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Droit
Fondamental
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PSICOSI "STOP KINDERPORNO" IN BELGIO
Jacqueline de Croÿ - 1ier mars 2009
La giustizia belga e Child Focus sono vivamente preoccupati dell'associazione olandese STOP KINDERPORNO, che prevede di mettere in linea un sito Internet per permettere ai belgi di localizzare i quartieri dove vivono i pedofili.
- Ciò rischia di ingenerare una psicosi ingiustificata nella popolazione, secondo Child Focus, che teme che i pedofili non si nascondano più e rifiutino i trattamenti per "reintegrarsi" nella società.
- E' della giustizia di occuparsi delle persone che sono condannate e di prendersi cura delle vittime, secondo Stefaan De Clerck, ministro della Giustizia belga, che dice che le iniziative private ed i siti internet non porteranno soluzioni importanti.
- Un sito web che si riferisca ai pedofili e li identifichi è illegale, quasi criminale, secondo la Commissione della Protezione della Vita Privata, che allude ad una cultura da"linciaggio mediatico".
La produzione di immagini di pornografia e di tortura di bambini è abbastanza motivata per il facile profitto, ciò che neppure si può immaginare. Questa però non è una malattia, nà una devianza sessuale, ma un crimine che non emerge dalla vita privata.
Stefaan De Clerck è ben cosciente del problema, dopo il 1998. Le ricerche di Marcel Vervloesem, dell’ONG Werkgroep Morkhoven, avevano permesso di rintracciare un ragazzo rapito a Berlin, in una rete di prostituzione belga, olandese e portoghese. Lo diceva allora il quotidiano 'Algemeen Dagblad' :
- Tutti sanno che tali cose si dimenticano dopo molto tempo. (…) Avendo constatato che il governo ha chiuso gli occhi sulla pedopornografia, il cittadino si sostituisce sempre più nei ruoli della polizia e della giustizia, come l’Associazione Senza scopi lucrativi Morkhoven. Questi sono dei pirati in un certo senso. Io ho parlato,quando ero ministro,con questa gente, ma sono rimasto molto sulle mie. Questi sono loro stessi contestati,ma non li si possono ignorare. Hanno inoltre a loro disposizione informazioni importanti. Pertanto danno queste informazioni al governo,bisogna dar loro credito maggiore.I nostri organismi sarebbero inutili, se la giustizia e la polizia facesse il loro lavoro. La cultura del linciaggio è riservata a coloro che denunciano le reti pedoporno. La giustizia tratta sistematicamente questi casi alla stessa maniera:
- Jean-Claude Krief, che aveva denunciato la rete CORAL e la foto del magistrato francese senza mutande con un ragazzino di 11 anni, è stato imprigionato per ricatto.
- Un Re Yoruba è stato imprigionato per due mesi, accusato di traffici per cui si era costituito parte civile contro colui che aveva condotto i suoi bambini nei bordelli di Bruxelles. I piccoli principi sono stati rinchiusi in un orfanatrofio per sei anni.
- Marcel Vervloesem, dopo aver parlato col Ministro De Clerck, ha scoperto più di 100.000 foto di pedopornografia e di torture di bambini: lo schedario ZANDVOORT. Lui ha inviato questo dossier alla giustizia, dove si trovava il magistrato senza mutande. Lui è stato ricompensato con un imprigionamento ed è nella spasmodica attesa che il tribunale Europeo dei Diritti dell’Uomo lo liberi dai crimini di cui è stata provata l'incapacità di compierli.
- La Giustizia di Bordeaux giudicherà questo lunedì, la denuncia di estrema urgenza di un uomo di cui il Procuratore BERTOSSA (Svizzera) ed il giudice RINGOT (Franciae) presumono che il figlio sia negli schedari della rete ZANDVOORT. Il padre ha ottenuto la custodia esclusiva del figlio e l'incarcerazione della mamma. Lui l'accusa attualmente di "intralcio all'intimità della sua vita privata". Lui domanda l'oscuramento del blog Internet dell'exmoglie che dimostra che il figlio ha contratto una malattia venerea all'età di 7 anni.
Questo blog ha permesso alla madre di ottenere degli aiuti. Lei ha così scoperto che il padre gli aveva nascosto di essere stato un ruffiano e che era stato riabilitato, in assenza di 88.798 pezze giustificative del suo dossier. Lei ha potuto sapere che era stata condotta in una trappola dagli amici del magistrato senza mutande, che lei aveva chiamato in suo aiuto. Lei era stata imprigionata per sette mesi illegalmente, per far cadere i suoi ricorsi. Inoltre era stata tenuta in isolamento, verosimilmente per prevenire che la stessa incontrasse in prgione altre vittime di suo marito. Lei ha, per mezzo del suo blog, trovato delle informazioni che le danno speranza nella giustizia.
Il magistrato senza mutande ha lanciato su Internet una foto di suoi sosia. Ma la biometria attuale si calcola matematicamente con l'evoluzione del medesimo, ciò che permette di evitare false identificazioni, anche tra gemelli. La giustizia francese è invitata a fare una valutazione biometrica della foto del sosia ed una foto recente del magistrato. La domanda riguarda le ricerche che sono state fatte per trovare questo sosia, ciòche lui non può fare evidentemente da solo,a partire dal suo tribunale.
Si comprende l'irrequietezza della giustizia belga di fronte a STOP KINDERPORNO, perchè il solo dossier Dutroux copre la documentazione dei pedocriminali più dannosi. Il Ministro troverà una soluzione ascoltando le vittime ed i testimoni, non terrorizzandoli, o imprigionandoli o nel negare la loro esistenza.