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I più grandi eroi dell'antica grecia sono ceceni!  

I più grandi eroi dell'antica grecia sono ceceni!

Jacqueline de Croÿ - 28 mai 2011

I ceceni portano avanti le radici della loro cultura tradizioni che durano da 33 secoli. Il loro diritto abitudinario, che è costituito da leggi democratiche originali, prova che sono loro stati rubati dei diritti acquisiti 25 secoli fa. Loro sono lo specchio del codice di onore, dei diritti delle donne, del minore, degli anziani e della libertà di culto nella Grecia antica, che non sono invece garantiti nell' UE. Il saluto ceceno è il saluto frigio e data di un mezzo millennio prima del terrificante saluto di Giulio Cesare !

I Ceceni arrivano da Gargara, dalla zona più alta del monte Ida della Troade in Frigia, secondo Strabone, uno storico e geografo greco, precettore dei figli di Pompeo. Questo generale romano di essere sembra essere con condivisioni dei discendenti degli atleti dei giochi fisici, venuti ad assistere i loro alleati georgiani nel 66 a. C. per respingere la sua armata. Il vecchio sito montagnoso dei ceceni è chiamato Kaz Dag, presso Edremit in Turchia, non lontano dalle rovine di Troia.

Gli antenati dei ceceni erano i sacerdoti del culto di Apollo, cittadini greci, dunque liberi, proprietari terrieri, detentori di diritti politici e per la maggioranza appartenenti a famiglie ricche. Loro appartengono dunque alla più antica nobiltà del mondo. Loro parlano il frigio, una lingua indoeuropea che si credeva morta, di cui si è detto che " la classificazione non è così sicura" e che questa è "forse una derivazione del greco antico". I ceceni sono stati esiliati nello stesso momento in cui tutti i rappresentanti degli altri culti tranne quello di Zaratustra nel 514 a.C., quando sono stati sotto il dominio della Persia.

Ciro II ha fondato la grande Persia con la conquista della Lidia che comprendeva la Frigia, poi l’Egitto, l’Asia centrale e Babilonia. Il re di Persia era considerato la rerincarnazione del dio Zurvān, che diseredò il suo primogenito, Ahriman qualificato come tenebroso e fetido, a favore del suo gemello minore, Ohrmazd qualificato come essere luuminoso e dall'odore soave. Poichè il dio delle tenebre era nato per primo, secondo Zaratustra, lui regnerebbe per 9.000 anni, prima che il dio luminoso non arrivi a vincerlo e regnare come dio unico. Come Zurvān, Ciro diseredò il suo primogenito Bardiya, in favore del suo minore, Cambise II, che divenne così la reincarnazione del futuro dio unico.

Se Ciro risparmiò la minuscola isola di Samo, è stato per Policrate, il figlio di un ricco commerciante che conquistò il trono per sconfiggere i rappresentanti dei culti che davano fastidio a Cambise. Policrate fece affittare cento navigli, che erano prigioni galleggianti previste per richiudervi 5.000 prigionieri sotto sorveglianza di 1000 arceri. Lui rovesciò l'oligarchia di Samo, nel 538 a.C. nell'occasione di una festa in onore di Nefele e Ixion, da cui sono usciti gli esseri metà uomini e metà cavalli, che sono i centauri della mitologia greca.

La leggenda assicura che Policrate avrebbe allora bandito suo fratello, Silosone, e Pithagora, ma sembrerebbe che loro sono stati messi tra i rematori, e che loro remarono per 16 anni. La rappresentazione dei culti greci era assicurata da atleti che partecipavano ai giochi olimpici in onore di Giove, ai giochi ismici in onore di Poseidone, ai giochi pitici in onore di Apollo, o ai giochi nemeni in onore di Giove e di Eracle. La sola maniera di annientare degli uomini così forti era di dichiararli criminali e richiuderli. I ceceni continuano a perpetuare il loro culto dello sport dopo 25 secoli. Loro sono campioni di boxe, della corsa di fondo, del combattimento a mani nude e di resistenza, cioè loro sono stati campioni di pugilato e di corsa dolica a Delfi, dove facevano 24 giri di pista e cioè 4.28 km.

I filosofi hanno contato gli incontri di Pitagora con tutti i rappresentanti dei culti, senza osare dire che il" padre della filosofia" correva dietro le giumente piuttosto che alle ragazze, nella speranza di generare un centauro. Le loro tradizioni ci forniscono che i ceceni, erano allora chiamati " Gli iniziati del monte Ida". Loro hanno remato con Pitagora ; con Perecide, il mago e predicatore di Siro ; coi discendenti di Mokos, profeta di Sidone ; con gli ierofanti della Fenicia, preti eruditi nei misteri del sacro ; coi magi della Caldea ; con le donne di Lesbo, forse perchè queste erano più forti degli uomini; con gli orfici della Tracia, così come i preti e sacerdotesse di Delfi, di Tiro e di Biblo.

Cambise II salì al trono nel 529 a.C. e continuò il progetto di suo padre. Lui ridusse in schiavitù gli ierogrammati di Memfi e di Diospoli, che erano i preti egiziani che custodivano gli archivi sacri e segreti. Lui comandò quaranta quarante triremi a Policrate nel 526 a.C., in previsione della distruzione di 6.800 indovini del culto di Samoa, per farli vogare, piuttosto che di lasciare ancora luoghi degli dei infernali.

