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Priorità politica ed economica per le cure della sanità in prigioneJacqueline
de Croÿ - 3 janvier 2008
Medico capo di tutte le prigioni belghe, l’avviso del Dr Francis Van Mol vince su ogni suo collega , quanto alla previsione di un detenuto di sopravvivere alla vita di prigione. E' lui, il luminare del Ministero della Giustizia, che fa le diagnosi a distanza dei pazienti che non ha mai visto, opponendosi alle ospedalizzazioni prescritte dai medici che li hanno in trattamento. Lui si sgranocchia un morto per settimana, di cui 36% di suicidi, credendo alle statistiche del ministero. Lui è il tredicesimo medico che si occupa del dossier medico di Marcel Vervloesem, ma il primo che lo pretende che sia stato curato correttamene in prigione.
Presidente di una ONG, Marcel Vervloesem denuncia l'industria delle immagini dei crimini contro i bambini dopo 1988. Jo Vandeurzen, ex ministro della giustizia, ha mentito scaltramente al senato per giustificare la sua incarcerazione. È dunque diventato un prigioniero politico. Nessun medico può pretendere di ignorare che è stato imprigionato per crimini di cui non era fisicamente capace di compiere nel suo stato di salute. Luiu ha pure malattie incurabili che giustificano la sua messa in libertà prima che la Corte dei Diritti dell'Uomo Europea lo imponga. Strasbourg ha dovuto moltiplicare le domande al Ministere della Giustizia, dipendente dal Dr Van Mol, per ottenere i documenti sempre assenti dal dossier. Nessuno è sicuro che Marcel potrebbe sopravvivere alle sue manovre per rimandare senza fine. Lui ha imposto 32 giorni di isolamento. Lui lo ha privato dell'acqua fresca per 21 giorni. Lui lo ha privato di cure fino alla sesta operazione di urgenza in dieci giorni che erano necessarie per salvargli la vita. Lui lo ha lasciato in tale stato, nel quale hanno dovuto rimuovergli una cancrena anche ossea, ciò che lo segna con un buco nel quale potrebbe mettere la metà di un suo pugno fino alla fine dei suoi giorni. Lui sarà ammanettato 24 ore su 24 all'ospedale. Le guardie passavano con dei camici infermieristici, per sorvegliarlo anche quando era nudo, ammanettato sul tavolo operatorio. Gli imponevano presenza e luce costante, anche durante la notte, in modo di assicurargli di non poter riposare. Il Dr Van Mol non spiega che nove suoi colleghi avrebbero avuto ragione nell'opporsi a questa incarcerazione. Lui ha l'originalità -strana per un medico - di addurre motivazioni giuridiche e non da medico.Il Belgio ha in effetti legalizzato la maggioranza degli sbagli professionali dei medici, con una giurisprudenza che li scarica di responsabilità,e così che il danno provocato potrà essere attribuito ad un'altra causa. Lui pretende dunque che Marcel si sarebbe trovato con un piede nella fossa, proprio per colpa di lui, perchè egli sarebbe stato fumatore, quando gli era stato vietato di fumare, mentre invece a casa sua, lui chiedeva ai suoi amici di andare a fumare in garage. I medici della prigione hanno detto a Marcel che loro
pensano il contrario, che il suo degrado fisico della sua salute sia
stato dovuto alle manovre dilazionistiche per dargli le cure necessarie
che avevano prescritto. I suoi reni erano quindi bloccati dopo l'ospedalizzazione
del 2005. Il suo diabete l'aveva condotto ad una condizione critica
prima di essere incarcerato, secondo loro. Loro hanno fatto tutti
gli esami possibili e le prescrizioni richieste, ma sarebbero stati
presi alla sprovvista, per una mancanza di autorizzazione.
Il centro medico della prigione di Bruges sarebbe "un piccolo ospedale ridotto, ma funzionale", secondo il ministro della giustizia. Il rispetto per i prigionieri malati, non assicura loro che un locale adibito al fumo\biblioteca, per avere contatti sociali. Si potrebbe dunque fare delle statistiche uniche, sul rischio di emorragia interna e cancrena ai fumatori passivi.
