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Communiqué de presse
Le Commandant Zarmaev sera torturé à mort par les belges, pas par les Russes Commander Zarmaev will be tortured to death by Belgians, not by Russians
Il Comandante Zarmaev sarà torturato a morte dai belgi, non dai russi

Il Comandante Zarmaev sarà torturato a morte dai belgi, non dai russi

Jacqueline de Croÿ - 8 avril 2011

La Corte Europea dei Diritti dell' Uomo è "troppo piena di lavoro" per trattare la richiesta inviata il 4 aprile 2011 per salvare la vita del Comandante Arbi Zarmaev, un capo della guerra cecena, ma però si è impegnata entro poche ore il 5 aprile per sospendere la sua estradizione richiesta dalla Russia.

Amnesty International ha considerato che il comandante Arbi aveva poche speranze di avere un processo giusto in Russia dove "rischiava di essere torturato". Il suo processo "giusto" nell' UE l'ha dichiarato colpevole per una coltellata che la vittima, un altro ceceno, ha invece detto aver ricevuto da un albanese. La sua prigionia è stata prolungata di 16 mesi oltre la sua condanna iniziale, in vista di una estradizione finalmente giudicata illegale. Le sue condizioni di prigionia umanitarie dell’UE hanno permesso di ammanettarlo piedi e mani dietro la schiena, finche le stesse manette non hanno ferito la carne fino all'osso.

Il Ministro della giustizia gli ha permesso le cure per la sua salute, a condizione che lui vada in infermeria piedi e mani ammanettati fino all'osso e con ferite aperte dalle medesime manette. Gli è vietata la liberazione sulla base di un rapporto psichiatrico che gli ha diagnosticato delirio di persecuzione e fatto disinfettare le sue ferite con neurolettici. Il ministro De Clerck vieta al comandante il diritto di visita della sua famiglia e dei suoi bambini, ma gli ha permesso di tenere una televisione !

Il Dr Gagliardi, già professore di una scuola di specializzazione di medici e psicologi, ha incontrato il Comandante Zarmaev su sua domanda questo 5 aprile 2011, per valutare le sue condizioni psicofisiche. Lui non pensa che una ospedalizzazione coatta in un servizio psichiatrico sia necessaria,sebbene debba essere seguito dl servizio stesso per una ripresa psicosociale, mentre il ministro De Clerck pretende suo diritto metterlo in un ospedale psichiatrico.

Leggendo il rapporto di un esperto attendibile, si comprende come un medico generico della medesima prigione si impegna adisinfettare le ferite ed attuare la prescrizione dello psichiatra con antipsicotici, ma quel medico era arrivato con una lussuosa vettura…

Valutazione psicofisica del Comandante Arbi Zarmaev
Dr Giorgio Gagliardi - martedì 5 aprile 2011

Noi siamo arrivati alla prigione di Bruges poco prima di mezzogiorno con la rappresentanza della fondazione Principessa de Croÿ e Massimo Lancellotti e dell’ONG Morkhoven, Imran, il rappresentante di un eurodeputato incaricato di poter entrare a visitare tutte le prigioni, così anche accompagnati da Ayndi e Khedi, il fratello e la sorella del Comandante Arbi Zarmaev. Un nuovo avvocato, Terence Halsbergen, poi l'avvocato che lo conosce, Thomas Gillis, arrivano poco dopo.

Il direttore della prigione, Jürgen Van Poeck, si presente accompagnata da alcuni guardiani. Inizia una discussione con gli avvocati ed a loro permette la visita. Gli avvocati spiegano che io arrivo per vedere Arbi per valutare le su condizioni psicofisiche, a seguito di una domanda scritta con documentazione di indentità. Il direttore controlla la mia carta di identità. Gli faccio presente che Khedi sarà la mia interprete, perchè Arbi non parla che ceceno, russo ed un pò di olandese, lingue che conosco molto poco. Un altra discussioine coinvolge Ayndi e Imran che domandano egualmente il loro diritto di visita. Il direttore spiega che Arbi non vuole vedere la sua famiglia perchè non è più cosciente. Dice poi anche ad Imrat che il mandato europeo non vale senza l'autorizzazione del ministro della giustizia.

Poco dopo, arriva un altra persona che si presenta come il medico della prigione che attualmente segue Arbi, mi dice di essere un medico generico, gli è stato affidato Arbi e mi farà leggere, dopo, parte del dossier medico tra cui esami clinici che mostravano che non aveva assunto droghe e che la funzionalità renale ed epatica erano normali. Noi entriamo nel corridoio della prigione dove ci sono gli avvocati ed il guardiani col direttore. Si arriva al reparto "AIBV",cioè di massima sicurezza. Entro col medico e l'infermiera nella studio medico. IL medico mi dice che Arbi è arrivato alla prigione di Bruges proveniente dalla prigione di Hasselt :

"E' arrivato in uno stato abbastanza normale, ma con profonde lesioni e purulente ai polsi e caviglie provocate dalle manette", allora ha iniziato a curare queste ferite. Essendo profonde, chiedo quanto profonde e mi mostra col pollice ed indice cica un centimentro, a quel punto chiedo se è interessato anche l'osso. La sua risposta non è verbale, ma non verbale alzando le spalle ed assentendo verosimilmente col capo.

