Ultima manfrina del KGB che manda di nuovo
Marcel Vervloesem in prigione
Quando si vuole far capire che lo schedario Zandvoort non rivela
una rete di sfruttamento sessuale di bambini, ma un’orchestra dei
maestri cantori impiegati dal KGB, il testimone principale è incarcerato
ed il manoscritto delle sue memorie è acquisito dalla polizia visto
il passato del testimone e per la sicurezza pubblica"!
BELGIO. La 17a calunnia che manda Marcel Vervloesem in prigione
è istruita dai medesimi magistrati che hanno istruito le manfrine
precedenti contro Marcel, da dove quindi si continua la persecuzione
pre errori di procedure cronicizzate. Marcel è il fondatore dell’ONG
Morkhoven, che il KGB durante 25 anni credeva che si trattasse di
una rete pedocriminale. Lui ha spiegato i loro “crimini” citando
e producendo 88539 foto di veri crimini sessuali su bambini con
referti giudiziari accompagnatori.
Il Kremlin non è riuscito a far abbandonare i nostri siti Internet
dopo che noi abbiamo scoperto che i funzionari suoi che avevano
avviato i tentativi di uccidere Marcel si erano incaricati egualmente
di uccidere il comandante di Guerra Ceceno. Lo sfruttamento sessuale
di questi bambini per ragioni politiche son state spiegate da Wanja
Götz, che ha assicurato per anni la coordinazione del KGB e la STASI
in questo dossier, ma però ci necessita un elemento chiave che comprovi
l’estraneità o meno al KGB per esserne convinti. Questo spiega tra
l’altro che l’accusa è legata a dei dossier anche di altri campi
criminali come il terrorismo finanziato da Mosca, la presa in ostaggio
di un ragazzo di stirpe reale Yoruba dalle autorità belga e delle
azioni distruttive di molteplici sette.
I servizi segreti russi hanno cambiato sette volte di nome prima
che il KGB fosse ribattezzato FSB, pur continuando ad utilizzare
i medesimi metodi dopo il 1917. Götz è stato inviato nella Germania
dell’Est nel 1969 sotto copertura come un impiegato per gli "Scout
della Siberia". In seguito è stato inviato all’Ovest sotto
copertura di un santone di setta, poi di un rabbino negazionista
dell’olocausto. Lui ha incontrato Putin quando era direttore della
"Casa delll’amicizia germano-sovietica" a Dresda dal 1985
al 1990.
Götz ha ottenuto la prima pagina del giornale "Berliner Morgenpost"
nel marzo 2003, all’indomani di un intervista con Putin sull’argomento
di quello che si chiama " la seconda tappa della riunificazione
della Germania". Lui aveva dunque un obbiettivo politico, quando
ha spiegato che dirigeva una sezione di sei agenti incaricati di
fotografare i bambini messi nelle istituzioni alla merce di chiunque
era utili per farli cantare . Numerose personalità tedesche sono
state costrette a dare le dimissioni in seguito alla caduta del
muro di Berlino "come sottofondo c’era la rivelazione di uno
scandalo per pedocriminalità", dice lui.
Il ricatto corrisponde in tutto e per tutto al caso Zandvoort.
Il dossier spiega il torbido comportamento di centainaia di personalità
nelle dozzine di strutture per bambini sotto la giurisdizione di
diversi Stati. L'impiego di otto persone per realizzare dei fotomontaggi
si giustifica per far cantare delle persone il cui torto maggiore
è stato di essere stupidi. Del resto i sabotaggi giudiziari identici
in tutto il mondo corrispondono ad una gigantesca operazione amministrata
come vuole il KGB, e non ad una semplice accozzaglia di malfattori.
Götz testimonia che una delle sue misisoni, consisteva nel valutare
le capacità dei maestri cantori di Rainer Wolf prima che la STASI
non simuli il suo distacco per Berlino-Ovest. Wolf è il patrigno
di Manuel Schadwald, un ragazzo sparito a Berlin nel 1994, di cui
la ricerca ha condotto Marcel Vervloesem allo schedario Zandvoort.
Gina Bernard-Pardaens, una collaboratrice di Morkhoven, è stata
assassinata dopo aver scoperto i legami tra Wolf con la STASI.