La morte di Cambise e l'ascesa al trono di suo fratello, nel 522 a.C., provocarono un grande disordine. Oroiti di Sardi, il governatore della capitale della Lidia ne approfittò per sottomettere Policrate, che lo fece crocifiggere, prima di liberare i 5000 rappresentanti dei culti dalle sue prigioni galleggianti. I generali Persi, che temevano Bardiya credendolo probabilmente una reincarnazione del diavolo, lo fecero assassinare. Loro allora misero sul trono Darius I, che bandì tutti i rappresentati dei culti meno quello di Zaratustra, nel 514 a.C.

I ceceni sono partiti con le loro famiglie alla ricerca di una montagna e loro l'hanno trovata in Cecenia. Loro dovevano essere circa in 400, se ci si basa sul numero di ceceni prima del genocidio russo e l'evoluzione della popolazione ungherese in un millennio. Dopo, il significato della parola "gargara" in ceceno è diventata "prossimo,vicino,imparentato", senza dubbio rapportandosi ad una vetta innevata ed ai pascoli che loro ricordavano come Gargara quando loro sono arrivati in Cecenia. Due secoli più tardi loro non hanno esitato ad accogliere gli Sciti ed i Sarmati , perchè avevano partecipato alle spedizioni contro il terribile Dario. Loro possono adottare, ma non possono mischiarsi, secondo la cultura greca.

Il lupo, emblema di Apollo, è diventato lo stemma della Cecenia in omaggio a colui che custodì le truppe reali al monte Ida, quando Poseidone costruiva le mura di Troia. I ceceni amano i lupi, perchè è il solo animale al mondo che non abbandona i suoi orfani, ma li adotta e li educa tra i propri lupacchiotti. Apollo è il dio del canto, della musica e della poesia. E' anche il dio delle purificazioni e delle guarigioni, ma può inviare la peste col suo arco Lui è ugualmente uno degli dei principali capaci di profetizzare.

I ceceni hanno trovato delle nuove divinità nelle rocce, nelle acque e nelle montagne circonvicine, per spiegare i miracoli della natura, dove lei conserva gli strani destini. Loro hanno conservato la cultura frigia, che ha molto influenzato la cultura greca. Loro erano già molto progrediti nell'età del bronzo, cioè 5000 anni fa, e molto noti nelle conoscenze della musica e dell'astrologia. Le danze cecene comportano anche ai nostri giorni l'incrocio delle spade, così come si faceva nell'antica grecia.

I ceceni hanno lasciato la Grecia alla nascita della democrazia e ne hanno adottato le leggi, che loro chiamano "Lamkerst". Una priorità è stata data alla libertà dei culti, ciò che si spiega in un epoca dove c'erano molti dei, per cui si era liberi di scegliere i propri preferiti. I ceceni sono stati liberi dunque du accettare l’Islam, ciò che è avvenuto tardivamente, al XVIII secolo. Loro hanno scelto un rito sunnita intriso di sufismo, molto dolce, in accordo col loro ricerca dell'amore di dio con una interiorizzazione, la contemplazione e la saggezza. Loro hanno visto nella Charia un mezzo per migliorare le leggi del Lamkerst, con una nuova serie di regole dei diritti chiamati Adat.

Queste leggi escludono le donne, i bambini edi vecchi, perchè queste vietato di punirli, ma queste obbligano gli uomini ad assicurare il rispetto dei loro diritti. Tutta la cultura cecena è basata sul rispetto. I risarcimenti si pagano in vacche, il cui numero dipendeva dall'importanza del clan della vittima.

Non c'era un crimine più grave di un uomo che assassinava la sua donna. Questo poteva costare 85 vacche, quando uccidere un notabile di un clan potente costava 63 vacche e quello di un clan povero costava solo 21 vacche. Le regole dell'ospitalità condannavano più severamente di uccidere chiunque era stato invitato : 7 vacche per il padrone di casa e 63 vacche alla famiglia dell'invitato ucciso.

Ancora, un uomo che palpeggiava una donna era punibile con la morte. Nel migliore dei casi, questo fatto conduceva ad un divieto di sposalizio per regolamento tra fratello e sorella. Era vietato ad una coppia di mettersi assieme all'interno dello stesso clan. L'assenza di consanguinietà spiegava la costituzione robusta dei ceceni.

I costumi legato allo sposalizio sono identici dopo 33 secoli. I ceceni avevano in effetti adottato il Principe Paride di Troia, abbandonato alla nascita sul monte Ida, perchè gli oracoli avevano predetto che lui avrebbe causato la sconfitta della città. Paride sposò Enone, la figlia di Cebren, il dio dei fiumi, poi fu colpito da un tal colpo di fulmine dalla bella Elena, sposa del re di Sparta, che non resistette a rapirla. Era un amore condiviso, poichè ebbero tre figli, ma gli spartani furiosi, dichiararono guerra a Troia e la profezia si realizzò.

Nel XXI secolo, la cerimonia di matrimonio è sempre celebrata con la simulazione del rapimento dell'eletta, ma il diritto sancito include una fedeltà per cui costa caro il tradimento. Ogni uomo che tradisce sua moglie con una donna maritata era punito con una multa di 10 mucche e dell'esilio, mentre tradire la moglie con una giovane donna o una vedova non costava che 7 vacche. La legge punisce le pressioni esercitate per persuadere delle giovani ad acconsentire ad uno sposalizio, punendo il rapimento con 30.000 euro (15 vacche)... ma solo dopo il 2010 !

Ora che noi sappiamo che è l'intolleranza della libertà dei culti che ha causato la caduta della Grecia antica, è tempo di chiedere ai ceceni di farci imparare ciò che ha determinato la loro grandezza. E' anche tempo che si domandi ai russi di ridare i loro paesi e di lasciarli in pace. Loro non sono diventati vicini che tredici secoli dopo la fondazione della Cecenia. I russi non hanno dunque nulla a che fare presso di loro.

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