HOME

 
Organe de presse  
         
 
IndexNews
 
    HOME
Français
English
Italiano
Droit Fondamental
APPEL AUX GARDIENS: SVP, assurez-vous que les détenus en isolation aient au moins 8 grands verres d'eau par jour, sans quoi ces cellules se transforment en chambres à gaz, pour réduire certains prisonniers à l'état de légume ou les tuer. (Photo: chambre à gaz - Auschwitz )

BELGIO

Ogni condannato a morte sarà disidratato

Bruxelles, le 03-01 2010

L'inchiesta è partita dalla disidratazione forzata di Marcel Vervloesem alla prigione di Turnhout, che avrebbe dovuto far sobbalzare tre senatori e belgi e l’UNESCO. Le loro domande sono state usate per ospedalizzarlo il 24 dicembre mattino, per due ore, il tempo minimo di una reidratazione e di eseguire un controllo dei disturbi cardiaci e renali, ma non per stabilizzare la sua glicemia, mantenuta al di sopra della soglia del coma iperglicemico durante 12 giorni.

Dio, come sei forte,gli ha detto il medico a questo nonno. Marcel Vervloesem è stato rimandato in prigione per un motivo unico: lui non può essere ospedalizzato se non col piede ammanettato al letto dell'ospedale, e siccome lui è già stato ammanettato 591 ore in ragione della sua salute da curare: questo è sufficiente. La disadratazione sarebbe sopravvenuta di fatto quando lui avesse potuto bere troppa acqua, ha detto il medico. Come noi non abbiamo mai sentito del caso di una persona che si disidrata bevendo troppa acqua, noi abbiamo analizzato l'origine del problema.

L’ONG Morkhoven denuncia lo sfruttamento sessuale di bambini che vivono in istituzioni dello Stato dopo il 1988. Sei governi hanno preferito coprire la corruzione necessaria per questo traffico, eliminando Marcel Vervloesem, grazie al quale 7 bambini scomparsi sono stati trovati ancora in vita. Lui poi è stato accusato di crimini che i medici hanno riconosciuto incapace di aver messo in atto. Lui è stato imprigionato tenendo anche conto del suo cancro con più metastasi, dello scompenso cardiaco, dei reni malfunzionanti, del pancreas, del suo diabete insulinodipendente e delle sue spinte suicidarie, aspettando da troppo tempo che la Corte Europea dei Diritti dell' Uomo giudichi la non legalità di una condanna sulla base di un dossier incompleto.

Lui ha bussato alla porta della prigione di Turnhout il 5 settembre 2008, ed ha cominciato uno sciopero della fame e della sete per suicidarsi, assiem ad una richiesta di rispetto del diritto costituzionale delle vittime e testimoni delle reti pedocriminali. La prima disidratazione è dunque spiegabile, ma non l'ultima, che è sopravvenuta all'occasione degli otto giorni in cella d'isolamento, con regime di privazione totale.

Marcel Vervloesem è stato rinchiuso per tre volte in cella d'isolamento. La prima all'infermeria della prigione di Bruges, dal 10 settembre all' 8 ottobre 2008. La seconda era nella cella di isolamento n° 92 della prigione di Turnhout, dal 14 al 16 ottobre 2008. La terza era nella cella di isolamento n°3 della stessa prigione, dal 10 al 18 novembre 2009.

Queste tre celle di isolamento hanno finestre bloccate ed un'aria condizionata troppo calda e secca, quando invece tutte le altre celle di queste due prigioni hanno finestre apribili e riscaldamento centrale. I disurbi provocati da quest'aria condizionata hanno posto delle domande sulla giustificazione per approvare il sovracosto di istallazione e di energia per quest'aria condizionata, in rapporto all'estensione del riscaldamento centrale. Ma, come al solito nessuna risposta.

Le celle d'isolamento dell'infermeria della prigione di Bruges non offrono acqua corrente ma putrida, probabilmente di provenienza dai fossati, contrariamente alle altre celle che si raccordano con l'acquedotto della città. La direzione viete ai visitatori di portare acqua fresca a chi fa lo sciopero della fame. I secondini hanno l'ordine di non dar loro se non acqua bollente, che causa terribili dolori a digiuno. Ai prigionieri è vietata la passeggiata, dunque non hanno aria fresca ed umidificata. Loro non possono fare la doccia.

Il regime di isolamento alla prigione di Turnhout prevede misure che limitano l'idratazione dei prigionieri : il prigioniero non può andare al bar o alla mensa, ciò che lo priva della quantità di acqua che dovrebbe bere, e dei frutti o legume che contengono acqua. L'isolamento limita anche le passeggiate e le docce.

 

Effetti della disidratazione in prigione

Il corpo perde circa 0.35 litri d'acqua unicamente col respiro, e 0,45 litri con la sudorazione . Questa perdita di acqua aumenta con l'aria secca e le temperature elevate, dunque con il condizionatore ad aria calda e secca, assieme alla privazione di aria fresca. Il prigioniero, che è pure limitato in frutta e legumi, deve necessariamente bere in più di acqua fresca, un minimum di 2 litri al giorno.