Götz dice di aver incontrato Marc Dutroux, il pedocriminale e serialkiller
belga, durante l’attività nel KGB. Nihoul, il capo dell’associazione
di criminali di Dutroux, ha dichiarato alla televisione che lui
organizzava "degli incontri raffinati con minori " con
delle personalità, che aveano un interesse comune con il Kremlino.
La connessione tra le varie reti è rafforzata da un contratto di
lavoro tra la donna di Nihoul e uno dei fornitori di bambini della
rete Zandvoort. Chiaramente, solo il KGB aveva le infrastrutture
richieste, in un paese così piccolo come il Belgio, per assassinare
una trentina di testimoni che davano fastidio prima del processo
Nihoul/Dutroux.
Le ricerche di Morkhoven sono arrivate alle prove che la rete impiegava
sulle sue proprie vittime il ricatto. Vi si ritrovano un mucchio
eccezionale di bambini naturali o di soggetti con la personalità
da fallimento che sono presentati come eroi dei romanzi russi. Tutti
cercano di comprendereche cosa è questa rete pedocriminale, chiaramente
nell’ignoranza di conoscere chi fa ballare le persone come marionette.
Molti sono stati intrappolati nelle sette o nuovi movimenti che
danno loro la speranza di mettersi in sesto, ma che sono egualmente
sotto il controllo del Kremlino, credendo che sia anche una copertura
proposta dal Cremlino stesso. Quelli che intravvedono la possibilità
di uscirne capiscono che la loro vita sentimentale e professionale
sarà sempre intralciata da manfrine e sbagli amministrativi, senza
comprendere ciò che sta loro arrivando addosso.
I sabotaggi giudiziari russi consistono nel criminalizzare le persone
in misura tale da spiegare la politica nauseabonda di Putin, senza
discriminazione. Stuart Syvret, l’ex-ministro della salute ed affari
sociali di Jersey, è restato in carcere per due mesi alla fine del
2011 per aver pubblicato sul suo blog un processo verbale sugli
abusi sessuali dei bambini nell’istituto di Stato "Haut-de-la-Garenne".
Non c’era dunque ragione che Marcel si sottraesse all’ intrigo
di turno per rovinare la vita di testimoni.Il KGB ottiene ciò che
vuole dai giovani tossici con un misto di manipolazione mentale
e ricatto. Loro ottengono anche atti di terrorismo e denunce così
assurde, che queste ridicolizzano alla grande i magistrati che danno
loro credito, o i malati stessi che avviano queste stesse denunce.
I magistrati di Turnhout hanno avuto l’originalità stupefacente
di accusarlo di aver violentato un ragazzo di 15 anni quandi era
in carrozzina, con una gamba ingessata e piena di chiodi di osteosintesi.
Loro hanno impiantato 17 accuse una più ridicola dell’altra. Le
prove della sua innocenza era tali per cui hanno dovuto far sparire
42 documenti dal suo dossier, non lasciando che un tutore in legno
di bambù come prova della violenza sessuale.
Marcel è stato incarcerato 700 giorni, privato dei suoi diritti
di prigioniero, tra cui il non trattamento del suo cancro metastatizzato,della
sua insufficienza renale, delle sue deficenze cardiache e del suo
diabete insulinodipendente, dunque volevano ucciderlo alla moda
moscovita. Lui è sopravvissuto grazie a Dio. Il giudice Rob Perriëns
l’ha liberato stigmatizzando finalmente lo "sporco ruolo della
stampa" e dicendogli : "Voi avete visto bene i vostri
nemici, ma voi non avete visto i vostri amici che hanno fatto appelli
in tutto il mondo per salvarvi".
Il comune "sudicio ruolo della stampa" è assicurato dal
KGB, che ottiene la condanna dei giornalisti integerrimi a pagare
fino a 20.000 euro quando loro fanno il loro lavoro in modo corretto.
Altri invece non esitano a pubblicare sotto dettatura i dictat di
Mosca, ciò che spiega perché la stampa occidentale assomiglia molto
alla stampa russa. Il ricatto ed il controllo della stampa spiegano
anche perché nessun partito politico interviene ad opporsi a simili
scandali.
Le condizioni di liberazione di Marcel ci avevano vietato di avere
contatti con lui per il motivo che io avrei potuto spingerlo a crimini
più gravi che l’avrebbero condotto di nuovo in prigione, ciò vuole
dire che non è possibile nessuna diffusione di informazioni sulle
rete pedocriminale. La sopravvivenza miracolosa di Marcel spiega
la nuova e ridicola accusa, poco prima che lui fosse definitivamente
liberato, dunque sono arrivati ad applicare nuove condizioni che
vietano di rivederci.