"Arbi è arrivato dall prigione di Hasselt con una prescrizione medica di un neurolettico come il Clopizol, ma siccome si dimostrava molto agitato, lo psichiatra di Bruges, lo ha visitato ed ha cambiato prescrizione dandogli un antipsicotico come lo Zyprexa 10 mg al giorno".

Il medico mi ha detto che Arbi presentava ecchimosi e ferite al volto ed alla testa ed anche lungo il corpo. Mi ha detto che le analisi del sangue erano buone. Mi ha fatto vedere un esame completo delle urine realizzato per escludere metaboliti delle droghe : Il risultato era negativo, la creatinina era nei limiti della norma. Mi ha detto che mangia e beve regolarmente. Gli ho chiesto quanto pesava, ma ciò non era scritto nel dossier.

Noi usciamo dallo stanza dove abbiamo discusso tra medici. Il guardiano ha aperto la prima porta corazzata e si vedono le sbarre e il piccolo spioncino. Si guarda all'interno della cella,

Vedo Arbi vestito con una tuta blu che gli copre tutto il corpo, fino alle mani e fino ai piedi. I piedi non sono nudi. E' sdraiato sul letto in una posizione semifetale e dondola le gambe a destra ed a sinistra, le braccia sono incrociate sul petto. Dopo diversi minuti in questa posizione improvvisamente si alza gridando con voce chiara e forte, che dice di voler parlare con Thomas Gillis cioè il primo avvocato e dice che parlerà solo con lui. Si alza senza sbandamenti, comincia a camminare avanti ed indietro in quello spazio tra i muri ed il letto muovendo le braccia per dare forza ai suoi discorsi poi si avvicina alla sbarre volendo solo il suo avvocato.

C'è poca luce all'interno della cella. Intravvedo una lunga barba che gli copre il viso. Non riesco a vedere esiti di ecchimosi al volto sulla parte scoperta. Lui ha gli occhi infossati, molte volte fissi, alcuni momenti come persi nel vuoto.

Lui agita le braccia per mostrare il proprio dissenso, in parte ingiustificato, ma prevedibile in quelle condizioni, e si muove anche sempre agitando le braccia per dare forza al suo discorso. Lui parla una lingua che non conosco, ma l'avvocato Terence mi traduce delle parole. L’avvocato mi traduce che lui vuole soprattutto vedere la sua famiglia ed il direttore acconsente a questa richiesta, ma con le dovute cautele. Un gardiano va a prendere le manette per condurlo in parlatorio e qui esplode la rabbia di Arbi che non tollera le manette. Poi, secondo quanto mi è tradotto, lui domanda una cintura, non quella della polizia, ma di prendere quella dell'appartamento. Lui non parla che con Thomas Gillis, senza esplosioni verbali, sempre agitando le braccia, ma non è una crisi esplosiva intermittente.

La diagnosi attuale è che nel reparto AIBV, Arbi alterna dei differenti stati di coscienza, passando da uno stato ordinario in cui si rende conto di tutta la sua situazione (SOC) a degli stati veramente alterati (SCA) durante i quali , entra in uno stato di dissociazione mente\ corpo e si estranea con condizionamenti automatici come il dondolarsi ed altro che è un provocarsi una trance dove non avverte più la sofferenza del corpo; un vero e proprio sdoppiamento.

Lui si esprime ad alta voce squillante (vuole vedere la sua famiglia ; rifiuta le manette, etc.). Ci sono frasi che, in olandese sono senza significato per me, che chiedo all'avv Terence come "non voglio la cintura della polizia, ma quella dell'appartamento". Il suo sguardo è un pò fisso, un pò perso nel vuoto. La mimica del viso è conforme alle parole che dice. Lui non è un violento, nè come tale si muove e non ha nemmeno un automatismo autoprovocato.

Io ho detto al direttore della prigione che il regime « AIBV » ha slatentizzato e peggiorato uno stato confusionale e lui mi risponde che Arbi :
- ha paura dell'estradizione in Russia ;
- non parla che col suo primo avvocato quando questi arriva ;
- è sempre solo, (ciò che in questi casi provoca una regressione mentale) e dunque entra nei suoi "viaggi mentali" per restare tranquillo, fino a che subentrano delle immagini mentali deprimenti o violente che lo immettono in stati veramente alterati di coscienza.

Il medico mi dice che lo psichiatra interpellato, che gli ha cambiato la cura, ha diagnosticato uno stato confusionale.

Il fratello di Arbi, che l'ha potuto vedere l'ultima volta il 28 marzo, ossia otto giorni fa, dice che era perfettamente normale e con la barba rasata. Lui asserisce di aver visto ecchimosi sul viso (probabilmente nascoste dalla barba), e sul corpo, dei verosimili buchi profondi a livello delle caviglie e dei polsi, così come una profonda ferita sul braccio destro, nel quale era stata cucito un tubicino (flebo??).

NOTE : Il termine olandese "apart" ha una sua possibile traduzione con "appartamento" o " a parte". La richiesta di cintura "apart" sarebbe verosimile una richiesta di essere legato con una cintura "a parte", sia in più zone del corpo, affinchè si possa muovere senza le manette stesse troppo dolorose per le ferite non rimarginate ancora nella carne viva e fino presumibilmente all'osso che lui ha ancora ai polsi ed alle caviglie.

Io sono verosimilmente sicuro che un cambiamento meno duro del regime carcerario possa permettergli di riprendersi rapidamente per la sua reintegrazione nella famiglia e nella società sua.

Bruxelles,05\04\2011

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