Dal tempo di Jo Vandeurzen, l'anziano padrone del Dr Van Mol, nessun tribunale gli avrebbe negato che un non fumatore dovesse essere messo in isolamento in prigione, per preservare la sua salute. Dopo, questo ministro ha dato le dimissioni, per essersi esposto ed avere influenzato il processo Fortis. Non si sa proprio nulla su cosa ci riserva il nuovo ministro della giustizia. In effetti, nel 1997, Stefaan Declerck, Il nuovo ministro della Giustizia, aveva fatto riferimento al lavoro di Marcel Vervloesem e della sua associazione ONG con molta ammirazione. Lui ha dato le dimissioni,a seguito dell'evasione di Marc Dutroux, che aveva trovato le chiavi per aprire le sue manette nella saliera. La portiera laterale del furgone incaricato di trasportarlo rifiutava di chiudersi. Lui è evaso ed una guardia campestre l'aveva arrestato quattro ore dopo nei boschi. Quando Marcel Vervloesem era trasportato in ospedale,
era accompagnato da due secondini, due poliziotti ed un infermiere.
Lui era attaccato ad una barella o ad una sedia a rotelle, non con
delle manette di cioccolato, ma con manette che lo ferivano. Lui perde
così la sua identità durante i vari ricoveri, dove diventava un "numero
anonimo". Lui perse i suoi diritti di essere visitato, i suoi
diritti di prigioniero ed il suo diritto di essere curato, quando
la sua salute non gli poteva permettere di evadere.
Il Dr Van Mol mantiene una confusione sapiente e programmata. I prigionieri non sono nè ammanettati, nè sotto sorveglianza quando sono operati, ma sono ammanettati per evitare che loro possano evadere. Un guardiano è presente per assicurare che il personale dell'ospedale possa lavorare senza rischio, ma che lui ,il detenuto, "non entra in sala operatoria che un quarto d'ora prima dell'intervento. "La camera dell'ospedale nel quale è sistemato il detenuto,è come una cella di prigione". Ciò permette dunque di ammanettare chiunque. "L’utilizzo delle manette dipende da un regolamento molto severo ed è sempre motivata nei singoli casi specifici. Queste decisioni sono dovute alle consegne ricevute e possono essere consultate," secondo il dipartimento di Giustizia. Ma ci sono anche i servizi di polizia che decidono quando sono in trasferta, secondo "la pericolosità del detenuto". Ciò potrebbe sembrare professionalmente lecito se non con contraddizioni assurde. Tutti possono fare quello che vogliono con un prigioniero fin quando portano un'uniforme, salvo che i medici curanti non abbiano nulla da ridire. Questi medici potranno tuttavia autorizzare che Marcel sia privato dei diritti di visite dei suoi amici in occasione delle sue prossime ospedalizzazioni, come se il dott. Van Mol ritenesse che la presenza delle guarde sia giustificabile per ragioni mediche, ma non quella delle persone che gli danno la forza di sopravvivere. Il Re non ha ancora firmato le leggi votate, che devono permettere ai tribunali l'applicazione delle leggi del belgio [programmate nel 2007] e di liberare dei prigionieri per motivi di salute. Questo incarico resta dunque nelle mani del Dr Van Mol, per una popolazione carceraria raddoppiata, con la prospettiva di uno stato che economizza anche su questo, con una riduzione di cure ridotte al minimo vitale. Il caos regna, per ragioni economiche,si dice, ma molto differenti da ciò che ci hanno fatto credere fino ad ora. Ogni
prigioniero è presumibilmente coperto da una assicurazione medica
dal 1994, ma siccome è lo stato che paga, il Dr Van Mol decide sulle
economie che possono essere fatte. Nel 2001, per esempio, un prigioniero
è morto di meningite alla prigione di St Gilles. Questo costituiva
un rischio per le persone che avevano avuto contatto con lui, secondo
il Dr Van Mol,non ci sarebbero state ragioni di farsi prendere dal
panico, continuava lui. Le guardie hanno ricevuto degli antibiotici
a titolo preventivo, ma i detenuti no. Gli stessi medici e farmacisti
dovettero combattere con lui per ottenere ciò che loro spettava, secondo
il Dr Luc Proot. Nel 2003, lo stato doveva 2 milioni d'euro à l’ospedale
di San Giovanni di Bruges per le cure effettuate sui prigionieri.
