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Droit Fondamental
ZANDVOORT/BORDEAUX:

Chlamidya Le chlamydia est une maladie vénérienne qui ne se contracte que par rapport sexuels non protégés et dont le défaut de soin peut mener à l'état de cet homme.

L'enfant au chlamydia:

CERTIFICAT DU DR LABARRERE-BANNIZETTE: L'enfant (...) m'a dit : "Au cours d'un jeu, je jouais au ballon xxx une personne m'a mis les doigts dans le 'cucu', c'était sale, il me faisait plein de bisous sur la bouche. Il y avait une dame en rouge elle s'est fâchée. Mon papa est rentré il s'est fâché." 29.04.1997. (né le 10.10.1993 = 3 1/2 ans)

Les ONG du magistrat déculotté obtiennent régulièrement des subsides du Programme Daphné, de l'UE.

Au même sujet

Jugement complet, conclusions des parties et de très intéressants CV de magistrats en charge de l'affaire, sur PEDOPITCHOUN

  • Voir le site de PédopitchounWHO'S WHO
    • Christian RISS
    • Claude AMIRAULT
    • Franck LAFOSSAS
    • Isabelle CASANOUVE SOULE
    • Isabelle LOUMAIGNE BRUHAT
    • Jean-Pierre BRUN
    • Marc FRITSCH
    • Philippe GUENARD
    • Thérèse PERET

Pericolo inatteso da pedochlamydia

In nome del popolo francese, la rivelazione della malattia venerea di un bambino è un oltraggio alla intimità della vita privata del padre, così ha deciso Christian Riss, primo presidente della corte d'appello di Bordeaux.

All'origine, un bambino di quattro anni aveva spiegato a due medici che presso suo padre, una persona gli aveva "messo il dito nell' ano e baciato a lungo sulla bocca".

Il Procuratore Bertossa (Svizzera) ed il giudice Ringot (Francia), pensavano che lui figurasse sugli schedari di ZANDVOORT, tra i 90.000 bambini vittime della pornografia e tortura dei bambini, ma nessuno ne sapeva il perchè.

L'inchiesta fu oggetto di un serio ritardo, quando il magistrato senza mutande apparve tra le foto dei pedocrimini. La Francia archivierà il dossier ZANDVOORT "con divieto segreto" e con "interdizione di attingere notizie", ciò che è ridicolo per delle mutande del magistrato.

Frattanto, Il tribunale di Bordeaux aveva designato Claude Amirault, psicologo clinico, che spiegò: "i giochi provocatori a tematica sessuale presso i bambini di 3 a 5 anni (bambina o bambino), sono moneta corrente in ciò che costituisce allo stesso modo a rendere la modalità espressiva privilegiata per l'accesso di ogni soggetto alla sua identità personale sessuale."

Il giudice Isabelle Loumaigne-Bruhat diede allora la residenza principale del bambino al papà Lei dimenticò che lo sposo aveva abbandonato il domicilio coniugale per andare a vivere con un'altra donna e pronunciò il divorzio per i torti della moglie. Nel 2001, i magistrati Lafossas e Guénard che confermarono ripetitivamente tutte le decisioni in appello, decisero per l'interesse superiore del bambino, che "il cambiamento di residenza sarà fatto, se necessario, con l'assistenza della forza pubblica".

Spinta dalla paura, Patricia Poupard, decise di scappare in Isvizzera, dove lei era sta invitata per chiedere asilo politico. Il Dr Jean-Pierre Caretti del Centro di prima accoglienza a coloro che chiedono asilo e cioè il centro Cernets-Verrières, affidò al laboratorio Brunnhof, l'analisi che dimostrerà che questo bambino di sette anni, era affetto da Chlamydia. Si tratta di una delle malattie a trasmissione sessuale più contagiose, che si trasmette unicamente con rapporti sessuali non protetti. Può passare anche molto tempo inavvertita, per poi esplodere in modo devastante.

In Francia, 81 bambini furono riconosciuti su solo 570 foto della rete di ZANDVOORT esposte nei vari commissariati di polizia. La "collezione" completa comporta 100.000 foto, che lasciano presumere fino a 12.000 bambini vittime della Francia, ossia lo 0.6% del mercato francese in materia di pedopornografia. Le intimidazioni furono tali che all'apertura del processo, non resteranno più di sei costituzioni di parte civile francese per le vittime. Il dossier sarà giudicato sulla base di un solo dei 21 CD-, sia anche in assenza della denuncia del Werkgroep Morkhoven, l'ONG belga che aveva reso pubblico lo schedario e le sue 88.798 foto e pezze giustificative.

