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Droit Fondamental

Erwin e il bottino del Ministero di Giustizia

22 octobre 2009

Marcel Vervloesem resterà in prigione, finchè lui non confesserà le violenze sessuali che risultano nelle denunce che i tribunali belgi hanno riconosciuto pagate 15.000-FB, così avrebbe deciso il ministero di giustizia.

Erwin è un giovane psicologo di 28 anni, impiegato al servizio sociale della prigione di Turnhout. Lui ha detto a Marcel che un documento che ha preteso essere scomparso, ma non è così, e di cui una parte del contenuto è menzionata nella sentenza, è conservato nei computer del ministero, ciò che significa che la sentenza è stata dettata per filo e per segno dal ministero piuttosto che dal giudice. Erwin ha egualmente letto a Marcel,ciò che lui ha presentato come una nota interna del ministero, che vieta di liberarlo prima che la sua agonia non sia abbastanza profonda perchè lui non possa più dire addio alla sua famiglia ed ai suoi amici, anche se la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo deciderà che la sua condanna è illegale.

Il Servizio cui appartiene Erwin faceva il suo lavoro normalmente, dando il suo consenso perchè l’Ospedale Universitario di Lovanio assicurasse delle cure ambulatoriali a Marcel, fino a quando un giorno viene ordinato dal ministero di congelare il dossier. Erwin è allora partito per le vacanze. Il ministero tentò di costringere Marcel di accettare 12 ore di auto ammanettato in una gabbia, per un esame che si poteva fare in qualche ora in qualsiasi ospedale locale. Abituato a non sopravvivere se non con dei miracoli, Marcel ha rifiutato.

Ieri, Erwin ha detto a Marcel che lui non sarà liberato,che se lui non confessa i suoi reati sessuali, notoriamente come quello dell'attuale Présidente del Consiglio di Polizia, che tutti i tribunali belgi hanno riconosciuto come inventato di sana pianta. Più straordinario ancora : Erwin ha letto dettagliatamente il contenuto di una lettera di minacce inviata a Wendy Vervloesem, la figlia di Marcel, che è egualmente oggetto di persecuzioni dallo stato belga, cosicchè la persecuzione della banda dei perversi bozzi e ignoranti,che ha messo in atto una manfrina per far incarcerare suo padre, pagando 375 euro ciascuno, fa il suo lavoro sporco.

Marcel potrebbe essere liberabile per buona condotta dopo il 4 settembre scorso, ma il ministero avrebbe deciso ugualmente di rinviare il giudizio di liberazione a dicembre, poichè sarebbe dovuto già arrivare ad una decisione, ma "il caso è troppo delicato per i media", secondo Erwin. Il giovane uomo sapiente gli ha spiegato che c'è stato un grosso sbaglio dei media di Internet delle ONG, che spiegano l'applicazione del diritto internazionale in Europa, in materia di criminalità organizzata. " Sono tutti dei pazzi e degli scostumati che dovrebbero tutti essere chiusi in psichiatria", ha affermato lo psicologo, che gli ha chiesto: "Tu vedi i risultati dei contatti con questi fuorilegge ?" Altro che principi, conti, baroni e medici pazzi o criminali, tutti da rinchiudere come ai vecchi tempi di Stalin, se no loro rischiano di corrompere i prigionieri con un'informazione sbagliata.

Erwin assicura di aver ricevuto, assieme allo psichiatra Delander, il potere di vietare a Marcel, ogni invio postale, comunicazione telefonica, visite o congedi penitenziari, durante gli altri tre anni a venire, se questi esseri abbietti sopradescritti continueranno a pubblicare i loro articoli. Poi sarebbe una regola abituale di ammanettare un prigioniero per 591 ore per ragioni "non di sicurezza, ma di salute", secondo lo psicologo, che spiega che ci sono abbastanza persone ammanettate in prigione, e degli ammalati che muoiono in prigione per provare tutto questo.

Queste minacce sono, presumibilmente fatte a Marcel per invitarlo a ritornare volontariamente al centro di sterminio di Bruges, in modo che la sentenza di dicembre faccia rilevare da questo tribunale, che lascia che sia il ministro della cosiddetta giustizia a dare la sentenza definitiva. Le condizioni di prigionia lì sono talmente abominevoli, che è impensabile da fare, e che non c'è nessuna differenza purtroppo se questa sentenza dettata dal ministro, sia pronunciata ad Anversa, a Gand, piuttosto che a Mosca. Si accetta quindi il rischio del pronunciamento di Anvers, dove non si può mai sapere, c'è forse la separazione dei magistrati che rispettano ancora la divisione dei poteri.

La mafia olandese paga molto profumatamente gli alti funzionari, per la violazione delle leggi internazionali che favoriscono i loro impiegati ed eliminano coloro che li denunciano, questo è stato detto da un ex prigioniero, che ha condiviso la sua cella con un membro della rete che l’ONG di Marcel Vervloesem ha reso pubblica.

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