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Droit Fondamental

Insufficienza della formazione belga per quanto riguarda il divieto della tortura e dei trattamenti inumani o umilianti per Marcel Vervloesem 29 novembre 2008

Prigioniero politico nel Belgio, la vita di Marcel Vervloesem dipendeva tre settimane fa, dall'altro ospedale S.t Elisabetta di Turnhout. Dipende attualmente dall' ospedale universitario San Giovanni di Bruges. Qui le sue parole, e ciò nasconde "l'insufficienza della formazione per quanto riguarda il divieto della tortura e dei trattamenti inumani o umilianti" , ed è questo che l'ONU rimprovera al Belgio.

Bruges, mercoledì 27.11.2008 - Brief van Marcel VO

Cari Jan e Jacqueline,

Io ho ricevuto la vostra lettera del 25/11/2008 con dieci francobolli, per tutto questo vi ringrazio molto.

Io ho letto che voi siete sempre molto attivi e che la Lega ha risposto alle vostre domande. Io ho anche letto quella lunga lettera all'avvocato etc. Grazie per questo. Io posso certamente avere una buona risposta a certe osservazioni della vostra lettera.

La settimana scorsa, venerdì, io ho avuto un cateterismo cardiaco all'ospedale di San Giovanni di Bruges. Loro hanno subito tentato quest'intervento chirurgico per la femorale destra, ma non è stato possibile. Allora hanno deciso di risalire lungo la femorale sinistra, e ciò è stato possibile. Lo stesso giorno, io sono rientrato in ambulanza nella mia cella dell'infermeria della prigione di Bruges. I risultati di questa operazione chirurgica ed il programma decisionale dei due interventi cardiochirurgici che mi saranno necessari per la funzionalità cardiaca.

Nel corso della serata, sono emerse delle difficoltà cardiologiche e si è notato un rigonfiamento all'inguine sinistro. Il servizio mi ha dato una medicazione contro la febbre ed un bendaggio per comprimere il gonfiore. Loro hanno attentamente sorvegliato la situazione dalla sera alla mattina. Perchè la febbre ha continuato ad aumentare ed il gonfiore è aumentato, io sono stato trasportato d'urgenza in ospedale, in ambulanza, durante la notte al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni. I medici del pronto soccorso hanno affermato che era in atto un' emorragia interna causata dall'operazione del giorno prima. Loro hanno iniziato a fare degli esami del sangue ed hanno chiamato altri specialisti. Loro volevano operare d'urgenza questa emorragia interna, ma quando sono arrivati i risultati delle analisi del sangue, loro hanno scoperto una scarsissima funzionalità renale e che nel plasma c'erano dei valori proteici pericolosamente sballati. Si è dunque deciso di effettuare durante la notte un intervento ai reni per l'urgenza intervenuta. E come soluzione temporanea, hanno messo delle compresse per tamponare l'emorragia,che stava aumentando troppo. All'inzio della mattinata io avevo un'assortimento di tubi impiantati nel collo. Alle 8 , l'urgenza mi ha permesso di essere il primo ad avere la dialisi renale che è durata 4 ore e mezzo, dunque fino al pomeriggio.

In seguito, sono state fatte altre analisi del sangue ed altre manovre con apparecchi medici. L'emorragia non permetteva di muovermi,ma dovevo restare immobile. La febbre non mi ha mai lasciato, ma è aumentata nel tempo. I chirurghi hanno deciso in seguito, che io venissi rioperato di nuovo l'indomani in mattinata, di ritorno dall'intervento di urgenza, questa volta per fermare l'emorragia. Questa operazione è stata fatta in anestesia generale ed è durata fino a domenica mattina ed anche nel pomeriggio. Tenuto conto del mio stato i chirurghi e gli specialisti hanno deciso che i tubi dovevano essere impiantati nelle vene del collo e che io dovevo subire una nuova dialisi lunedì mattino e rifare le analisi delle prove di emorragia. Tenuto conto di queste situazioni di urgenza medica decise da tutti i medici all'unisono, i due interventi sul cuore dovranno attendere. Lunedi infine nel pomeriggio, io sono stato ricondotto nella mia cella della prigione.

Martedi, io ho avuto solo la visita dei Riksen che erano informati di tutto. La visita all'ospedale non è stata possibile perchè io avevo avuto le tre visite di questa settimana e le operazioni citate. Io ho dovuto poi fare questo, la notte, ed essere trasportato in modo inatteso. Lo stesso il mio telefono non può essere messo in ordine, ed io non posso essere chiamato.

Io sono stato a letto mezzo morto. In regola generale, il supervisore dovrebbe informare mia figlia Wendy, ma per una ragione sconosciuta ciò non è stato fatto. Allora per quanto concerne questo, bisogna ammettere che è una situazione di sandwich.

Ora, sono le 6 e 30, mercoledi, io sarò di nuovo all'ospedale San Giovanni, e fino a mezzogiorno sotto dialisi. Non è divertente questo. Qualche volta ho ancora la febbre. la mia domanda è in che modo la valutano. Ma non è possibile rispondere alla domanda nella vostra lettera per ciò che non si può sapere quando sarò operato al cuore, per l'attuale mia situazione fisica. Io non mi sento ancora bene ed io ho ancora dei grandi dolori,camminare mi è molto difficile e talvolta mi manca il respiro. Qui, i medici arrivano regolarmente ed io posso dire con piacere che l'infermeria ha fatto oltre qualcosa quella notte. Altrimenti, io avrei sanguinato fino allo stremo internamente. Loro mi hanno aiutato e seguito la mia situazione.

Queste sono le prime novità che ho scritto questa settimana. Sono state due settimane terribile quelle passate! Io non so bene quanto tempo ci vorrà ancora per la dialisi, e in linea generale quale sarà il mio futuro. Io dormo ora solo su un lato, perchè se no, mi manca molto il respiro a causa del mio cuore e di una forte tosse secca. Qualunque cosa sia,staremo a vedere. Io oggi per la seconda volta, ho parlato col servizio psicosociale. Ingrid e Eric sono in seguito venuti a vedermi martedì, e venerdi, io sono di nuovo partito per quattro ore di inferno sotto la dialisi. Questa è la vita speciale che io non auguro a nessuno. Le mie cose personali non sono ancora arrivati dalla prigione di Turnhout.Io non faccio mai delle questioni personali. Sebbene ciò sia perfettamente anormale. E non sono cieco per non vedere.

Allora, cari Jan e Jacqueline, io vi scriverò ancora , con molto amore, e un grande abbraccio a Jacqueline.

Con tutto il cuore, ed anciora grazie per i francobolli.
Marcel

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