Il numero di tossicodipendenti in prigione garantisce più 20% d'epatite C., contro 1.2 % per l' insieme della popolazione. Il trattamento di questa malattia costa facilmente 20.000 euro per paziente, cioè 200 milioni di euro per l' insieme della popolazione carceraria in Belgio. Quest'importo supera da solo il bilancio totale che lo stato assegna al servizio sanitario nelle prigioni. Senza cure, l' epatite C. si conclude spesso in cancro o in cirrosi del fegato. I prigionieri sono dunque condannati a morte, per il fatto che lo stato li priva delle assegnazioni di cure sanitarie, tuttavia accordate alle persone condannate e liberate sotto condizione, o accordate un braccialetto elettronico. Un'altra ragione che influisce sulla messa in libertà condizionale e costruire delle nuove prigioni, è che la privazione di libertà provoca assegni di mantenimento ed un assegno di minimo vitale. Ciò diminuisce le assegnazioni di soldi ai portatori di handicap e le spese della sicurezza sociale. La penuria di braccialetti elettronici attuale risparmia un milione di euro ogni mese al Belgio, privando 1550 persone di ricevere questo braccialetto elettronico. Siccome i servizi igienici di Stato non possono far chiudere le prigioni, 10.000 alloggi sociali costano ben di più cari di 36 prigioni scadenti che concentrano prigionieri. Lo Stato deve pagare delle toilette per i prigionieri liberati con condizionale, ma può imporre dei secchi di plastica a coloro che restano in prigione. Il lavoro che nel mondo libero costa 9 euro all'ora,nelle prigioni è pagatoda 0,76 a 1,44 euros all'ora. I pochi soldi lasciati ai prigionieri ritornano allo stato,per dei prezzi senza concorrenza. Una telefonata, per esempio,è più cara in prigione che al Ritz, circa un euro al minuto, secondo se è fatta durante la settimana o durante il W/E. Il Dr Van Mol dovrebbe definire la quantità e la qualità degli alimenti necessari al mantenimento dei prigionieri in buona salute. Ma sembra che siano sottoalimentati, la maggioranza si trova i mezzi di acquistare alcuni cibi a tre volte il prezzo di mercato. Quelli che non hanno i soldi restano sottoalimentati. La questione è stata denunciata dall'osservatorio Internazionale delle Prigioni. Nulla è stato fatto per rimediarvi. Lo stato fa dieci volte il guadagno dei commercianti, perchè lui non paga nè tasse,nè imposte e nessun obbligo di rinnovare i locali. Si deve vedere un'infermeria di una prigione per immaginare
il mondo del carcere. A Bruges, una mezza dozzina di uomini sdentati,
gli occhi semispenti, il volto sformato dalla decalcificazione, si
radunano tutti rallentati nei movimenti, mettendosi vicini gli uni
agli altri. E' il loro numero che esce da una targhetta che fa sembrare
che la prigione vada bene, come il tatuaggio segnato sugli scampati
dai campi di concentramento. Loro non sono così magri, ma sono fisicamente
sfiniti che non assomigliano ai prigionieri che si vedono nelle sale
dei visitatori. Quali sono i crimini che giustificano che uno Stato
distrugga degli esseri umani, in nome di un ministero della Giustizia
che nega agli uni, ciò che il Ministero della Sanità concede agli
altri ?
Quelques sources: Vidéo avec le Dr Van Mol: http://www.brusselnieuws.be/multimedia/video/060213_gevangenis |
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