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Droit Fondamental

Evasione spettacolare di un exminore prigioniero

Jacqueline de Croÿ - 26 juillet 2009

Una coppia faceva un giro in elicottero, questo giovedì 23 luglio 2009. La donna voleva sorvolare il suo luogo di lavoro: l’ospedale St Jean, diceva, a due minuti ddalla prigione di Bruges. L’uomo ha aperto il suo vestito ed ha estratto una rivoltella. Lui ha chiesto al pilota smarrito di atterrare nel cortile della prigione. Più prigionieri si sono avvicinati,tre sono saliti, ma era impossibile alzarsi in volo con quel peso. La trattativa fu molto breve. Lahoucine El Haddouchi è restato a terra. Lui non ha che 22 anni. Lui si è già reso "colpevole di prendere degli ostaggi", ha detto il portavoce del Ministro della Giustizia, con una nozione molto personale della presunzione di innocenza, prima che anche un magistrato non lo avesse giudicato con l'opportunità di incolparlo. Lui è perlomeno condannato a 6 mesi di alta sicurezza, isolato 23 ore su 24, autorizzato a spostarsi che con le mani e piedi ammanettati. Ma la giustizia "giusta ed umana" prevede che questo non basta.

Tra gli evasi : Ashraf Sekkaki, 26 anni, incarcerato da 10 anni. Un marmocchio di Malines, che non ha conosciuto che la prigione dopo l'età di 16 anni. Bisogna proprio essere dei magistrati per comprendere ciò che lo giustifica, forse a partire da un furto di una borsa, come l’incarcerazione di un minore d'età per cinque anni, soprattutto quando si sa che Marc Dutroux era stato liberato dopo tre anni, per una serie di 5 rapimenti e violenze su minori, nel quadro della produzione della pedopornografia. Ashraf Sekkaki non l'ha capito ancora. Lui è evaso dalla prigione di Turnhout nel 2003, a 21 anni.

Ci sono dei mocciosi di Morkhoven, di origine fiamminga, che 32 rapine non li sono stati condannati che al braccialetto elettronico. Il moccioso di Malines, di origine araba, è stato riconosciuto colpevole di 16 atti di violenza. Lui aveva dichiarato di aver agito solo al momento delle rapine in banca, ciò che prova che era pronto a passare un pò più di tempo in prigione per proteggere i suoi complici dell'inferno. Dopo, lui è stato internato come "malato mentale" per il fatto che fremeva sempre "dall'ossesione di evadere". Si tratta di una sottigliezza della giustizia belga che permette ai servizi psicosociali di prolungare una incarcerazione per ancora altro tempo se questo piace al ministro. All'età di 26 anni, lui non aveva mai goduto della libertà durante la gioventù se non durante i 5 mesi di evasione.

- Al di fuori, voi non vedete che del cinema, ci telefona un prigioniero di Bruges. Chi parla del moccioso di 16 anni condannato all'ergastolo ? A questo prezzo, si fa la scelta tra il suicidio e l'evasione. La direzione della prigione è furiosa. Il ministro fa dei grossi discorsi. Ma quando un prigioniero si è suicidato l'inverno scorso, loro non si sono dati la pena di avviertire la sua mamma. Lei arrivava a trovarlo tutte le settimane. La direzione ha incaricato un guardiano di dirle della morte di suo figlio, dopo averla passata al metaldetector, e dopo averla fatta aspettare una mezz'ora nella sala d'attesa, e dopo che lei aveva acquistato i soldi di plastica per offrire al figlio da bere, una volta che si era seduta nella sala di attesa delle visite. Qui dunque, niente umanità, ma uno show per il mondo libero: 31 guardie sono incaricate di curare 3 prigionieri nel quartiere di alta sicurezza. Loro sono pagati per girarsi le dita, 100 euro di più dei nostri guardiani che al contrario hanno incarichi molto più pesanti e per meno soldi : questo show dovrebbe convincere l'elettore, che bisogna costruire più prigioni, ma nasconde che si tratta di più mano d'opera a 69 centesimi l'ora. Questo non fa che appesantire la disoccupazione: perchè un imprenditore pagherebbe un disoccupato, se i prigionieri non costano quasi nulla?

Ashraf Sekkaki, un "caïd" entrato in prigione all'età di 16 anni, è diventato in 5 mesi di evasione, "uno dei 5 casi più pesanti da gestire del paese", "terrore dei poliziotti" e lui è attualmente "il cervello dell'evasione", secondo la stampa. Lui sarebbe un "autentico psicopatico", secondo il portavoce del ministero, che l'anno scorso, aveva autorizzato la pubblicazione dei suoi commentari sul quartiere dell'alta sicurezza : "Nel medioevo", diceva il moccioso di Malines, "loro gettavano le persone come me in una segreta. Amche oggi fanno la medesima cosa, salvo che tu non muori più di fame e di sete. Io mi sento come in un laboratorio dove loro vogliono provare fino a che punto arrivi e dove possono arrivare."

Il ministro dell'epoca si augurava di aver l'occasione di una smentita del blocco "Guantanamo" della prigione di Bruges, all'epoca in cui era stato scoperto il suo blocco di sterminio medicalizzato, di cui Marcel Vervloesem se ne è uscito vivo, senza che alcun medico arrivasse a spiegarlo. Questo ministro si era allora detto "stordito" non per il contenuto delle informazioni diffuse, ma per la "malafede" e "l'allontanamento dal rapporto con la realtà". Il testo era "sgradevole e e offensivo sia per il personale che anche per i detenuti del reparto (...). Lui dava un'immagine molto incompleta e come conseguenza ingiusta della politica penitenziaria". Ciò che lui dimenticava, era che nessuno rimprovera le guardie di fare ciò che loro è stato ordinato, ma che noi consideriamo questa politica semplicemente mostruosa.

La giustizia è la sola responsabile di ciò che Ashraf Sekkaki è diventato, per avergli imposto un mondo inumano, quando non era che un bambino grande. Tutti i prigionieri gli augurano buona fortuna, che lui scompaia nella natura, perchè possa vivere la sua vita da uomo, senza più avvicinarsi ad una prigione. Interpool ha i suoi giri, ed ha quindi poche probabilità di riuscirci. Ecco perchè servono leggi europee impellenti, per proteggere i minori dalla prigione, dalle condanne a vita per mezzo dei soliti e servizievoli servizi psichiatrci e psicosociali del ministero della giustizia. Per proteggere l'Europa da una schiavitù che appesantisce la disoccupazione e dà economie scandalose sulle cure della salute dei prigionieri.

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