Fine 2003, importanti lavori di ristrutturazione del Palazzo di Giustizia di Bordeaux ebbero luogo. Il Presidente Christian Riss accoglierà in particolare Alain Reynal, come il nuovo Vice-Presidente al Tribunale della Corte d'Appello. Reynal che aveva onorato la Francia quando era giudice di istruttoria, ringrazierà Loïc Le Ribault di aver messo assieme la totalità della polizia scientifica francese, facendolo incarcerare "per proteggerlo dalle persone che avevano contribuito ad accusarlo". Lui sarà rovinato, dalle modalità giudiziarie abituali della rete pedoporno di ZANDVOORT, nell'ignoranza del pericolo di portare le prove di colpevolezza dei suoi preferiti. I giudici A.B. Baka, C. Bîrsan e M. Ugekhelidze avevano dichiarato la richiesta inaccettabile dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasbourg. Lui è morto prima di arrivare alla Corte del Luxemburgo.

Il giudice Jean-Pierre Brun, esperto in "trasformismo dei soldi della malavita, criminalità organizzata e casi più difficili", fu spedito a Bordeaux nel febbraio 2004. Lui emise un mandato di cattura internazionale per rapimento parentale contro Patricia Poupard. Lei fu arrestata il primo aprile 2004 e l'analisi di laboratorio fu portato via dai dirigenti della prigione. Alta come un soldo di cacio, lei saltò gridando così forte, e rifugiandosi dietro le guardie che la stoppavano, per paura che che la picchiassero. Era un caso tra i più difficili.

Thérèse Peret la giudicò con le manette ai polsi, a porte chiuse e senza difesa di un avvocato. Lei non tollerò che l'accusata domandava la ricusa del Procuratore Fritsch per aver fatto innanzitutto uno sciopero bianco che l'aveva incitata ad accettare la soluzione dell'asilo politico in Svizzera. Il giudice giustificò la sua detenzione preventiva sotto il pretesto che lei rischiava più di cinque anni,quando invece non ne rischiava che due.

Il giorno del giudizio, le manette furono tolte per la presenza della stampa. Il procuratore Fritsch reclamò un anno di prigione, di cui una parte rinchiusa, ma coperta anche dalla detenzione preventiva, associata ad una messa alla prova, per aver "deciso di ostacolare la relazioni naturali che un figlio deve avere col padre". Patricia Poupard ricordò il rapporto dell'ONU che denunciava il sabotaggio dell'inchiesta sul dossier ZANDVOORT. "Questo diventa un fatto totalmente indecente", troncò il presidente Reynal, che la condannò al di là delle richieste di condanna, a 18 mesi di prigione di cui 9 mesi con sospensiva, una messa alla prova di 3 anni associata all'obbligo di cure psichiatriche, divieto di lasciare il territorio e divieto di vedere suo figlio.

Reynal giudicherà nel 2007, Agnese, figlia di imprenditori, che erano anche scambisti. Violentata all'età di 15 anni, lei sarà condotta alla prostituzione di " lusso" nel mondo degli affari di Bordeaux. Il dossier descrive egualmente una cena in municipio e dei clienti tra i giornalisti, medici e calciatori. Reynal la condannerà a due mesi di prigione e 60.000 euro di multa per prossenetismo, mentre il Procuratore Anne-Cécile Dumonteil aveva chiesto dodici mesi di carcere di cui otto con la condizionale e 100.000 euro di multa.

Così la giustizia, secondo Reynal chiede due mesi per prossenetismo, ma nove mesi per aver tentato di preoteggere un bambino. Patricia Poupard sarà tenuta due mesi e mezzo in carcere preventivo, mentre la legge non permetteva che lei avesse potuto starci per un totale di più di quattro mesi. Le sue condizioni di prigionia furono di una tale durezza, che lei risulterà portatrice di un handicap di più del 50%. Il giudice Loumaigne Bruhat ne approfitterà per levarle l'affido parentale, con e per un solo motivo "che il padre possa prendere le decisioni necessarie all'educazione del bambino senza rischio di intralci".