La disidratazione si riconosce con la rapida perdita di peso in acqua, che comincia da un 1% ed è mortale quando si avvicina al 10%. Il cervello è composto da un 75-85% di acqua e controlla la sensazione di sete, che è indicata da una perdita tra lo 0.5 e 1.25 litri di acqua. I primi segni della disidratazione moderata (più del 3% del peso) sono l'irritabilità, le vertigini ed i mal di testa. La concentrazione è allora diminuita del 13%, la memoria del 7%, e la sensazione di sete è alterata.

Il prigioniero è mantenuto in un disturbo simile ad una bocca impastata costantemente. La disidratazione diventa visibile ad occhio nudo dalla costante "cute plicata persistente" che si prova sul dorso della mano : la pelle che ha perso la sua elasticità e resta sollevata, formando una piega ad ogni pizzicotto, resta oltre i due secondi senza appianarsi. La disidratazione prolungata fa ridurre il corpo del prigioniero, perchè i dischi intervertebrali si riducono, ciò che normalmente arriva con l'età, e quando diminuisce anche la quantità di acqua che si beve.

La disidratazione distrugge i reni, aumenta la pressione arteriosa ed i rischi di attacchi di cuore o di ictus. I reni controllano la quatità di acqua nel corpo. Loro filtrano il sangue per lasciare nel medesimo gli elementi nutritivi, ed evacuare le impurità tramite le vie urinarie, ma solo se hanno abbastanza acqua.

La disidratazione affloscia le cellule, dunque anche nel cuore si ha un restringimento delle cellule muscolari che lo contraggono. Il sangue,composto del 75% di acqua, si ispessisce, ciò che costringe tutto il corpo ad uno sforzo maggiore per farlo circolare. La disidratazione provoca la cecità perchè la cornea è composta al 78% di acqua. La disidratazione estrema provoca della temperatura molto alta, chiamata "febbre da disidratazione", che può essere mortale.

Lo stress inerente alla detenzione, accresciuto da un regime di isolamento e da disturbi della disidratazione, provoca un aumento di quegli ormoni la cui funzione principale è di alzare il tasso glicemico per dare nuova energia, e produrre quelle endorfine, la cui funzione è di inibire la secrezione di insulina.

Come la disidratazione ispessisce il sangue, questa concentra il tasso di glicemia, che provoca vomiti nei pazienti diabetici. Queste perdite brutali di acqua accelerano di più la disidratazione, e dunque l'avvio verso la "febbre da disidratazione" mortale.

La prima tappa della reidratazione vuole circa 1.5 litro di acqua pura al massimo da bere a piccoli sorsi. La tappa successiva necessita di una lenta perfusione di 8 o 12 ore. Soli i segni di una morte imminente, quali un collasso o uno stato di choc dovuti alla forte febbre, giustificano la reidratazione con perfusione rapida di una soluzione salina isotonica arricchita da macromolecole, in ragione di 0.5 litri in 10 minuti, seguita da 1 litro in 30 minuti.

 

Tre motivi autorizzano le misure di isolamento:

  1. Il non rispetto del regolamento, e ciò è deciso dal Consiglio di disciplina.
  2. La malattia contagiosa, che è decisa su ordinanza del medico della prigione.
  3. Il motivo politico, che si decide dal ministro della giustizia, e approvato dall'ordinanza del medico della prigione.

Il regime di detenzione politica è un regime che prevede di privare il prigioniero di ogni attività suscettibile di rendere la prigionia sopportabile, tali come la piscina e la sala dello sport a Bruges o la sala di fitness a Turnhout. Certi prigionieri in regime di detenzione politica hanno incontestabilmente commesso dei reati che giustificano la loro prigionia. Questo non turba lo Stato che quando è in ballo la responsabilità del medesimo, come quando un crimine è stato commesso in reazione ad una negazione di fare giustizia. Il regime che è loro affibbiato tende a prevenire che questi possano rivelare agli altri prigionieri ciò che lo Stato invece vuole mantenere segreto, ad annientarli fisicamente, psicologicamente o a spingerli anche al SUICIDIO. Ci sono due categorie principali di prigionieri in regime di detenzione politica:

  1. Le vittime ed i testimoni di abusi in seno alle istituzioni di Stato o di corruzione
  2. Le persone prossime a movimenti chiamati terroristici, di resistenza contro un'oppressione.

Il regolamento della detenzione in isolamento, accompagnato al blocco delle finestre ed al funzionamento del ventilatore di aria calda e secca, priva il tal modo il prigioniero di un processo giusto. Il detenuto di una di queste celle non può in effetti arrivare davanti ai magistrati incaricati di giudicare sulla sua colpevolezza o della sua liberazione preventiva, poichè in uno stato di irritabilità massima, con delle vertigini, mal di testa, una concentrazione azzerata a meno di un13% ed una perdita minima di memoria del 7% . Ciò spiega perchè la disidratazione è una politica di eliminazione ordinaria.

