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Droit
Fondamental
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L'UE accetta ciò che la Russia rifiuta. Marcel Vervloesem deve rinunciare alla sua domanda di libertà con condizionale per ragioni di salute. Lui è di nuovo minacciato di morte per divieto di ospedalizzazione, e va oltre il rischio di coma diabetico.
IL KREMLINO FA SALTARE IN ARIA IL SISTEMA CARCERARIO RUSSO
Jacqueline de Croÿ - 15 décembre 2009
Il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha silurato il capo dell'amministrazione penitenziaria della città di Mosca, il direttore dei centri di detenzione provvisoria e il capo dell'amministrazione medica di tutte le prigioni russe il 4 dicembre 2009, in ragione delle violazioni sistematiche del regolamento in materia di assistenza medica nei centri di pena. Questa decisione fa seguito all'inchiesta sulla morte in detenzione provvisoria dell'avvocato Sergueï Magnitski, cui i servizi penitenziari avevano risposto "tu ti curerai qunado uscirai di prigione".
Mr Magnitski era stato arrestato alla fine del 2008, dall'ufficiale contro il quale aveva sporto denuncia per complicità in un furto di 230 milioni di dollari, ed è stato imprigionato per una complicità di frode fiscale di 16 milioni di dollari. L'avvocato è stato assassinato il 16 novembre 2009, da violazioni sistematiche del regolamento in materia di aiuto medico in prigione, con la complicità della stampa che ha atteso la sua morte per far esplodere lo scandalo.
Marcel Vervloesem è stato incarcerato sulla base di una montatura identica a quella che ha ucciso Sergueï Magnitski, ma nel quadro di un dossier dove la sua ONG denunciava lo sfruttamento sessuale dei bambini, rinchiusi nei vari pensionati istituzionali dello stato. Lo stesso anche i suoi accusatori hanno rifiutato di farsi rappresentare da un avvocato all'udienza della settimana scorsa, che doveva stabilire anche i loro compensi. Loro rimproverano ai magistrati ed agli esperti di aver respinto le confessioni di uno di loro che avevano avanzato denunce menzognere sotto la minaccia dell'attuale presidente del consiglio della polizia. Questo funzionario è solamente oggetto di una trentina di processi verbali per fatti contro il buon costume, tra cui una denuncia di ciascuno di questi giovani, ma questi processi verbali che non sono mai stati portati avanti.
Comme Sergueï Magnitski, Marcel Vervloesem è stato oggetto di una completo capovolgimento delle accuse. Lui è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale, a dispetto dei certificati medici che stabilivano che lui era troppo ammalato per violentare chiunque o sopravvivere in prigione. Lui è sopravvissuto a 71 giorni di rifiuto della dialisi, ad una amputazione per cancrena ed ad una doppia operazione a cuore aperto... nelle condizioni opposte a quelle prescritte dai medici. Lui aspetta dopo il10 settembre 2008 il protocollo di cure prescritte per il suo cancro metastatizzato, e dopo il 16 aprile 2009, il trattamento prescritto per un'aritmia persistente. Lui è stato ammanettato durante 591 ore "per ragioni di salute, non di sicurezza".
I giornalisti si sono fermati di annunciare le ospedalizzazioni di Marcel Vervloesem, poichè quelle mettevano in evidenza la mostruosità del sistema carcerario belga. Loro telefonano ogni tanto alla prigione, più spesso dopo due giorni, poichè il tasso della glicemia ha superato la soglia massima del coma diabetico. Nulla è previsto per far pressione affinchè lui ottenga le cure necessarie che la legge gli concede. Voi non sentirete più parlare di lui che non quando sarà morto.
I russi sono stati i primi a scendere sulla luna. Loro sono stati apparentemente i primi a voler annullare la legalizzazione degli assassini in carcere per coprire la corruzione. Il Kremlino ha fatto saltare il sistema carcerario russo, silurando gli omologhi di Hans Meurissen, direttore del servizio dell'esecuzione delle pene e del Dr Francis Van Mol, direttore dell'amministrazione medica delle prigione belghe, per le violenze di assassinio identico a quello belga cioè del regolamento in materia di aiuto medico. E' impensabile,ma vero in Belgio.
Al contrario, Marcel Vervloesem è obbligato a rinunciare di domandare la libertà con condizionale, per sbarazzarsi una volta per sempre di quei servizi psicosociali, perchè loro pianificano di impedire la sua liberazione dalla corte Europea dei Diritti dell'Uomo per il motivo di una inchiesta in corso. Questa poi sarebbe la sola sua fortuna di uscire dalla prigione in vita, piccola ma possibile.