzioni, se lui non arrivava a far togliere da Internet l’inchiesta pubblica sul Dr Van Mol concernente la sua autorità delle cure sulla salute dei prigionieri ed il termine "tentativi di assassinio", mentre continuavano ad incitarlo al suicidio. In risposta ad una domanda di liberazione condizionale per ragioni di salute, il Dr Van Mol, direttore generale della Salute Penitenziaria al Ministero della Giustizia, ha nascosto un suicidio e sei interventi chirurgici d'urgenza. Lui assicura che Marcel può essere curato in qualsiasi prigione, malgrado che altri medici siano di avviso totalmente contrario.

I siti web che spiegano le pratiche nelle prigioni belghe hanno interamente analizzato tutto alla vigilia della commissione disciplinare, tra cui il peso non indifferente del diritto all'informazione. Poichè questa missione è normalmente affidata ai servizi della Sicurezza dello Stato e non al personale penitenziario, la decisione di spostare in avanti il suicidio di otto giorni, apparteneva tanto al ministero degli Interni, che a quello della Giustizia, parimente questa messa a punto terminale è stata affidata ad un assistente sociale.

Marcel non ha mai avuto il potere di pubblicazione o di censura su questi siti web. Lui l'ha domandato adesso per favore, atterrito dalle minacce di morire nudo e dilaniato. Noi gli abbiamo ricordato che lo Stato non ha mai mantenuto la più piccola delle sue promesse, nemmeno per iscritto. Al contrario, la giustizia l'ha piegato con delle promesse, per avere una copia dei decreti giudiziari suoi, poi si è liberata delle sentenze senza processo, poi l'ha perseguitato per aver avuto le sentenze delle copie giudiziarie. Da allora, la sua sola fortuna di morire con dignità, è stata di rifiutare i divieti imposti, e se la sua morte era inevitabile, ciò dovrebbe aprire gli occhi a coloro che hanno troppa paura per protestare.

Noi facciamo appello a Stefaan De Clerck, nuovo ministro della Giustizia Belga,per impedire un tentativo di assassinio programmato. Marcel Vervloesem deve essere ospedalizzato, ma non in segreto come le cinque volte precedenti, ma secondo la prescrizione del dottor Proot ed in rispetto ai diritti dei carcerati ammalati. Noi ci aspettiamo che distrugga il sistema che permette al suo Ministero di coprire le torture psicologiche dei prigionieri, gli ostacoli frammezzati per l'ospedalizzazione dei medesimi,ed in tempo per salvare loro la vita.

Noi ci rimettiamo a tutti coloro che sono in grado di raggiungere il Dr Proot, perchè intervenga con urgenza, affinchè esiga il rispetto delle sue prescrizioni affinchè il suo paziente sopravviva alle sue ferie. Ci si ricordi che Marcel Vervloesem è diabetico,con metastasi prostatiche, è in stato di aplasia midollare e non produce più globuli rossi, i suoi reni funzionano al 40%, il pancreas non funzionante, due valvole cardiache in attesa di essere sostituite dopo tre mesi di attesa ed una recidiva della cancrena. Lui si è staccato dalla pompa dell'insulina e non assume più medicine (14 compresse + antibiotici) dopo il 22 gennaio 2009. Noi domandiamo all'ospedale San Giovanni di inviare d'urgenza il sostituto del Dr Proot alla prigione di Bruges, per prescrivere a Marcel un supporto psicoterapeutico di cui ha bisogno per convincerlo a vivere ed assicurarlo che non muore in prigione nudo ed ammanettato ad un letto, ma dignitosamente.

CC: A tutti i servizi dellospedale di Bruges.

Site de la Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti Site du Werkgroep Morkhoven (3) 25 SOS-Bambini Site d'Alain Fauvage SOS Antipligio Novara Telephono Antiplagio Bambibi AncoraRCHF Droit parentaux Site personel de la Princesse Jacqueline

Editeur responsable: Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti - 10 Rue Faider - 1060 Bruxelles - Belgique - Droit de réponse: postmaster@droitfondamental.eu

Free counter and web stats