I tre ultimi Ministri della Giustizia prevedevano di annunciare la morte di Marcel Vervloesem con un suicidio. Ma quando lui ha rinunciato ad ogni forma di suicidio, lo Stato doveva far fronte alle sue responsabilità nella sua morte. Gli è stata allora prescritta una settimana di disidratazione accompagnata da uno stress massimo, per innalzargli il tasso di glicemia nel sangue e la produzione di endorfine naturali. Ci sono voluti tre giorni per preparare la cella di isolamento n°3. Il tavolo e la sedia gli sono state tolte per obbligarlo a scrivere la sua posta in terra.

Marcel Vervloesem ha dovuto svestirsi davanti ad otto guardiani per entrare nudo integrale nella cella d'isolamento n°3, dove la stessa umiliazione stressante era suscettibile di provocargli un ennesimo coma diabetico. Quando i guardiani di servizio gli hanno fornito una coperta con cui coprirsi,anche loro si sono arrabbiati e gli hanno portato un tavolo,una sedia,dei vestiti e la frutta che lui aveva probabilmente acquistato allo spaccio. La loro umanità ha messo Marcel Vervloesem così di buon umore, che gli sono stati affibbiati otto giorni piuttosto che sette in questo regime, in cui le pretese "ragioni mediche", gli vietavano il diritto di recarsi al bar, ed anche di andare a Messa.

Tutti i sintomi della disidratazione sono aumentati durante le settimane che sono seguite a questo isolamento : mal di testa, vertigini, sete costante e cute secca. Quando gli inferieri hanno cominciato a lamentarsi di non poter prelevare il sangue tanto era spesso, il suo tasso di glicemia aveva già superato la soglia del coma iperglicemico. Lui ora vomitava. Lui ha allora accusato una perdita di peso di 8 kili cioè circa il 10% del suo peso, e ciò è stato subito seguito da una febbre alta, ed è diventato cieco. Erano esattamente gli stessi sintomi di cui aveva sofferto durante lo sciopero della fame e della sete.

Il Dr De Valk ha chiesto la sua ospedalizzazione. La reidratazione necessitava di una quantità di acqua di 8 litri, di cui 1.5 litre in 40 minuti per una perfusione rapida e 6.5 litri per una perfusione lenta di 12 ore. Jo Vandeurzen, il precedente Ministro della Giustizia, aveva per mezzo dei suoi servizi a Bruxelles, rifiutato la prima ospedalizzazione richiesta dal dottor De Valke nel settembre 2008, ed aveva allo stesso tempo rinviato l'ambulanza che aspettava Marcel Vervloesem nella corte della prigione. Noi abbiamo allora pubblicato la diagnosi a distanza del Ministro, che era in perfetta violazione alla separazione dei poteri, nel quadro di una violazione del giuramento di Ippocrate.

Stefaan De Clerck, successore di Jo Vandeurzen (diventato ministro del benessere fiammingo), nono aveva previsto di annunciare una morte per disidratazione o di sequele per mancanza di autorizzazione del protocollo di cura del cancro, che il dottor De Valke aveva chiesto nel 2008. Siccome il Ministro non poteva ricominciare la panzana della diagnosi a distanza, Il Dr Van Hees si è incaricato di rifiutare l'ospedalizzazione. Lui ha limitato la reidratazione di Marcel Vervloesem triplicando le sue dosi di insulina e dandogli dosi massicce di antibiotici, per far così crescere una bronchite che lo faceva tossire e vomitare.

Il Dr Van Hees gli ha detto che doveva dimagrire per far scendere la sua glicemia e che lui poteva rinviarlo nella cella d'isolamento per questo fatto." Ma io ho già perso otto kili", ha risposto Marcel Vervloesem. Il medico se ne è andato,poi è ritornato dicendo che era uno scherzo. Questo senso dell'umorismo ha posto una domanda : il regime di isolamento non essendo una restrizione alimentare, non è che possa far dimagrire oltre la disidratazione ?

Attualmente, i medici studiano il controllo della glicemia del diabetico in regime di disidratazione con dosi massicce di insulina. I risultati non sono buoni: il tasso supera di sei volte il normale, o sei volte troppo poco. Marcel Vervloesem è stato mantenuto tra l'iper e l'ipoglicemia, fino a quando perse conoscenza, come questo 31 dicembre 2009. Ciò era mortale, soprattutto per un paziente cardiaco, ma lui non è stato ospedalizzato.

Secondo Stefaan De Clerck "la causa precisa dei decessi dei prigionieri cade sotto il segreto professionale medico e non è dunque conosciuto che solo dai medici"*. Quando le esperienze mediche su Marcel Vervloesem saranno arrivate ad ucciderlo, la causa precisa del suo decesso apparterrà dunque al segreto medico tra la morte ed i suoi assassini.

* Réponse à la question parlementaire écrite n° 4-2534

_____

Editeur responsable: Fondation Princesses de Croÿ et Massimo Lancellotti - 10 Rue Faider - 1060 Bruxelles - Belgique - Droit de réponse: postmaster@droitfondamental.eu

Free counter and web stats