Patricia Poupard non ha potuto recuperare l'analisi del laboratorio Brunnhoff del 2006, dopo aver inoltrato denuncia contro la prigione. Dopo, lei domanda un giudizio motivato nell'interesse superiore di un bambino portatore di una malattia venerea dall'età di sette anni, di aver dato unicamente la potestà del figlio al padre, con divieto alla madre di vedere liberamente il figlio. I magistrati Loumaigne e Guénard furono di nuovo incaricati di opporsi come hanno fatto ripetutamente per dieci anni di fila. Sapendo che lei non può sopravvivere col minimo vitale per una persona disabile, Guénard ha lo stesso contribuito ad un giudizio che la condanna ad essere privata dall'assistenza giudiziaria, per " procedura abusiva ".

Patricia Poupard non ha possibilità che in Internet per comunicare col popolo che l' ha condannata per mezzo dei suoi magistrati. Tre settimane dopo che il Giudice Le Roux confermò che lei non poteva avere la difesa di un avvocato, il suo ex-marito avviava una causa di estrema urgenza per "attentato alla sua vita privata" su Internet.

L'avvocato Baudouin, ironicamente membro del "C.R.I.C.", Centro di Ricerca, d’Informazione e di consultazione sui diritti dei Bambini, avrebbe potuto impugnare la denuncia, allineando una serie di giudizi, all'eccezione di quel giudizio che aveva dichiarato innocente la sua cliente, in assenza di 88.798 pezze giustificative.

Patricia Poupard non si interessava più alle mutande del magistrato archiviato come "segreto d'ufficio", ma alla prova che lei aveva tutte le giustificazioni per costituirsi parte civile nel dossier Zandvoort. Le mutande archiviate come "segreto nazionale d'ufficio" non possono nascondere le ragioni del Procuratore Bertossa e del giudice Juge Ringot di aver pensato che suo figlio si trovava nel dossier Zandvoort, che l'ha spinta a costituirsi parte civile. Lei ha pagato per sapere secondo la legge, ma la Francia ha accettato i suoi soldi in un primo tempo e poi le ha rifiutato l'accesso al suo personale dossier.

La Chlamydia fu all'onore ammessa come nelle procedure d'urgenza, sempre col medesimo titolo del diritto alla difesa di un avvocato e di essere giudicata sulla base di un dossier completo. La decisione era di Christian Riss, che aveva dato origine a grandi titoli di giornali impiegando più di cinque anni per condurre un'istruttoria per crimini contro l'umanità di Klaus Barbie. Lui contribuì ugualmente al salvataggio della compagnia Airbus dal fallimento,condannando dei piloti per errore umano, attribuito dalle accuse ad uno sbaglio di non avere l' idea completa dell'aviomobile.

Il guidice Riss scoperà via tutte le domande di Patricia Poupard, come della malattia venerea del figlio decidendo in nome del popolo francese che : "Il pregiudizio morale subito dall'interesse paterno non essendo seriamente contestabile, può essere risarcito a titolo provvisorio per una somma di 1000 €. La difesa della exmoglie non può dunque che essere respinta nella totalità della sua domanda riproposta come è stata". Lui la sa insolvente ed assicura al suo ex-marito il mezzo per metter mano sull'eredità della ex moglie alla quale non potrebbe diversamente aver accesso altrimenti.

Christian Riss le rifiutò così col dire per diritto che lei non può essere giudicata per qualsiasi questione che riguarda la sua costituzione a parte civile nel dossier ZANDVOORT, e dall'estendere ciò alle aggressioni sessuali di cui suo figlio è stato oggetto, in assenza di un dossier completo. Lui la spoglia così di ogni aiuto giuridico totale, dell'avere un avvocato per la sua difesa e viene meno ai doveri di avviare inchieste che invece la legislatura europea le assicura.

Queste richieste saranno riprese in appello,poi in cassazione, poi verosimilmente alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo. In effetti, la Corte di Cassazione rigetta così l'aiuto giuridico che potrebbe intervenire nella legalità di un giudizio che la priva di ogni aiuto legale. In più, la più grande Istanza francese mette sul suo sito Internet, Philippe Guénard, come grande esempio di magistrato che può respingere ripetitivamente le richieste delle stesse persone che espongono fatti di pedocriminalità !

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