Marcel è accusato, al’età di 59 anni e senza prostata da sei anni,
d'aver tolto le mutande ad un tipo tossico che avrà 18 anni in maggio,
per accarezzargli le chiappe. Il tipo,troppo intelligente, sarebbe
tornato due giorni dopo da Marcel per farsi violentare, piuttosto
che andare alla polizia a far denuncia, perché sarebbe stato terrorizzato
con minacce di morte da Marcel. Il KGB sembrerebbe aver considerato
lo stato di salute di Marcel e gli ha persino trovato "un uomo
mascherato per suo complice". Questo non è il solo delirio
del denunciante. La polizia ha in effetti stabilito che lui,l’autodichiaratori
violentato, si sarebbe nascosto presso uno dei suoi amici per far
credere che dei vicini l’avevano sequestrato ed abusato. Lui ha
anche spiegato che sua madre aveva tentato di dormire con lui, per
giustificare che lui aveva rotto i mobili e l’aveva picchiata. Poi,
la polizia ha confiscato una bottiglia di gas da ricarica degli
accendini con la quale lui ed i suoi amici si drogavano, e nel contempo
una ragazzina di 14 anni è annegata nei fossati del Palazzo di Giustizia
di Turnhout, sotto i loro occhi imbambolati dalla droga. Lui ha
egualmente minacciato PER ISCRITTO la nipote di Marcel per far credere
che anche lei sarebbe stata violentata se lei non lo sosteneva nelle
accuse contro suo nonno. Ammiriamo il suo QI fuori dalla media!
L'esperto giudiziario rifiuta ogni possibilità che Marcel abbia
potuto commettere i fatti di cui è accusato. Ha rispettato le condizioni
della sua liberazione. Io non lavoro più al dossier della pedocriminalità,
ma alla persecuzione dei ceceni nell'UE. Le KGB/FSB utilizza generalmente
delle formule che sono identiche alle loro paur. Il mantenere Marcel
in prigione "visto il suo passato e per la sicurezza pubblica”
indica il fine troppo evidente di impedire di lavorare per i dossier
ceceni.
I dossier ceceni fanno in effetti comparire con evidenza che Putin
si è assicurato il controllo della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Delle sentenze che vanno oltre l’irragionevole e che rifiutano sistematicamente
il diritto dei ceceni ad essere giudicati in un equo tempo e ragionevole.
Con lo stesso trattamento ormai inveterato, Strasbourg aspetta oltre
quattro anni che Marcel muoia definitivamente per chiudere il suo
dossier in un quadro di procedure che dovrebbe emettere un giudizio
in 24 ore.
Il trattamento mediatico dei dossier KGB è sorprendente ed impressionante
al fine di ridicolizzare il tutto al prezzo di qualsiasi menzogna.
Le storie sui ceceni si rivolgono principalmente a nascondere le
loro gloriose origini, immortalate nell'Iliade nel 9o secolo avanti
Cristo. Il capo della resistenza cecena sarebbe un "emiro autoproclamatosi
tale", come Marcel sarebbe "un cacciatore autoproclamatosi
tale di pedocriminali”. Ora, i ceceni sono gli ultimi discendenti
dei cittadini dell’antica Grecia, ciò che ne fa dei principi autentici,
della più antica famiglia reale del mondo. Quanto a Marcel, lui
non avrebbe mai cacciato i pedocriminali, ma stanato una dozzina
di marionette del KGB.
Marcel ha un cancro metastatizzato da più di sette anni, e secondo
le statistiche non danno che cinque anni di vita quando è curato,
ma non è il suo caso. Non si comprende la fretta di far morire un
uomo in tale stato. Si dovrebbe adottare la saggezza che hanno mantenuto
i nobili ceceni a dispetto della semimillenaria persecuzione russa:
"Non c’è nulla da fare il tal caso,ma Dio non permetterà che
tali crimini restino impuniti." Ma qui si ragiona differentemente.
Da parte mia, io credo che i russi saranno dannati se non si arriverà
in Russia a sbarazzarsi di Putin, che pensa di dominare il mondo
con lo sfruttamento sessuale dei bambini ed i genocidi programmati.
Quanto a questi che tollerano il ricatto, loro non valgono di più
dei loro collaboratori nazisti passati e presenti.